Il Ramadan spiegato ai bambini e alle bambine

Il Ramadan è un periodo molto importante per i musulmani di tutto il mondo. Durante questo mese le persone di religione islamica digiunano dall’alba fino al tramonto. Questo significa che non mangiano né bevono durante le ore di luce del giorno.

Il Ramadan è però anche il periodo dell’anno che è più dedicato alla preghiera e alla riflessione. In questo mese tutti i fedeli sono invitati a essere più generosi e fare del bene agli altri. Devono cercare di non litigare e non lasciarsi andare alla rabbia e ad altre manifestazioni offensive, per vivere serenamente in famiglia e nella comunità.

Alla fine del Ramadan, si celebra una grande festa chiamata Eid al-Fitr. Durante questa festa ci si riunisce con amici e familiari, si scambiano regali e si mangia insieme del cibo preparato con cura. Si fanno anche feste all’aperto, a volte con luci e fuochi artificiali. Ma, naturalmente, ogni Paese ha le sue tradizioni.

Quando si celebra il Ramadan?

Il Ramadan è il nono mese del calendario lunare islamico e le date esatte del suo inizio e della sua fine variano ogni anno a causa delle differenze tra questo calendario e il calendario solare gregoriano, quello più diffuso nel mondo.

Quindi può essere in qualsiasi stagione. Come è facile immaginare, la pratica del digiuno è più semplice da seguire durante i mesi invernali, quando le giornate sono più corte e fa meno caldo. E’ invece più difficile d’estate, quando bisogna aspettare il tramonto che arriva molto tardi, ed è una vera prova non bere per tutta la giornata.

Chi deve seguire le regole del Ramadan?

Il Ramadan è uno dei fondamenti dell’Islam ed è obbligatorio per tutti i musulmani. Questo vale per la maggioranza degli adulti, ma non per i bambini e le bambine, che devono crescere. Sono poi esentati dal digiuno le donne che aspettano un bambino, le persone anziane, chi ha problemi di salute, i viaggiatori e le persone impegnate in attività che richiedono un grande sforzo fisico o mentale. Anche chi è esentato dal digiuno è però incoraggiato a partecipare alle attività religiose del Ramadan.

Nei Paesi a maggioranza musulmana le persone di altre religioni non devono seguire il digiuno, ma sono invitati a rispettare le tradizioni locali legate al Ramadan.

Come partecipano i bambini e le bambine?

Durante il Ramadan le famiglie islamiche coinvolgono anche i più piccoli facendoli partecipare ai vari riti, un po’ come nel periodo di Natale per i cristiani.

Stanno insieme alla famiglia e aiutano a preparare il cibo e le decorazioni per la casa. Partecipano alle preghiere e alle letture. Aiutano genitori e fratelli in opere di volontariato. Spuntano i giorni del Calendario delle Preghiere, come fanno i bambini cristiani nel Calendario dell’Avvento che porta al Natale.

Nei tre giorni di festa alla conclusione del Ramadan bambini e bambine ricevono regali e dolci.

Qual è l’origine del Ramadan?

La tradizione del Ramadan ha le sue origini nella vita del profeta Maometto. Secondo la tradizione islamica, il Ramadan è il mese in cui il profeta Maometto ricevette la prima rivelazione del Corano, il libro sacro dell’Islam.

La tradizione del Ramadan è quindi una parte fondamentale della pratica religiosa dell’Islam e ha un’importanza spirituale profonda per i musulmani di tutto il mondo.

Quali sono i Paesi a maggioranza musulmana?

I Paesi che hanno la più numerosa popolazione musulmana sono:

  • Indonesia
  • Pakistan
  • Bangladesh
  • Nigeria
  • Egitto
  • Turchia
  • Iran
  • Algeria
  • Marocco

Ma ci sono molti altri Paesi in Asia e in Africa dove i musulmani sono la maggioranza. Anche in America e in Europa le comunità musulmane, anche se in minoranza, sono numerose: in moltissime città si trovano le moschee, i luoghi di culto della religione islamica.

Alla scoperta del nostro angolo d’Italia

Lo studio del territorio italiano (argomento di geografia per tutto il secondo biennio) può dare vita a molti collegamenti interdisciplinari: per esempio italiano, scienze, storia, arte.

Molto importante può essere anche il collegamento con Educazione Civica. La conoscenza del territorio rappresenta, infatti, uno step fondamentale per l’acquisizione di valori come il rispetto e la responsabilità individuale e collettiva, verso se stessi e gli altri, nei confronti dell’ambiente e delle istituzioni.

Il tuo territorio

La nostra proposta parte dall’analisi del luogo in cui si vive, utile anche per acquisire gradualmente gli strumenti per lo studio del territorio italiano, sotto tutti gli aspetti: morfologico, demografico, economico, culturale.

