15 marzo: la Giornata Mondiale dei Consumatori spiegata ai bambini e alle bambine

Dal 1983, e cioè da ben 40 anni, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori.

Qual è il significato di questa giornata? Questa giornata vuole sottolineare il fatto che ogni consumatore e ogni consumatrice, cioè ogni persona che acquista e consuma un prodotto (cibo, vestiario, oggetti per la casa, elettronica, ecc.), sia che compri in un negozio sia che compri online, deve essere protetto e aiutato nelle sue scelte.

Ma da chi deve essere protetto? Dalle produzioni di bassa qualità o addirittura nocive, cioè che fanno male, per esempio per l’uso di materie prime scadenti. Dalla pubblicità ingannevole, che dice cose non vere per spingere a comprare. Dalle tariffe (bollette) troppo alte dei servizi. Dalle produzioni che sfruttano il lavoro, in particolare di donne e bambini. Dai prodotti che devono fare troppi chilometri per arrivare da noi, diventando più costosi e spesso anche meno sani. Dalle etichette che non spiegano bene gli ingredienti. E così via.

Lo Stato e le organizzazioni di Stati, come l’Unione Europea, devono fare delle regole perché i consumatori, anche i meno attenti, non si sentano soli e vengano tutelati da tutto ciò.

Però la Giornata del 15 marzo non si occupa solo dei diritti dei consumatori, ma anche dei loro doveri. Noi sappiamo infatti che le scelte dei consumatori sono importantissime per indirizzare quelle delle aziende: ce lo dice anche l’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030, forse l’obiettivo di sviluppo sostenibile che più di altri ci mostra il potere di ogni singolo individuo.

Facciamo un esempio: quando andiamo a fare la spesa noi possiamo comprare un prodotto biologico oppure no, possiamo scegliere se consumare carne o verdura, possiamo acquistare un prodotto a chilometro 0 oppure che proviene da Paesi lontani, decidere se preferire un prodotto che è confezionato nella plastica oppure nella carta, ecc.

Le nostre scelte di singoli consumatori possono perciò spingere le scelte delle aziende produttrici ad andare nella direzione della sostenibilità, perché a loro interessa soprattutto accontentare i compratori per aumentare le vendite. Quindi, ad esempio, se un alimento biologico è molto richiesto, anche le altre aziende agricole saranno invogliate a coltivare in modo sostenibile, senza l’uso di prodotti chimici.

Un altro importante argomento è quello delle decisioni dei consumatori nel campo dell’energia. Le nostre scelte sono importanti per portare all’abbandono dei combustibili fossili (petrolio, gas, carbone) e spingere invece verso l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.

Vediamo quindi come è importante nella società e nell’economia il nostro ruolo di consumatori e di consumatrici. Celebrare la Giornata Mondiale per i Diritti dei Consumatori è perciò un piccolo ma importante mattoncino nella crescita di tutti e tutte noi come cittadini e cittadine responsabili.


In questo post una classe capovolta sui consumi consapevoli e responsabili.

Qui il calendario delle Giornate Mondiali e Ricorrenze Nazionali interessanti per la didattica dell’Educazione civica.

27 gennaio: Giorno della Memoria. Come lavorare in classe.

Il ricordo ci porta alla mente qualcosa che è stato. Ma quando parliamo di memoria vogliamo far tornare alla mente un evento che rappresenta un messaggio: la memoria è la base su cui si costruisce il futuro.

Leggi il post sul Giorno della Memoria, poi insieme ai tuoi compagni e alle tue compagne rifletti sull’importanza dell’argomento attraverso varie attività.

  1. Parole e significati importanti

Secondo te, perché questa giornata è stata chiamata “Giorno della Memoria?” Scegli le risposte giuste (può essere più di una):

  • Per imparare parole nuove
  • Per non ripetere gli stessi errori fatti in passato
  • Per non dimenticare dei fatti storici che sono successi
  • Per esercitare la memoria
  • Per ricordare qualche cosa di bello

    2. Le parole della libertà

a. Spiega con le tue parole il significato delle seguenti espressioni:

Libertà di parola……………………………………..

Libertà di stampa ……………………………………

Libertà di pensiero …………………………………

b. Collega ogni parola al suo contrario.

3. Sciogli il filo del rispetto

Risolvi gli anagrammi delle parole della tolleranza e del rispetto degli altri.
Se vuoi divertirti prepara un filo di spago con tanti nodi quanti sono gli anagrammi.
Ogni volta che ne risolvi uno sciogli il nodo e al suo posto attacca un cartellino con la parola trovata. Ripeti l’operazione per ogni nodo e alla fine avrai sciolto e composto il “filo del rispetto”.

4. Ricordare per vivere insieme

Colora di rosso solo gli spazi in cui trovi le parole del vivere insieme senza pregiudizi e prevaricazioni,

Che cosa hai ottenuto?………………………..

5. Che cosa possiamo fare noi?

E’ sempre molto importante riflettere sui nostri comportamenti quotidiani.
Ad esempio: che cosa fai se un tuo compagno o una tua compagna viene allontanato/a dal gruppo?
E se qualcuno si comporta da prepotente con qualcun altro?

Insieme alla tua classe scrivi le risposte su un foglietto in forma anonima. Raccoglietele in un contenitore con quelle dei tuoi compagni e delle tue compagne, poi tutti insieme leggetele e confrontatevi tra di voi. Infine, prova a scrivere la tua definizione della parola “inclusione”.