Una volta raccolte tutte le informazioni, si può pensare di organizzarle in un lapbook o un altro elaborato di presentazione dell’argomento. E’ possibile prendere spunto da quello proposto all’interno del blog nel post “Ti presento il mio luogo del cuore“. Nel caso non si possa proporre un lavoro di gruppo in classe, ogni bambino può predisporre il proprio materiale.


La realizzazione di questo lavoro mette in atto chiaramente diverse abilità. E’ un ottimo esercizio di sintesi e rielaborazione delle informazioni da un punto di vista linguistico, che richiede una buona padronanza del linguaggio descrittivo e di disciplina. Stimola abilità artistiche, sia nella fase di progettazione, per l’attenta analisi dell’organizzazione dello spazio a disposizione, sia in quella di realizzazione, nel proporre un elemento artistico del proprio territorio, con riferimento al patrimonio storico culturale, in Italia presente anche nel più piccolo borgo.

Il patrimonio culturale

Quest’ultimo argomento può essere uno spunto per avvicinarsi all’Educazione Civica con riferimento al secondo nucleo tematico “SVILUPPO SOSTENIBILE, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio”.
Qui una scheda sul Patrimonio dell’Umanità spiegato ai bambini e alle bambine.

Le osservazioni sistematiche da parte dell’insegnante e la presentazione del proprio lavoro da parte di ogni alunno possono dare ottime indicazioni per la valutazione.

Un gemellaggio

Navigando nei gruppi di insegnanti presenti sui social, si nota spesso la ricerca di classi con cui “gemellarsi”. Il lapbook di presentazione del proprio territorio può diventare, quindi, un materiale di scambio di informazioni tra ragazze e ragazzi che, mettendo in atto capacità comunicative e digitali, si conoscono individualmente, come gruppo classe, mettendo in atto competenze legate all’uso più consapevole di strumenti virtuali (“CITTADINANZA DIGITALE”).

L’attività proposta prosegue ricercando sulla carta dove si trova la scuola con cui si è in contatto, osservando prima le caratteristiche del territorio, per poi passare alle informazioni di tipo demografico, economico culturale.
Quali differenze o similitudini si riscontrano con il nostro territorio? Questa domanda dovrebbe stimolare non solo il confronto, ma anche la ricerca delle relazioni tra ambiente e intervento dell’uomo, che caratterizzano i due luoghi presi in analisi.

Ad esempio:
La scuola dei nostri amici si affaccia sul mare: quale? Quali altri mari ci sono in Italia?
Come sarà il suo clima? In cosa si differenzia dal nostro?
Quali saranno le principali attività della popolazione? Quali sono le informazioni che ci aiutano a capirlo?
Si può continuare seguendo questa traccia, in base alle informazioni scambiate legate anche all’aspetto storico/culturale.

I problemi del territorio e l’Agenda 2030

Per effettuare un ulteriore collegamento e mettere in atto nuove abilità, è utile prendere in analisi gli aspetti relativi alle criticità, messe in evidenza dalle analisi condotte.
Inquinamento? Scaristà di risorse? Strutture poco adeguate alle richieste della popolazione?
Per l’approfondimento di tali argomenti, con riferimento a un altro nucleo tematico di Educazione Civica (“AGENDA 2030”), consigliamo la lettura di alcuni obiettivi dell’Agenda 2030 presenti sul nostro blog. Ne suggeriamo alcuni, ma si può scegliere quello più adeguato al lavoro svolto o quello che interessa maggiormente:
obiettivo 7: energia pulita per tutti;
obiettivo 11: città vivibili e sicure;
obiettivo 13: fermare il surriscaldamento globale;
obiettivo 14: conservare il mare e le sue risorse;
obiettivo 15: conservare la biodiversità.

Carte e tabelle

Una delle competenze principali per lo studio della geografia riguarda il saper utilizzare tabelle per organizzare le informazioni. La scheda che proponiamo è un facile esercizio per mettersi alla prova con questo strumento della geografia.
In fondo alla pagina è possibile scaricare la scheda in formato .PDF o la versione in Word. che potrete modificare, stampare, oppure utilizzare on-line.

Hai imparato a leggere le tabelle? In questa puoi leggere la popolazione di alcune città di mare italiane.

1. Inserisci nella terza colonna il numero corrispondente alla posizione in graduatoria delle varie città, rispetto al numero dei suoi abitanti (dal maggiore al minore). Osserva l’esempio.

2. Rispondi alle domande

Qual è la città con il maggior numero di abitanti?………………….

Qual è la città con il minor numero di abitanti? ……………………

Quale città ha circa un decimo degli abitanti di quella più popolosa? …………………

3. Osserva la carta e indica su quale mare si affaccia ogni città

Qui la scheda in formato .PDF
Qui la scheda in formato Word



Le regioni del Sud

Questa scheda propone alcune attività operative utili agli studenti per il ripasso dell’agomento.

E’ divisa in due parti: la prima mette in pratica conoscenze e competenze che riguardano il territorio, attraverso la lettura della carta geografica e la rielaborazione delle informazioni.
La seconda parte serve a fare il punto sulle principali attività dell’uomo e le città.

IL TERRITORIO

Osserva la carta: ora traccia i confini delle regioni del Sud e scrivi al posto giusto i loro nomi.

regioni_sud

Rispondi:

Quali regioni sono bagnate dal Mar Tirreno?
………………………………………………………………………..
Quale regione è bagnata dal Mar Adriatico e dal Mar Ionio?
……………………………………………………………………….
Quale regioni sono isole?
…………………………………………………………………………..
In quali regioni si trovano l’Etna e il Vesuvio?
…………………………………………………………………………
In quale regione si trova l’Aspromonte?
………………………………………………………………………..

Quali tra questi luoghi geografici appartengono alle regioni del Centro? Sottolinea per ogni gruppo quello corretto e scrivi in quale regione si trova. Puoi indicare anche più di una regione, se è necessario.

RILIEVI: Monte Rosa, Sila, Gran Sasso.
Si trova in ……………………………………………………………..
PIANURE: Campidano, Maremma, Pianura Padana.
Si trova in ……………………………………………………………..
FIUMI: Arno, Adda, Volturno.
Attraversa ………………………………………………………………
Laghi: Lago Maggiore, Lago Di Varano, Lago di Bolsena.
Si trova in ………………………………………………………………………

LE CITTA’ E LE ATTIVITA’ DELL’UOMO

Collega ogni regione all’elemento del Patrimonio dell’Umanità che le appartiene. Tra parentesi indica brevemente di che cosa si tratta, come nell’esempio.

Sicilia                                        Reggia di Caserta       (Palazzo Reale)

Campania                                 Bronzi di Riace     (…………………………..)

Basilicata                                  Valle dei Templi    (…………………………..)

Calabria                                    Sassi di Matera    (…………………………..)

Puglia                                         Complesso di Barumini  (…………………………..)

Sardegna                                    Castel del Monte (…………………………..)

Sottolinea le informazioni vere.

La Campania viene visitata da molti turisti per le bellezze naturali e i siti archeologici.
La Fiera del Levante, in Puglia, ha un’importanza soltanto regionale.
Potenza è la città più turistica della Basilicata.
In Calabria si coltivano agrumi come i cedri e i bergamotti.
Trapani, in Sicilia, è famosa per le sue saline.
In Sardegna una delle attività più importanti è l’allevamento ovino.

Per approfondire:
due post per collegare geografia ad arte  ed Educazione Civica, ma soprattutto per conoscere più a fondo le meraviglie del nostro Paese.

La Reggia di Caserta
Castel del Monte
Villa del casale a Piazza Armerina

Qui è possibile scaricare la scheda da stampare.
Qui è possibile scaricare la versione modificabile della scheda che può essere completata, salvata e inviata al docente.

Qui il link alla scheda  sulle regioni del Nord.
Qui il link alla scheda  sulle regioni del Centro.

Le regioni del Centro

Questa scheda propone alcune attività operative utili agli studenti per il ripasso dell’agomento.

E’ divisa in due parti: la prima mette in pratica conoscenze e competenze che riguardano il territorio, attraverso la lettura della carta geografica e la rielaborazione delle informazioni.
La seconda parte serve a fare il punto sulle principali attività dell’uomo e le città.

IL TERRITORIO

Osserva la carta: ora traccia i confini delle regioni del Centro e scrivi al posto giusto i loro nomi.

regioni centro

Rispondi:

Quali regioni sono bagnate dal Mar Tirreno?
………………………………………………………………………..
Quali regioni sono bagnate dal Mar Adriatico?
……………………………………………………………………….
Quale regione non ha sbocco sul mare?
……………………………………………………………………….
Quale regione fronteggia l’arcipelago che comprende l’isola d’Elba?
…………………………………………………………………………..

Quali tra questi luoghi geografici appartengono alle regioni del Centro? Sottolinea per ogni gruppo quello corretto e scrivi in quale regione si trova. Puoi indicare anche più di una regione, se è necessario.

RILIEVI: Monte Bianco, Etna, Monte Amiata.
Si trova in ……………………………………………………………..
PIANURE: Metaponto, Maremma, Piana di Catania.
Si trova in ……………………………………………………………..
FIUMI: Tevere, Adige, Po.
Attraversa ………………………………………………………………
Laghi: Lago Maggiore, Lago Trasimeno, Lago d’Iseo.
Si trova in ………………………………………………………………………

LE CITTA’ E LE ATTIVITA’ DELL’UOMO

Metti in relazione regioni e relativi capoluoghi.

collega

Sottolinea le informazioni vere.