………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Per l’insegnante:

L’Educazione Civica, come tutte le altre discipline, necessita di “allenamento”.
Un ottimo esercizio è rappresentato dal lavoro di gruppo e dal confronto di idee. Le attività proposte in questo post possono essere svolte individualmente, ma l’ideale sarebbe suddividere la classe in piccoli gruppi, in modo da ottenere molte più riflessioni su cui i bambini e le bambine potranno confrontarsi prima nel proprio gruppo, e quindi aprire un dibattito tutti insieme.

  • Scarica qui la scheda in formato Word, per modificare in base alle esigenze della classe.
  • Scarica qui la scheda in formato .PDF pronta per la stampa.

Queste operative sono tratte da “Un calendario per l’Educazione civica“, volumi allegati al sussidiario delle discipline Mondo 2030, della Cetem.

In questo post si parla del libro “Questo è un giorno speciale”, che racconta 20 giornate importanti da ricordare, tra le quali la Giornata Mondiale della Memoria.

20 novembre: Giornata Mondiale dell’Infanzia. Come lavorare in classe.

Anche a voi, ragazze e ragazzi, è stata dedicata una Giornata Mondiale, lo sapevate? Le nuove generazioni rappresentano infatti il futuro del mondo ed è quindi molto importante che i giovani vivano la loro infanzia e la loro adolescenza nel rispetto dei loro diritti.

Nel 1989 l’Assemblea generale dell’ONU ha approvato la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia.
Questo accordo è formato da 54 articoli che riguardano tutte le possibili situazioni in cui a ciascun bambino o bambina, ragazzo o ragazza sotto i diciotto anni devono
essere garantiti dei diritti.
Questa Convenzione è diventata legge dello Stato italiano nel 1991: anche il nostro governo, perciò, deve assicurare i diritti scritti nella Convenzione.
Per ricordare questi diritti, il 20 novembre di ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Che cos’è un diritto?

I diritti sono esigenze a cui non si può rinunciare. Il loro rispetto permette di crescere sani e sicuri, istruiti, ascoltati, accolti e dà la possibilità di diventare dei cittadini responsabili e liberi.
Ogni diritto stabilisce che cosa deve fare chi si occupa di te. Ma fai molta attenzione a non trasformare un tuo diritto in una pretesa: anche tu hai delle responsabilità nei confronti degli altri bambini e della società.
Insieme ai diritti esistono, infatti, anche i doveri, cioè le regole che ognuno di noi deve rispettare per poter vivere e crescere in armonia.

1. Ho capito il testo

Scrivi accanto a ogni data l’evento legato alla Giornata Mondiale dell’Infanzia.
1989 …………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………
1991 ………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
20 novembre di ogni anno ………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………….

I diritti fondamentali

Ecco un elenco di alcuni dei diritti più importanti. Leggendoli ti sembreranno naturali, ma non è sempre così in ogni parte del mondo.

  • Diritto di essere un bambino. Ogni bambino e bambina deve essere
    rispettato/a per quello che è. Deve vivere in base all’età che ha, non si deve pretendere che faccia cose “da grandi”. Ha diritto di sbagliare, di avere paura senza vergognarsi, di giocare, fantasticare, di essere libero/a di piangere, di ridere, di esprimere le proprie emozioni.
  • Diritto a un nome. Al momento della nascita a ogni bambino e a ogni bambina deve essere attribuito un nome e deve essere registrato insieme ai suoi genitori. Serve a essere riconosciuti come persona unica e irripetibile con le proprie caratteristiche e capacità personali.
  • Diritto ad avere una famiglia. Ogni bambino e bambina, per il pieno sviluppo della personalità, ha bisogno di amore e comprensione. Deve crescere sotto la responsabilità dei genitori e in un’atmosfera di affetto e sicurezza.
  • Diritto di ricevere una buona educazione. Ogni bambino e bambina ha il diritto di andare a scuola e di ricevere un’istruzione. L’istruzione e l’educazione sono indispensabili per garantire una vita migliore.
  • Diritto alla protezione. Ogni bambino e bambina deve essere protetto da ogni forma di sfruttamento. Non deve essere permesso di lavorare prima di un’età minima appropriata.

2. Spiega brevemente con le tue parole i seguenti diritti:

Diritto a una casa ………………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………….

Diritto a una sana alimentazione ………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………..

Diritto alla salute ……………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………..

Diritto al gioco ………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………

Educare con la fantasia

Forse ti sarà capitato di leggere qualche storia, qualche filastrocca o addirittura un libro di Gianni Rodari. Sai chi era e perché è famoso? Sicuramente i tuoi insegnanti saprebbero darti una risposta, perché era, come loro, un maestro di scuola.
È stato un maestro speciale che ha sempre messo al centro della sua attenzione i bambini e le bambine. Ha scritto per loro tanti racconti che li aiutano a imparare senza fatica e divertendosi.
L’idea di Rodari non era solo quella di avvicinare i bambini e le bambine alla lettura: voleva anche educarli, spingerli con la gentilezza, la fantasia e la semplicità a diventare dei bravi cittadini che avessero a cuore gli altri e tutto il mondo.

3. Leggi questo pensiero di Gianni Rodari:


“Quanto pesa una lacrima? Dipende: la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la Terra”.

Che cosa ne pensi?
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………

A quali diritti collegheresti questa frase?
…………………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………

I diritti dei bambini nel mondo

Sul nostro pianeta sono ancora molti i bambini e le bambine che vivono in condizioni non accettabili. Pensa ai Paesi più poveri del mondo o a quelli in guerra: quali diritti che riguardano l’infanzia non sono rispettati?
In queste situazioni, spesso i bambini e le bambine vivono in condizioni disagiate, in case non adeguate, magari senza acqua potabile, a volte in zone dove non c’è un medico e nemmeno la farmacia.
I bambini e le bambine spesso sono costretti a lavorare e a rinunciare così alla scuola e al gioco. Inoltre, in alcuni Paesi la vita delle bambine è molto più dura
di quella dei loro fratelli maschi.

4. Riordina le parole delle frasi e scrivi a quale diritto si riferiscono.


5. Per ogni diritto scrivi un dovere.

———————————————————————————————————————————-

Per le/gli insegnanti

Scarica qui la scheda in formato Word, con i testi da modificare in base alle esigenze della classe.

Scarica qui la scheda in formato PDF, pronta per la stampa.

I disegni del post sono tratti da Calendario per l’Educazione Civica, Cetem, allegato al sussidiario Mondo 2030, e da Questo è un giorno speciale, Mondadori.

13 novembre: Giornata della Gentilezza. Come lavorare in classe.

C’è bisogno di una giornata mondiale per ricordarsi di essere gentili? Forse no, ma può essere un’occasione utile per riflettere sui comportamenti tra le persone. Bisogna però essere gentili solo verso le persone? Proprio no, i comportamenti gentili devono essere messi in atto anche nei confronti degli animali e di tutta la natura.

Questa insolita ricorrenza è stata istituita nel 1998 dal World Kindness Movement (Movimento Mondiale della Gentilezza), un’organizzazione che si propone appunto di promuovere gentilezza e gesti di generosità.
La sua storia ha origine nel marzo 1963 dal discorso di addio fatto da Seiji Kaya, preside di un’università giapponese, agli studenti il giorno della laurea.

“Voglio che tutti voi siate coraggiosi nel praticare la ‘piccola gentilezza’, creando così un’ondata di gentilezza che un giorno investirà tutta la società giapponese”.

Che cosa significano queste parole? Significano che se ognuno di noi mettesse in atto ogni giorno anche un solo piccolo gesto gentile il mondo sarebbe decisamente migliore.

Il Decalogo della gentilezza

Ecco un decalogo (dieci regole) scritto dal Movimento della Gentilezza.

  • Vivi bene insieme agli altri.
  • Sii aperto/a verso tutti: saluta, ringrazia e sorridi.
  • Lascia scivolare le sgarberie e abbandona l’aggressività.
  • Rispetta e valorizza le diversità, grande fonte di ricchezza.
  • Non essere geloso/a di ciò che sai: comunica, trasmetti e condividi.
  • Il pianeta è uno solo: non inquinare e non sporcare.
  • Riduci gli sprechi: ricicla, riutilizza e ripara.
  • Segui le stagionalità e scegli i prodotti locali.
  • Proteggi gli animali: non sfruttarli, non maltrattarli, non abbandonarli.
  • Alleva gli animali in modo etico, non infliggere loro sofferenze inutili.

Ho capito il testo

Rileggendo le parole del preside dell’università giapponese, saresti d’accordo nell’affermare che una gentilezza può provocare un effetto a catena?

  • No

Prova a spiegare con le tue parole perché.

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Il decalogo della gentilezza ti sembra completo?

Che cosa aggiungeresti?

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

La gentilezza in rete

Hanno taggato Biancaneve

“La stanza era rischiarata dalla luce tremolante di dodici candele, che spuntavano dritte e delicate da un enorme candelabro di cristallo, appoggiato su un piccolo tavolo di legno. Con le gambe incrociate, adagiata su un grande cuscino verde che occupava tutta la sedia, Biancaneve stava chattando con la sua amica Cindy. Ogni volta che schiacciava il tasto invio, il candelabro tremava un poco.

Snowy97: Cioè, hai capito che sbattimento? Non ne posso più di quella strega!

Cindy: Eddai, Bianca è pur sempre tua madre!

Snowy97: No, non lo è! La mia vera madre è … è …non c’è più e mio padre, cavolo, proprio di questa strega doveva innamorarsi? (…)

Cindy: Ehi Bianca, ho un’idea grandiosa! Perché settimana prossima non vieni a stare un po’ da me? Dai, i miei stanno per organizzare una festa per il compleanno di mia madre, sarà divertente!

Snowy97: Ma ci saranno un sacco di vecchi!

Cindy: Sì, ma i vecchi portano i loro figli e sono sicura che fra loro ci sarà qualcuno di simpatico!

Snowy97: Non è una cattiva idea. Tanto il mio tutore ha finito di rompermi le scatole con il francese, l’insegnante di musica è malato e quell’assurda donna che sta tentando di insegnarmi a ricamare è partita e chissà quando tornerà. Spero se la mangi un drago. Insomma direi no prob.”

tratto da Monica Marelli, Hanno taggato Biancaneve, Giunti Editore

Questa chat tra Biancaneve e Cindy ci ha fatto capire che è facile parlare male degli altri quando non partecipano alla conversazione.
È quindi importante che esistano regole della gentilezza anche quando si chiacchiera sul Web e suoi social: infatti esiste anche un regolamento della buona educazione online. E’ la netiquette, una parola nuova formata da net (cioè rete, in inglese) ed étiquette (cioè regole delle buone maniere, in francese).  Consiste in una serie di regole che le persone devono conoscere quando navigano e comunicano con altri in rete. Per esempio, lo sapevi che per la netiquette il maiuscolo può risultare offensivo, come se una persona si rivolgesse a te urlando?

Quando le persone scrivono “nascoste” da un computer o da uno smartphone devono fare attenzione perché può risultare più semplice rivolgerci agli altri con parole offensive che possono ferire e può sembrare più facile raccontare delle bugie. Sono comportamenti molto pericolosi perché possono causare negli altri e dare un’idea sbagliata di chi scrive.