L’Umbria attira il turismo religioso.
San Benedetto del Tronto, nelle Marche, è uno dei principali porti pescherecci d’Italia.
In Abruzzo non esiste l’industria.
In Toscana ci sono famose cave di zolfo.
Roma è la capitale d’Italia.
In Molise l’agricoltura non è molto importante.

Per approfondire:
due post per collegare geografia ad arte  ed Educazione Civica, ma soprattutto per conoscere più a fondo le meraviglie del nostro Paese.

Siena città medievale
La città rinascimentale di Urbino

Qui è possibile scaricare la scheda da stampare.
Qui è possibile scaricare la versione modificabile della scheda che può essere completata, salvata e inviata al docente.

Qui il link alla scheda  sulle regioni del Nord.
Qui il link alla scheda  sulle regioni del Sud.

 

 

Le regioni del Nord

Questa scheda propone alcune attività operative utili agli studenti per il ripasso dell’agomento.

E’ divisa in due parti: la prima mette in pratica conoscenze e competenze che riguardano il territorio, attraverso la lettura della carta geografica e la rielaborazione delle informazioni.
La seconda parte serve a fare il punto sulle principali attività dell’uomo e le città.

IL TERRITORIO

Osserva la carta: ora traccia i confini delle regioni del Nord e scrivi al posto giusto i loro nomi.italienord15

Rispondi
Quali regioni hanno il territorio interamente montuoso?
…………………………………………………………………………
Quale regione è bagnata dal Mar Ligure?
…………………………………………………………………………
Quali regioni sono bagnate dal Mare Adriatico?
…………………………………………………………………………
Quale regione è situata più a Nord?
…………………………………………………………………………
Quali regioni confinano con la Svizzera?
…………………………………………………………………………

Quali tra questi luoghi geografici appartengono alle regioni del Nord, sottolinea quello corretto e scrivi in quale regione si trova. Puoi indicare dove è necessario anche più di una regione.

RILIEVI: Monte Cimone, Monte Bianco, Etna, Monte Amiata.
Si trova in ……………………………………………………………..
PIANURE: Metaponto, Maremma, Pianura Padana, Campidano.
Si trova in ……………………………………………………………..
FIUMI: Tevere, Volturno, Arno, Po.
Attraversa ………………………………………………………………
Laghi: Lago Maggiore, Lago Trasimeno, Lago di Bolsena.
Si trova in ……………………………………………………………..

LE CITTA’ E LE ATTIVITA’ DELL’UOMO

Per ogni regione scrivi il nome del suo capoluogo e quella che è, secondo te, la caratteristica principale della città.

Valle d’ Aosta ……………..E’ famosa per ………………………….
Piemonte ……………………E’ famosa per ………………………….
Liguria ……………………….E’ famosa per ………………………….
Lombardia …………………E’ famosa per ………………………….
Veneto ………………………..E’ famosa per ………………………….
Trentino Alto Adige …………E’ famosa per ………………………….
Friuli Venezia Giulia ………..E’ famosa per ………………………….
Emilia Romagna……………….E’ famosa per ………………………….

Sottolinea le informazioni vere.

  • Il turismo è molto importante per la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige.
  • In Piemonte e Lombardia l’industria è poco sviluppata.
  • Il porto di Genova è un porto minore.
  • A Venezia il traffico automobilistico è la maggiore causa dell’inquinamento dell’aria.
  • In Friuli Venezia Giulia si parla solo sloveno.
  • Sulle coste dell’ Emilia Romagna è molto sviluppato il turismo balneare.

Per approfondire:
due post per collegare geografia ad arte  ed Educazione Civica, ma soprattutto per conoscere più a fondo le meraviglie del nostro Paese.

L’Orto Botanico di Padova
Il villaggio operaio di Crespi d’Adda

Qui è possibile scaricare la scheda da stampare.
Qui è possibile scaricare la versione modificabile della scheda che può essere completata, salvata e inviata al docente.

Qui il link alla scheda  sulle regioni del Centro.
Qui il link alla scheda  sulle regioni del Sud.

 

L’antica cartografia e la scoperta dell’America

Le carte geografiche sono oggetti affascinanti, che attirano spesso la curiosità di adulti e ragazzi. Su una carta geografica si può immaginare un viaggio, costruire un itinerario, scoprire una piccola regione o tutto il mondo, conoscere paesi lontani, confini, fiumi, montagne e capitali.

Anche se sempre più spesso si utilizzano vari tipi di navigatori (e anche i bambini è giusto che imparino a usarli), questi non sostituiscono del tutto le carte geografiche, che forniscono altri tipi di informazioni e permettono di comprendere tutta la complessità di un territorio.

Per avviare la conoscenza delle carte geografiche può essere senz’altro interessante parlare ai bambini e alle bambine delle loro origini e anche del loro importantissimo ruolo in alcuni grandi eventi che hanno cambiato la storia dell’umanità.