Il Progetto Parole Ostili, è nato per far riflettere sull’uso delle parole, poiché esse hanno un enorme potere: possono arrivare al cuore e riempirlo di gioia, oppure riempirlo di tristezza.

Un documento molto importante è il Manifesto della comunicazione non ostile, le cui regole invitano ad assumere comportamenti educati e rispettosi anche in rete.

Le parole della gentilezza

Collega la parola “grazie” scritta nelle varie lingue alla bandiera corretta.

Trova nello schema le parole della gentilezza. Sono otto!

Adesso prova tu: che cosa significa per te essere gentile? Segui l’esempio.

__________________________________________________________________________________________

Per gli insegnanti

Qui un altro spunto per lavorare in classe sulla Giornata della Gentilezza.

Scarica qui la scheda in formato Word, con i testi da modificare in base alle esigenze della classe.

Scarica qui la scheda in formato PDF, pronta per la stampa.

I disegni del post sono tratti da Calendario per l’Educazione Civica, Cetem, allegato al sussidiario Mondo 2030, e da Questo è un giorno speciale, Mondadori.

Lavorare in classe per la Giornata dell’Alimentazione (16 ottobre)

Cibarsi è un bisogno primario: ogni essere umano ha il diritto di alimentarsi in modo sufficiente per poter vivere. E’ quindi importante che la distribuzione del cibo avvenga in modo giusto ed equilibrato, perchè tutti abbiano la possibilità di accedere a questa risorsa fondamentale.

Leggi il post sull’Obiettivo 2 dell’Agenda 2030, poi insieme ai tuoi compagni e alle tue compagne approfondisci la tua conoscenza sull’argomento attraverso varie attività.

1 Ho capito il testo
Per essere sicuro e sicura di aver capito bene i temi fondamentali di questo obiettivo, prova a rispondere alle domande:

  • Quali problemi crea un’alimentazione insufficiente?
    ………………………………………………………………………………………
  • Quali sono le cause di una produzione agricola insufficiente?
    …………………………………………………………………………………………………..
  • Che cosa significa malnutrizione?
    …………………………………………………………………………………………………..

2 Che cosa possiamo fare noi contro lo spreco alimentare?

Leggi questi consigli e completa le frasi con le parole:

ambiente • trasporto • vitamine

In famiglia acquistate se possibile:
– prodotti a chilometro zero, cioè coltivati vicino: sono più freschi e si consuma meno
energia per il ……………………………………………………………………..;
– prodotti di stagione: sono più ricchi di ……………………………………………………………… e, siccome non necessitano di essere conservati o prodotti in serra, permettono di risparmiare energia;
– prodotti biologici: sono più sani e meno inquinanti per l’……………………………………. .

3 A ogni stagione il suo prodotto

Conosci la stagione di ognuno di questi prodotti? Scrivila.

Zucca: ……………………………………………………………………..
Fragole: ……………………………………………………………………..
Agrumi: ……………………………………………………………………..
Uva: ……………………………………………………………………..

Zucchine: ……………………………………………………………………..
Piselli: ……………………………………………………………………..
Anguria: ……………………………………………………………………..
Kiwi: ……………………………………………………………………..

4 Abitudini alimentari

Una buona conservazione del cibo aiuta a ridurre lo spreco alimentare.
Indica con una crocetta le azioni più giuste nell’elenco.

  • Fai la spesa tutte le settimane senza controllare che cosa c’è nel frigorifero.
  • Utilizza gli avanzi per la preparazione di altre ricette.
  • Conserva la frutta e la verdura nel frigorifero su un qualunque ripiano.
  • Tieni controllato frigorifero e dispensa per consumare prima i cibi vicini alla scadenza.
  • Surgela il pane avanzato.
  • Non conservare nel frigorifero il latte aperto.
  • Cerca e raccogli tante ricette: ne avrai sempre una pronta per utilizzare meglio i tuoi cibi e scoprire nuovi sapori.

5 Il problema del cibo sprecato

Prendete 23 milioni di camion, caricateli di 40 tonnellate di cibo e metteteli intorno all’Equatore. La fila è talmente lunga da riuscire a fare il giro del mondo 7 volte.
È lo sforzo d’immaginazione richiesto dagli esperti dell’UNEnvironment Programme (UNEP) per visualizzare la quantità di cibo che viene sprecato ogni anno nel mondo.
Sapresti calcolare quanti milioni di tonnellate di cibo vengono sprecate?

Osserva i dati e prova a rispondere alla domanda. Ricorda: 1 tonnellata = 1 000 chili

Scrivi le tue osservazioni, poi rifletti.

……………………………………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………………….

Quanto contribuite a questo spreco? ………………………………………………………………………..
Provate a osservare quanto cibo avanza ogni giorno in mensa.
Oltre alla raccolta differenziata si potrebbe pensare a un altro modo per non buttarlo via? …………………………………………………………………………………………………………………

6 L’importanza delle mense scolastiche

Nel mondo ci sono bambini che, ogni giorno, vanno a scuola a stomaco vuoto; in queste condizioni, è difficile concentrarsi sulle lezioni. Quindi, per loro ricevere un pasto scuola fa una grande differenza:  non soltanto per la loro salute, ma anche per ottenere migliori risultati scolastici.

Regno Unito

Nel Regno Unito non mancano mai il pesce con le patatine fritte (fish and chips), poi carote e fagiolini, frutta, wafer con il cioccolato.

Turchia

Il cibo di solito viene portato da casa: pane di segale, noci, uva, mele, melograno e il kefir, una bevanda a base di latte. Un tipo di alimentazione che aiuta a mantenere la concentrazione a scuola.

Francia

Il pranzo inizia con le verdure crude, poi c’è il piatto principale composto da carne o pesce oppure uova con verdure, accompagnati da riso o pasta. Alla fine un pezzetto di formaggio.

Paesi Bassi

Come in tutto il nord Europa, il pranzo olandese è a base di panini, con salumi, formaggio e qualche verdura. In questi Paesi sono più importanti la colazione e la cena.

Corea del Sud

Nelle mense c’è sempre una grande varietà. I piatti più popolari sono: foglie di sesamo ripiene di riso e ricoperte di salsa al miele, zuppa di patate e zucca, polpo, e insalata di carote e cetrioli,  kimchi, che sono delle verdure fermentate.

Cina

Ci sono sempre riso, zuppe calde e una pietanza che abbia come ingrediente un uovo, considerato importantissimo per la crescita. Anche a mensa si abituano i bambini ad apprezzare i cinque sapori: salato, amaro, dolce, piccante e acido.

Iran

Il pasto portato da casa è riso, pomodori e kebab di agnello, a cui la scuola aggiunge una tazza di latte, pistacchi, frutta fresca e biscotti.

Quale di questi pasti ti sembra più adatto a una giornata scolastica?
………………………………………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………………………………………….

7 I nostri gusti alimentari

Pensa alle tue abitudini alimentari e scrivi un elenco degli alimenti che non gradisci molto. Confrontati con i compagni e le compagne e create una classifica dei cibi
che non mangiate volentieri. Quali altri alimenti “sani” potreste consumare in alternativa? ………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………..

Per gli e le insegnanti:

Scarica qui la scheda in formato Word, con i testi da modificare in base alle esigenze della classe.

Scarica qui la scheda in formato PDF, pronta per la stampa.

I disegni del post sono tratti da Calendario per l’Educazione Civica, Cetem, allegato al sussidiario Mondo 2030.

La foto di copertina è di Paolo Sacchi.

Primo Maggio. Come lavorare in classe.

Leggi il post sulla Festa dei Lavoratori. Poi, insieme ai tuoi compagni e alle tue compagne, approfondisci la tua conoscenza sull’argomento attraverso varie attività.

  1. Debate
    Secondo voi, è giusta la proposta delle otto ore, oppure cambiereste qualcosa?  Provate ad aprire un dibattito sull’argomento.
    Dividetevi in due gruppi: il primo pensa che  potrebbe essere giusto lavorare di meno e avere più tempo libero, anche guadagnando un po’ di meno. Il secondo, invece, crede sia giusto  lavorare di più per avere degli stipendi più alti e potersi permettere più esperienze.
    Avete individuato quale gruppo ha ragione?

2. Lavorare in sicurezza
Come avrete capito leggendo il post, in passato non si faceva molta attenzione alla sicurezza del lavoratore.
Trovate una relazione tra le condizioni dei lavoratori del passato con le possibili conseguenze sulla loro salute.

Oggi la situazione è diversa, soprattutto nei Paesi più avanzati: in ogni ambiente di lavoro devono essere rispettate delle precise norme di sicurezza.
a. Osservate con attenzione i dispositivi di sicurezza sul lavoro: sapete spiegare a che cosa serve ognuno di loro?

b. Purtroppo però, ancora oggi, sono molti i casi in cui le norme non vengono seguite. Trovate in rete degli esempi di incidenti sul lavoro avvenuti nell’ultimo periodo e parlatene in classe.

3. I mestieri del passato

Osserva questa illustrazione e indica quali mestieri conoscevi già, quali hai potuto osservare di persona e di quali invece hai scoperto solo adesso l’esistenza.

4. Lavorare in rete
Quando sarete grandi, è possibile che per svolgere il vostro lavoro  non abbiate bisogno di muoverti da casa perché ci sono nuovi modi di lavorare. Avete sentito parlare di smart working, telelavoro, lavoro da remoto?
Sicuramente sì, perché è probabile che qualcuno che conoscete (per esempio in famiglia) abbia lavorato in questo modo a causa della pandemia da Covid 19. In queste forme di lavoro, infatti, si può lavorare a distanza grazie a computer o tablet e ai loro accessori, come stampante, mouse o webcam.
Anche se utilizzano strumenti simili, però, tra i tre modi di lavorare ci sono delle differenze. Osservate la tabella:

5. Tanti mestieri
Conoscete chi fa questi mestieri? Mettetevi alla prova risolvendo il cruciverba.

___________________________________________________________________________

Per le/gli insegnanti:

Scarica qui la scheda in formato Word, con i testi da modificare in base alle esigenze della classe.

Scarica qui la scheda in formato PDF, pronta per la stampa.

I disegni del post sono tratti da Calendario per l’Educazione Civica, Cetem, allegato al sussidiario Mondo 2030, e da Questo è un giorno speciale, Mondadori, che parla anche della giornata del 1° Maggio.

Questo è un giorno speciale

In questo post parliamo del libro “Questo è un giorno speciale”, scritto da Rossella Köhler, con la collaborazione di Rosanna Imbrogno e Gladis Capponi, e illustrato da Ilaria Zanellato, edito da Mondadori ragazzi.

Le Giornate Mondiali e le ricorrenze nazionali sono infatti un’ottima occasione per presentare gli argomenti di Educazione Civica, da quelli legati alla sostenibilità ambientale a quelli che affrontano i problemi delle relazioni interpersonali o presentano importanti eventi storici che hanno contribuito alla costruzione della nostra democrazia, ecc.