Ecco allora queste due pagine, tratte dal volume di quarta del nuovo sussidiario Cambiamondo della casa editrice CETEM.

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Leggo, osservo, gioco e conosco Siena Patrimonio dell’Umanità

L’Italia, per la sua storia e le sue ricchezze naturali e artistiche, è il Paese che possiede il maggior numero di siti Patrimonio dell’Umanità, luoghi da proteggere e conservare.
Alcuni di essi salvaguardano ambienti naturali, altri proteggono siti archeologici, altri ancora antichi centri storici oppure opere preziose dal punto di vista artistico.
I siti del Patrimonio dell’Umanità sono un’importantissima attrazione turistica per il nostro Paese per questo motivo riteniamo sia molto importante farli conoscere ai ragazzi. Nel nostro blog, infatti sono presenti alcuni post in cui vengono presentati luoghi di importanza storica o geografica del nostro Paese, spiegati con un linguaggio accessibile anche i bambini più piccoli, che frequentano la scuola primaria.

Il percorso che proponiamo è fatto di contenuti e attività di genere diverso, che puntano a favorire collegamenti ad altre discipline, arte innanzitutto, e stimolano, anche se in modo implicito, l’analisi di un territorio, la capacità di organizzare itinerari  attraverso modalità che mirano allo sviluppo della progettualità individuale e/o collettiva, in modo da attribuire finalità concrete allo studio della geografia.
Il lavoro che qui proponiamo si sviluppa in 4 fasi per un tempo complessivo di ore 3,30.

Fase 1: conosciamo Siena (tempo 1 ora)

Si parte da un video realizzato da Rai Storia in collaborazione con Unesco. E’ una panoramica generale sulla città che stimola la curiosità dei bambini, invogliati a conoscerla più nei dettagli.

Quali immagini vi ricordate?

Che cosa rappresentavano secondo voi?

Due semplici domande per iniziare a capire quali sono gli elementi che caratterizzano Siena.

La successiva lettura (collettiva, in piccoli gruppi o individuale) del post su Siena, guida i ragazzi alla scoperta della città, passo dopo passo, richiamando alla mente le immagni viste in precedenza.  Un piccolo tour avvicina i bambini agli aspetti che la caratterizzano. La semplicità del linguaggio permette che la lettura sia fatta anche senza il supporto dell’insegnante. Se si preferisce, però, si può fare tutti insieme focalizzando l’attenzione sulle curiosità dei ragazzi. Si suggerisce di analizzare la parte relativa al Palio in un secondo momento.

Fase 2: Siena e i suoi monumenti (tempo 30 minunti)

Dopo la prima fase di conscenza della città è importante verificare cosa ricordano i ragazzi. Anche in questa fase si suggerisce un video. In un primo momento va osservato senza interruzione, poi si potrà fermare ad ogni immagine per chiedere agli alunni quale monumento è rappresentato, facilitando così il riconoscimento delle bellezze della città.

Fase 3: Siena e le sue tradizioni (tempo 1 ora)

Che cosa significa essere cittadino di Siena?

Lo spiega in modo coinvolgente quest’altro video.

Che cosa sono le contrade?
Qual è lo spirito del Palio?
Ma che cos’è il Palio?

A questo punto si propone la lettura delle informazioni sempre presenti nel post su Siena. Gli alunni imparano a conoscere quando, dove, come si sviluppa questa manifestazione che rappresenta l’aspetto più tradizionale della città e che la identifica.

Fase 4: Giochiamo con il Palio di Siena (tempo 1 ora)

Per concludere si gioca a squadre, o meglio a contrade. Si divide la classe in gruppi. Si possono inventare nomi, stemmi. motti. Ha inizio la sfida, ma ricordiamo ai ragazzi  che lo spirito del Palio non è dividere, ma unire la città.

La Cina spiegata ai bambini e alle bambine

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cominciamo a conoscere insieme un grande Paese, il più popoloso del mondo: la Cina.

Il territorio

La Cina si estende in Asia orientale, su un immenso territorio, il ter­zo del mondo dopo quelli di Russia e Canada. A est si affaccia sull’Oceano Pacifico, che vicino alle coste si divide in diversi mari: il Mar Giallo, il Mar Cinese Orientale e il Mar Cinese Meridionale.

Ecco dove si trova la Cina all’interno del planisfero:

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Il suo territorio può essere diviso in due grandi parti.

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Nella vasta regione a ovest ci sono altopiani circondati da alte catene montuose, con le cime più elevate della Terra. Queste catene sono l’Himalaya (con il Monte Everest) e il Karakoram (con il K2).

La regione a est è invece formata da pianure attraversate da lunghissimi fiumi: il Fiume Giallo (chiamato in cinese Huang He) e il Fiume Azzurro (Chang Jiang), il più lungo dell’Asia.

Per la grandezza del territorio i climi della Cina sono tanti e diversi. Sulle coste l’umidità del mare provoca un clima umido, più caldo nelle regioni del sud. Nell’interno invece il clima è più secco, con inverni molto freddi ed estati calde: ci sono deserti e steppe aride. Sulle montagne il clima e la vegetazione sono simili a quelli delle Alpi.

La storia

La Cina ha una storia antichissima che risale al terzo millennio avanti Cristo. Una dopo l’altra, hanno governato diverse dinastie, cioè famiglie di regnanti.

Tra gli antichi imperatori il più famoso è Qin Shi Huangdi: visse nel III secolo avanti Cristo e unificò i vari regni in cui era divisa allora la Cina. La sua fama è però legata a due grandi opere che sono arrivate fino a noi.

La Grande Muraglia è un bastione gigantesco, lungo 8 800 km, che l’imperatore fece costruire per difendere la Cina dalle invasioni dei popoli che la minacciavano da nord. E’ percorsa in tutta la sua lunghezza da un camminamento con parapetti da cui i soldati potevano controllare il territorio circostante. Ci sono poi diverse torrette che i soldati usavano per mandarsi segnali in caso di arrivo dei nemici.

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L’imperatore Qin fece costruire anche un incredibile esercito di terracotta, formato da migliaia di bellissime statue a grandezza naturale, accompagnate da carri e cavalli. Questo esercito doveva essere una specie di monumento funerario: l’imperatore voleva infatti essere sepolto insieme alle statue dei soldati, in modo che potessero servirlo dopo la sua morte.

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Molte sono le invenzioni cinesi che hanno cambiato non solo la storia della Cina, ma quella di tutta l’umanità. Quella più famosa è senza dubbio la carta, che fu inventata nel II secolo a.C. Ma sono invenzioni cinesi anche la polvere da sparo (e di conseguenza anche i fuochi artificiali), i caratteri da stampa (400 anni prima di Gutemberg), la bussola (III secolo a.C.), la porcellana.

La fine dell’impero cinese avvenne nel 1912, quando nacque la Repubblica di Cina. Nel 1949, dopo due guerre civili, il capo del Partito Comunista Mao Zedong  fondò la Repubblica Po­polare Cinese. Il governo della Repubblica di Cina dovette ritirarsi sull’isola di Taiwan, la più grande isola cinese, che ancora oggi è uno Stato autonomo.

Per molti anni la Cina Popolare restò isolata dal resto del mondo. Ma negli Settanta del secolo scorso cominciò una nuova politica di commercio con l’estero che fu l’inizio di un rapidissimo sviluppo economico. Dal punto di vista economico, quindi, la Cina si è avvicinata sempre di più ai Paesi occidentali, ma nella sua società non sono ancora pienamente rispettati i diritti umani e molti cittadini richiedono maggiore libertà.

La popolazione

La Cina è il Paese più popoloso del mondo: i cinesi sono quasi 1 miliardo e mezzo. Oltre il 90% dei cinesi appartiene all’etnia han. Gli Han vivono soprattutto nelle ricche pianure orientali, dove si trovano le principali metropoli. Circa 55 minoranze etniche vivono invece nelle zone più interne, montuose o di frontiera con altri Paesi.

Moltissimi sono anche i cinesi all’estero: l’emigrazione cominciò già nel XIX secolo e continua ancora oggi. In tante città del mondo (in Asia, in America, in Europa) ci sono interi quartieri, chiamati spesso Chinatown, abitati da cittadini di origine cinese.

Chinatown

La lingua ufficiale è il cinese mandarino, ma si parlano anche otto dialetti principali, molto diversi fra loro, tutti però scritti in caratteri ideografici.

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Molti cinesi seguono il Confucianesimo: non è una religione, ma un insieme di insegnamenti per comportarsi bene in famiglia e nella società. Questi insegnamenti vennero dati da Confucio,  un filosofo, cioè un pensatore, nato nel V secolo avanti Cristo.

La cultura cinese è antica e ricchissima. Molte sono anche le tradizioni che vengono tenute vive sia nel Paese sia dagli emigrati all’estero. La festa popolare più famosa è la  Festa di Primavera, conosciuta soprattutto come Capodanno cinese, è la ricorrenza più importante e celebra l’inizio del nuovo anno. Secondo il calendario cinese, ogni anno corrisponde a un animale: per esempio, il 2020 è l’anno del topo, il 2021 quello del bue, il 2022 quello della tigre, il 2023 quello del coniglio…

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Per questa festa le famiglie si riuniscono, si scambiano buste rosse contenenti piccoli doni e ricordano gli antenati. In ogni città e quartiere ci sono parate, spettacoli e mercati, con addobbi rossi dappertutto, considerati di buon augurio. Il Capodanno cinese dura quindici giorni e si conclude di solito con una grande festa con fuochi d’artificio, danze popolari e l’accensione delle tradizionali lanterne.