Le Giornate Mondiali

Oggi le Giornate Mondiali sono oltre 160 e il loro numero è in continuo aumento. Ogni anno ne vengono proposte di nuove da organizzazioni internazionali, singoli Paesi oppure associazioni di vario genere. Ma per diventare Giornate Mondiali da celebrare ufficialmente devono essere approvate dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Le Giornate Mondiali si possono svolgere in tutti Paesi del mondo e quelle più famose coinvolgono milioni di persone ogni anno. L’interesse può cambiare con il passare del tempo: per esempio, le giornate legate alle trasformazioni climatiche e degli ambienti naturali in questi ultimi anni sono molto partecipate perché, purtroppo, i problemi che sollevano sono diventati delle vere emergenze.

Ognuna di esse mira a sensibilizzare i governi, le comunità e i singoli individui nel compiere scelte più etiche, solidali, sostenibili. Privati cittadini, associazioni, aziende, scuole: tutti sono incoraggiati a organizzare liberamente un evento in occasione di una Giornata Mondiale.  Le Giornate Mondiali sono infatti giornate di tutta la popolazione, in cui ognuno di noi può fare del suo meglio, utilizzando tutta la sua creatività, per diffondere il messaggio della giornata.

Ecco perché le Giornate  Mondiali possono fornire ottimi spunti per approfondire tematiche di Educazione Civica, che possono anche diramarsi in direzioni differenti, in una modalità interdisciplinare.

Le ricorrenze nazionali

Ci sono poi le Giornate Nazionali oppure quelle che coinvolgono solo un gruppo di Paesi, come le Giornate Europee che coinvolgono i Paesi appartenenti all’Unione Europea. Celebrano soprattutto eventi della nostra Storia o sono testimoni della lotta per un mondo migliore, fondamentali per la costruzione della nostra società. Queste giornate parlano di importanti argomenti del pilastro Costituzione all’interno dell’insegnamento dell’Educazione Civica.

2 giugno: la nascita della Repubblica Italiana

Questo è un giorno speciale

Ma come è strutturato il libro sulle Giornate? Per chi ha già avuto in mano Possiamo cambiare il mondo la cosa è semplice da capire, perché il nuovo libro ripropone la composizione varia e l’impostazione di linguaggio che hanno caratterizzato il libro sui 17 obiettivi dell’Agenda 2030.

L’indice è in realtà un calendario con 20 Giornate scelte per la loro importanza. Molte di queste trattano temi ‘difficili’, ma non per questo devono essere ignorati da bambini e bambine: pensiamo infatti che ogni argomento possa essere spiegato in modo semplice e facilmente comprensibile, legandolo alla realtà quotidiana e alle esperienze di vita che anche i più giovani devono affrontare.

Ogni Giornata viene introdotta da quattro pagine nelle quali si spiega di che cosa tratta: qui si evidenziano le motivazioni che hanno portato a decidere la sua istituzione. Si parla diffusamente e in modo semplice dei problemi che stanno alla base, delle questioni da risolvere, dei periodi storici, di tutto quanto, insomma, riguarda l’argomento su cui pone attenzione la Giornata.

Le pagine introduttive alla Giornata Mondiale della Terra

All’interno di una pagina (“Che cosa puoi fare tu?”) sono proposti i comportamenti personali positivi da incoraggiare perché la Giornata non sia solo un evento istituzionale, ma un affare in cui tutti noi siamo coinvolti, bambini e bambine compresi.

Che cosa puoi fare tu per

Una doppia pagina molto illustrata (“Approfondiamo un po’”) presenta una delle sfaccettature che riguardano la Giornata. Si tratta di un approfondimento, ma anche di un approccio differente, una piacevole lettura di immagine che riporta alcuni dei temi fondamentali dell’argomento.

La doppia pagina per la Giornata del 25 aprile, che racconta il contenuto dello zaino di un partigiano.

Ogni Giornata prosegue con uno storytelling: sono storie di bambini e bambine in varie parti del mondo, che prendono spunto da un progetto concreto (di un’associazione, un’organizzazione internazionale, ecc.) in stretta relazione all’argomento trattato o da un’esperienza di vita. In molti casi sono stati i protagonisti stessi a raccontare le storie narrate nel libro.

Una storia per la Giornata contro l’Omofobia

Il progetto o l’esperienza sono poi descritti alla fine di ogni capitolo del libro.

Giornata Mondiale della Terra: Fridays for Future, un movimento attivo per la salvaguardia del pianeta.

Alla fine del libro un piccolo dizionario spiega i termini più complessi e difficili, mentre un elenco delle fonti indica i siti web e i libri che hanno costituito un’ispirazione.

Questo è il link al post del blog che presenta un calendario (selezionato per l’attività scolastica) delle Giornate speciali.

La Giornata Mondiale della Terra spiegata ai bambini e alle bambine

Ogni anno, il 22 aprile,  la Giornata Mondiale della Terra (in inglese Earth Day) è celebrata da miliardi di persone in tutto il mondo. E’ infatti la giornata mondiale più conosciuta e festeggiata da Paesi e istituzioni, associazioni, studenti e comunità, da tutti coloro, insomma, che hanno a cuore il futuro del nostro pianeta.

I movimenti ambientalisti del secolo scorso

Questa giornata venne istituita nel 1970. In quegli anni stavano nascendo molti movimenti ambientalisti: mai prima di allora c’erano state tante persone (soprattutto giovani) che si preoccupavano del futuro del nostro pianeta, sempre più popolato, sempre più sfruttato e sempre più inquinato.

Molti di essi, già più di mezzo secolo fa dicevano le cose di cui parlano i movimenti ambientalisti di oggi, come il movimento Fridays for Future (i Venerdì per il Futuro), creato dalla ragazzina svedese Greta Thunberg.  Già allora si parlava di cambiamenti climatici, di crisi idrica (cioè di mancanza d’acqua), di deforestazione, della presenza di troppa plastica, ecc.

friday-forfuture-4635080_1920

Per esempio, negli anni Sessanta del secolo scorso erano nati negli Stati Uniti d’America molti gruppi di giovani che si definivano Figli dei Fiori e che valutavano molto importante occuparsi dell’ambiente e tornare a uno stile di vita più vicino alla natura.

Anche molti scienziati cominciavano a mettere in guardia l’umanità sul suo futuro ambientale e a far conoscere alla gente i pericoli dell’inquinamento, dovuto soprattutto a uno sviluppo industriale che sfruttava le risorse del pianeta (acqua, aria, minerali, foreste, suolo, ec.) senza preoccuparsi degli effetti negativi che ne sarebbero seguiti.

Oggi ben conosciamo questi pericoli, ma ancora moltissimi problemi non sono stati risolti. Ma negli anni che seguirono la seconda guerra mondiale la maggior parte delle persone non credeva che il mondo potesse peggiorare: erano certi che le risorse non si sarebbero mai esaurite, che il futuro sarebbe stato sempre più industrializzato e luminoso, che la scienza avrebbe risolto ogni possibile problema.

Nel 1969, le coste della California, lo Stato americano affacciato sull’Oceano Pacifico, furono invase dal petrolio uscito per un incidente dai pozzi petroliferi in alto mare (chiamati in inglese pozzi off shore). Questo aveva mobilitato l’opinione pubblica, cioè il pensiero di molta gente, che prima non si era mai occupata di questi problemi.

mare petrolio

Così, nel 1970 milioni di persone si riunirono attorno a un senatore del Parlamento americano chiedendo più attenzione al nostro pianeta. Il movimento si allargò poi anche ad altri Paesi e l’ONU (l’Organizzazione delle Nazioni Unite, che raggruppa praticamente tutti gli Stati del mondo) decise perciò di creare la Giornata Mondiale della Terra.

Come possiamo oggi aiutare la Terra?

Oggi siamo tutti più consapevoli del fatto che il futuro è anche nelle nostre mani e sappiamo che dobbiamo agire per aver cura del nostro pianeta e dei suoi abitanti, animali e piante compresi.

raccolta rifiuti spiaggia

Anche voi potete fare la differenza. Per esempio dovete:

  • riciclare, facendo la raccolta differenziata,
  • non sprecare l’acqua,
  • usare meno oggetti di plastica (come i giocattoli), preferendo quelli di legno o di altri materiali naturali,
  • mangiare il più possibile alimenti a km 0, cioè prodotti vicino a te, evitando così di inquinare con i trasporti,
  • utilizzare la bici e i mezzi pubblici invece dell’automobile,
  • usare prodotti ecologici per la pulizia della casa e della vostra persona,
  • parlare di questi argomenti in famiglia e con gli amici.

A questi consigli siamo sicure che voi potrete aggiungerne altri. Provateci!

L’importanza delle api

Tra le tante cose che possiamo fare, c’è consumare miele e aiutare così gli apicoltori a prendersi cura delle api. Questi piccoli insetti, infatti,  contribuiscono a mantenere in vita due terzi delle colture del pianeta e, grazie al loro lavoro di impollinazione, garantiscono un terzo della produzione mondiale di cibo.

Schermata 2022-04-10 alle 12.11.38

In questo post puoi avere qualche suggerimento su come lavorare in classe in preparazione della Giornata Mondiale della Terra.

In questo articolo puoi leggere l’impegno dell’ONU per il pianeta attraverso gli Obiettivi dell’Agenda 2030.

In questo post, in particolare, si parla dell’Obiettivo 15 dell’Agenda 2030: proteggere la vita della Terra e la biodiversità.

Questo il post che parla di ‘Possiamo cambiare il mondo’, un libro per raccontare l’Agenda 2030.

Qui invece un calendario per le Giornate Mondiali.

In questo post, invece, si parla del libro “Questo è un giorno speciale”, che racconta 20 giornate importanti da ricordare, tra le quali la Giornata Mondiale della Terra.

Lavorare in classe per la Giornata Mondiale della Terra (22 Aprile)

Leggi il post sulla Giornata Mondiale delle Terra, poi mettiti alla prova per vedere se hai capito il testo e, in particolare, i rischi che corre il nostro meraviglioso pianeta.

1 . Facciamo il punto

Quali sono i problemi del nostro pianeta? Elencali insieme ai tuoi compagni e alle tue compagne sotto forma di brainstorming.

2. I movimenti ambientalisti

Che cos’è un movimento ambientalista? Scegli la risposta giusta.

  • Un insieme di persone che cammina nei boschi.
  • Un insieme di persone attente alla conservazione della Terra.
  • Un insieme di persone che sfrutta le risorse del pianeta.

Quali sono i temi principali di cui si occupano i movimenti ambientalisti?
Elencali.
………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………..

Qual è stato l’avvenimento che nel 1969 ha dato luogo alle prime proteste ambientaliste?
………………………………………………………………………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………………….

3. Cosa possiamo fare noi

Rileggi nel post l’elenco delle azioni che ognuno di noi potrebbe fare per aiutare la Terra, poi rifletti e rispondi.

Quali tra le azioni elencate compi quotidianamente?

………………………………………………………….

…………………………………………………………

Quali una volta alla settimana?

……………………………………………………….

Quali non hai mai messo in pratica, ma ti impegnerai a farlo prossimamente?