Fanno parte della cultura cinese anche le arti marziali, un vero simbolo del Paese.
Tra questi una delle più diffuse è il Kung Fu, uno stile di combattimento acrobatico, famoso in tutto il mondo anche perché è stato rappresentato in una lunga serie di film.
Le arti marziali sono nate molti secoli fa per autodifesa, ma oggi sono sempre più apprezzate per gli aspetti legati alla salute e al benessere: alla mattina presto, nei giardini delle città cinesi si possono vedere gruppi di persone che praticano il Tai Chi, uno stile lento ed elegante, che mette insieme le indicazioni della medicina tradizionale cinese con l’esercizio fisico e mentale.
Un altro famoso stile di combattimento è lo Shaolin, che si basa su diverse pratiche di meditazione. E’ talmente importante che è stato iscritto nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

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Le città

La maggioranza degli abitanti vive lungo i grandi fiumi e nelle zone costiere; le zone montuose o molto aride sono invece quasi disabitate.

Le metropoli stanno diventando sempre più grandi e popolose. Ogni anno, infatti, milioni di cinesi si spostano dalle campagne alle città, ma le loro condizioni di vita sono spesso difficili: la maggior parte non riesce a ottenere il permesso di residenza e quindi a garantirsi i ser­vizi pubblici come scuole e ospedali.  Oggi in Cina si trovano alcune delle più popolose città del mondo; sono ormai molte quelle che hanno più di 10 milioni di abitanti.

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La più popolosa area metropolitana si sviluppa intorno alla città di Chongqin, proprio al centro del Paese. Supera ormai i 36 milioni di abitanti ed è perciò l’agglomerato urbano più grande del mondo. Ma sempre nuova gente continua ad arrivare, perché questa zona ha un velocissimo sviluppo economico.

Chongking

Tra le città storiche, Shanghai è la più popolosa. Sorge vicino all’estuario del Fiume Azzurro ed è il principale porto del mondo, oltre che uno dei più gran­di centri industriali del Paese.

Shanghai

La capitale Pechino (Beijing in cinese, che significa ‘capitale del nord’) è il principale centro politico e cul­turale cinese. Insieme al porto di Tianjin forma un grande megalopoli chiamata Jing-Jin-Ji. Cuore della città è Piazza Tien’anmen (piazza della Pace Celeste), la piazza più vasta del mondo, che separa l’antica città imperiale dal centro moderno.  Il luogo più visitato di Beijing da turisti cinesi e stranieri è la Città Proibita, un insieme di palazzi separati da giardini, cortili e laghi artificiali, che è stato per secoli residenza degli imperatori e perciò proibita al popolo.

Beijing Città Proibita

Hong Kong è stata per molto tempo una colonia della Gran Bretagna, ma dal 1997 è un territorio autonomo dello stato cinese. E’ un importantissimo centro economico e molta parte della popolazione non accetta le rigide leggi cinesi su diversi aspetti della vita civile: questo ha portato a proteste e manifestazioni.

Hong Kong

Le città sono collegate dalla rete dei trasporti. Negli ultimi anni sono stati creati nuovi canali naviga­bili, che collegano i grandi fiumi, e linee ferroviarie ad alta velocità: per collegare Beijing a Shanghai è stato già realizzato un treno superveloce a levitazione magnetica (si percorrono 1300 km. in 5 ore). Data la vastità del territorio è molto importante anche il trasporto aereo.

L’economia

Per secoli l’economia della Cina si è basata sull’agricoltura e sulle risorse minerarie, di cui il sottosuolo è ricchissimo. Le coltivazioni più importanti sono: cereali (riso, soprattutto, poi frumen­to e mais), soia, patate, frutta, ortaggi, tè, canna da zucchero, arachidi, cotone. La Cina, inoltre, è al primo posto nel mondo nell’allevamento e nella pesca.

risaia Cina

Ma da qualche decennio ha avuto un rapido sviluppo il settore industriale e ora il Paese è la seconda potenza economica mondiale dopo gli Stati Uniti. Oggi la Cina è considerata la “fabbrica del mondo” e la più grande esportatrice di merci in tutti i continenti. Molto ilportanti sono il settore tessile e dei mezzi di trasporto (biciclette, automobili, navi, treni). Negli ultimi tempi ha avuto una grandissima crescita la produzione di oggetti ad alta tecnologia dei settori elettronico e informatico. Anche la ricerca scientifica cinese è tra le più avanzate del mondo.

Nel 2013 la Cina ha lanciato il progetto delle Nuove Vie della Seta, degli itinerari terrestri e marittimi che vogliono collegare Asia ed Europa. Tappe importanti sono i porti dell’ Africa, grande produttrice di materie prime agricole e minerarie.

 

La Via della Seta spiegata ai bambini e alle bambine

L’antica Via della Seta

Già in epoca romana questo lunghissimo itinerario attraversava tutta l’Asia, dalla sua estremità più orientale, fino ai confini con il continente europeo.

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I mercanti cinesi

Per centinaia e centinaia di anni, i mercanti cinesi che commerciavano con l’Occidente, cioè con l’Europa, dovevano percorrere l’antica Via della Seta.

Erano 8 000 chilometri di pianure senza fine, alte montagne, passi pericolosi da attraversare, su cammelli e con carri trainati da cavalli, dall’Oceano Pacifico al Mar Mediterraneo. Le difficoltà erano molte: mesi o anche anni lontano da casa, fatica, cattivo tempo e banditi sempre in agguato. Ma i mercanti che si affrontavano questi rischi riuscivano poi a ottenere grandi guadagni.

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Tappe importanti erano Samarcanda (oggi in Uzbekistan) e Bisanzio (poi Costantinopoli, l’attuale Istanbul, in Turchia).

Giunti al Mediterraneo i mercanti percorrevano, a volte via mare a volte via terra, gli ultimi chilometri per arrivare a Roma e in altre città importanti dell’impero romano. Potevano così finalmente vendere i propri preziosi prodotti, primo fra tutti la seta. Infatti, mentre la produzione di seta dai bozzoli dei bachi era già conosciuta in Cina dal 3000 a.C., in Europa l’origine di questo bellissimo tessuto era ancora sconosciuta. Ma i patrizi romani erano innamorati di questa stoffa tanto morbida e luminosa…

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I mercanti europei

Durante il Medioevo alcuni mercanti europei percorsero la Via della Seta al contrario, ma solo una spedizione veneziana, che comprendeva il giovanissimo Marco Polo (quando partì aveva 17 anni, ma quando tornò ne aveva più di 40), riuscì ad arrivare fino in Cina. Il racconto della sua lunga visita in questo Paese, descritta nel libro Il Milione, restò a lungo per gli europei la base della conoscenza della civiltà cinese.

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Commercio e scambio di idee

L’importanza della Via della Seta non era infatti solo commerciale, perché permise soprattutto l’incontro di uomini e di culture. Popoli diversissimi tra loro entrarono in contatto e cominciarono a conoscersi. Si scambiarono così anche usi, costumi, scoperte e invenzioni. Si comunicarono idee legate alla matematica, all’astronomia, alla tecnica, alla religione.

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Le nuove Vie della Seta

Oggi il governo cinese sta dando una nuova vita a questa antica via di comunicazione.

Vie della Seta

La Cina è diventata la seconda potenza economica del pianeta, dopo gli Stati Uniti, e commercia ormai con tutti i Paesi del mondo. Così, ha lanciato la “Nuova Via della Seta” che ha l’obiettivo di creare collegamenti tra Cina ed Europa, ma anche con l’Africa e il resto dell’Asia. Questo grande progetto di investimenti e cooperazione economica coinvolge decine di Paesi, due oceani e diversi mari, oltre 3 miliardi di persone e un terzo della ricchezza mondiale.

Per far viaggiare le merci e la tecnologia attraverso questa moderna Via della Seta si costruiscono nuovi porti, nuove strade, nuove ferrovie, utilizzando le più avanzate conoscenze della tecnica.

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Via terra e via mare

Dovremmo in realtà parlare di Vie della Seta al plurale, perché c’è un itinerario terrestre e uno marittimo. Quest’ultimo parte dall’Oceano Pacifico per raggiungere la città di Venezia, attraversando l’Oceano Indiano, il Mar Rosso e il Mar Mediterraneo. Da Venezia, una via terrestre porta poi fino ai porti del Mare del Nord.

Come in passato, questa nuove vie dei commerci hanno all’inizio una motivazione economica, ma permettono poi anche di unire maggiormente i popoli, mettendo in contatto diverse conoscenze, modi di vivere e di pensare. Se sono fatti nel rispetto reciproco, i traffici mercantili sono un importante elemento di pace per i territori che attraversano.

Anche il commercio internazionale è uno strumento importante per raggiungere i traguardi di collaborazione tra i diversi Paesi che si è posto l’Obiettivo 17 dell’Agenda 2030.

E ora, al lavoro!

  1. Secondo te, è vero che i rapporti commerciali possono aiutare i popoli a incontrarsi e rispettarsi? Perché?
  2. Quale altro tipo di viaggio pensi possa aiutare la conoscenza reciproca?
  3. Sai che c’è anche chi ha percorso la via della seta in bicicletta, dall’Italia alla Cina? Immagina di programmare questo viaggio e, guardando sull’atlante o su Google Maps, indica quali Paesi dovresti attraversare.