…………………………………………………………………………….

4. Difendiamo il Pianeta

a. Osserva questa fotografia.

deforestation-geece82606_640

Che cosa rappresenta?

………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………

Pensi che le conseguenze dell’azione dell’uomo su flora e fauna riguardino solo una determinata zona o coinvolgano tutto il mondo? Discutine in classe con i tuoi compagni e le tue compagne.

b. Uno scienziato americano, Boris Worm, ha detto:

Leggi il brano con attenzione e individua la frase che spiega che cosa significa.

  • La natura ha sempre qualcosa da insegnarci
  • Molte specie si estingueranno prima che noi possiamo conoscerle
  • Ormai sappiamo tutto sul mondo naturale

c. Completa la catena di parole scrivendo al posto giusto, negli spazi vuoti, le seguenti parole:
tutela – 22 aprile, – salvaguardare

d. Questi sono alcuni versi di una famosa canzone scritta tanti anni fa.

Prova ad ascoltarla
https://video.link/w/ABPmd

Poi prova a leggere e a tradurre il testo con l’aiuto dei tuoi insegnanti. I disegni accanto ad alcune parole potranno facilitare il compito.

Ora rifletti.

Pensi che questa sia una canzone ancora attuale?

No
Potrebbe andare bene per celebrare la Giornata della Terra?

No
Perché? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Pensi anche tu che per creare un mondo meraviglioso sia importante che le persone
vadano d’accordo? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

_________________________________________

Per gli insegnanti:

  • Scarica qui la scheda in formato Word, per modificare in base alle esigenze della classe.
  • Scarica qui la scheda in formato .PDF pronta per la stampa.

Queste operative sono tratte da “Un calendario per l’Educazione civica“, volumi allegati al sussidiario delle discipline Mondo 2030, della Cetem.

In questo post si parla del libro “Questo è un giorno speciale”, che racconta 20 giornate importanti da ricordare, tra le quali la Giornata Mondiale della Terra.

8 aprile: Giornata Internazionale dei Rom

Ogni anno, in tutto il mondo, l’8 aprile si celebra il Romano Dives, e cioè la Giornata Internazionale dei Rom istituita per celebrare la cultura di questo popolo e per far conoscere a sempre più persone i problemi che incontra nei vari Paesi. La data dell’8 aprile è stata scelta per ricordare il primo congresso mondiale del popolo rom, che si tenne a Londra nel 1971.

In realtà i popoli nomadi sono tanti: un gruppo numeroso è quello dei Sinti (chiamati Manouches in Francia); poi ci sono i Camminanti, i Kalè, i Lautari e molti altri. I nomi cambiano a seconda dell’etnia (cioè del popolo) ma anche del Paese dove vivono.

Per celebrare la giornata internazionale hanno però scelto di raccogliersi tutti sotto il termine Rom, che significa ‘uomo’ nella lingua romanì (la lingua dei Rom, appunto).

La bandiera del popolo Rom è una ruota rossa in campo azzurro (che rappresenta il cielo) e verde (che rappresenta la terra). La ruota invece vuol significare il continuo migrare dei nomadi.

Una lunga storia

Quello dei Rom è un popolo molto antico. Fino all’anno Mille i loro antenati vivevano nel nord dell’India. Erano nomadi e si procuravano da vivere facendo i musicisti, i giocolieri, gli ammaestratori di animali oppure lavorando i metalli. In seguito, si spostarono verso l’Europa, dove si dispersero nei vari Paesi.

carta tratta da Focus

Nei primi secoli del Medioevo furono ben accolti, ma diventarono presto il capro espiatorio di ogni evento negativo: a loro si dava la colpa se arrivava un’epidemia, se c’era mancanza di pioggia per un lungo periodo, se arrivavano degli invasori, ecc. Così iniziarono le persecuzioni: i rom furono cacciati da molte città e villaggi e spesso i loro campi venivano bruciati.

Il popolo rom ha percorso il suo cammino nella storia senza lasciare tracce visibili di sé, se non per quanto raccontano di loro le cronache dei Paesi che hanno attraversato. La loro è quindi una storia ricostruita dai gagé, la parola in lingua romanì che definisce chi non è Rom.

Una carovana vicino ad Arles, nel sud della Francia, nel dipinto del pittore olandese Vincent Van Gogh

L’episodio più terribile della loro storia avvenne durante la seconda guerra mondiale, quando i rom che abitavano nei Paesi invasi dalla Germania furono internati nei campi di concentramento, dove 500 000 di loro, uomini, donne e bambini, furono uccisi. Il loro sterminio è chiamato Porrajmos, che in lingua romanì significa ‘devastazione’.

Nonostante questi tragici eventi, la comunità rom è riuscita a conservare la propria unità e la propria cultura attraverso il tempo e i confini geografici.

Il musicista Jovica Jovic con i suoi nipoti.

Oggi il popolo Rom è una delle tante minoranze del nostro continente, protetta da regole dell’Unione europea, ma a volte ancora vittima di episodi di intolleranza.

Qualche domanda per te

  • Che cosa conosci della cultura rom? Discutine con i tuoi compagni e le tue compagne.
  • Che cosa significa ‘persecuzione’?
  • Che cosa significa ‘capro espiatorio’?
  • Conosci altre storie di popoli (nel presente o nel passato) a cui sono stati negati i diritti umani?

Se non sai rispondere a qualche domanda parlane in classe e con i tuoi insegnanti.

_______________________________________________________________-

Per gli insegnanti:

Qui potete leggere un calendario delle Giornate speciali.

Le foto di Jovica Jovic sono di Paolo Sacchi.