la città di Siena, in mezzo alle colline della Toscana, non è cambiata molto rispetto al grande borgo che era in epoca medievale. E’ come se il tempo si fosse fermato al XIII secolo, quando la città iniziò ad arricchirsi di begli edifici e grandi opere d’arte. Per questo e per la sua importanza nella storia dell’arte, nel 1995 l’Unesco ha iscritto Siena nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità.
La storia di Siena, però, è iniziata già in epoca romana. Fu l’imperatore Augusto a fondarla dove esisteva un insediamento etrusco e le diede il nome di Saena Julia.
Poiché era al centro di trafficate vie commerciali la sua importanza continuò a crescere, fino a diventare nel XIII secolo una delle città più ricche della Toscana e di tutta l’Italia.
Piazza del Campo
Per visitare Siena partiamo dalla sua piazza principale, Piazza del Campo, con la sua caratteristica forma di un trapezio e leggermente in discesa verso il centro: qui si trova la fonte Gaia, la più importante fontana pubblica della città. Piazza del Campo, circondata da molti caffè e ristoranti, è anche il luogo dove i turisti e i cittadini di Siena vanno a passeggiare.
Intorno alla piazza si innalzano diversi antichi edifici, come il Palazzo Pubblico, che è la sede del municipio ed è considerato uno dei più bei palazzi d’Italia. Un altro edificio caratteristico è l’altissima Torre del Mangia. Chi sale i suoi 500 gradini e arriva in cima (88 metri di altezza) può finalmente riposare e ammirare il meraviglioso panorama di Siena dall’alto.
Ma perché questo strano nome? Perché il suo primo custode, che si chiamava in realtà Giovanni di Duccio, era soprannominato Mangiaguadagni, perché spendeva rapidamente tutto il suo salario nelle osterie della città. Chi avrebbe immaginato che quel nome sarebbe rimasto ancora dopo sette secoli!
Intorno a Piazza del Campo si sviluppa tutto il centro storico, con le sue vie strette e piene di botteghe di ogni tipo, che si incurvano, si incrociano nelle piazze, salgono e scendono, seguendo il terreno collinare su cui sorge la città.
Si incontrano poi altri palazzi, come il Palazzo del Capitano del Popolo, e moltissime chiese. La più bella e imponente è certamente il Duomo, con la sua splendida facciata e le opere d’arte di valore inestimabile che contiene.
Siena è anche il Palio
Tutti i senesi hanno una grande passione che hanno trasmesso anche al resto del mondo: il Palio, la velocissima corsa di cavalli che si svolge due volte l’anno, in estate, il 2 luglio e il 16 agosto.
In questa gara si sfidano i diversi quartieri (contrade) della città. Le contrade sono 17, ma la corsa viene fatta solo da 10 di esse, ogni volta estratte a sorte. lI Palio, che dà il nome alla festa, è lo stendardo ricamato che viene dato in premio alla contrada vincitrice.
Prima della gara c’è la Passeggiata Storica, un corteo a cui partecipano oltre 600 persone in costumi medievali. In occasione della corsa, Piazza del Campo viene completamente cosparsa di sabbia e tutt’intorno, appoggiate ai palazzi, si montano le tribune per il pubblico. I fantini devono percorrere per tre volte il giro della piazza montando a pelo (senza sella) il cavallo.
I nomi, gli stemmi e i motti delle contrade
Ogni contrada ha un nome e quasi tutti ricordano un animale, alcuni immaginari. In ordine alfabetico sono:
- Aquila
- Bruco
- Chiocciola
- Civetta
- Drago
- Giraffa
- Istrice
- Leocorno
- Lupa
- Nicchio
- Oca
- Onda
- Pantera
- Selva
- Tartuca
- Torre
- Valdimontone
Ogni contrada ha anche il proprio stemma e i propri colori:
Oltre al nome e allo stemma, ogni contrada ha anche un proprio motto, cioè una frase particolare che è il suo simbolo. Per esempio, il motto della Giraffa è
Più alta la testa, maggiore la gloria.
E quello dell’Istrice:
Sol per difesa io pungo.
In questa scheda trovate una proposta per giocare in classe con il Palio di Siena.
Qui invece trovate altri post su siti Patrimonio dell’Umanità:
Non conoscevo il tuo blog prima di oggi. Mi piace davvero molto il tuo stile e questo articolo è adatto anche ai più grandicelli! Non vedo l’ora di leggere anche altro!
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Ma grazie! Sarò felice se mi seguirai. Se ti va, dai un’occhiata anche all’altro mio blog http://www.fantasticnonna.com, diverso, naturalmente, ma interessante, credo, e non solo per le nonne!
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Interessante come affrontate le informazioni e i temi geografici. Mi è piaciuto molto. E qualche informazione, giuro, è servita pure a me che quelle zone le conosco perfettamente.
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bene, mi fa molto piacere. credo che se si vuole far appassionare a un argomento i bambini si debba puntare sul farli incuriosire. e, in fondo, le curiosità interessano a tutti.
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Che bella l’idea si far conoscere i luoghi e le loro tradizioni ai ragazzi. Mi piace molto il tuo modo di raccontare, è molto coinvolgente.
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Grazie mille! L’obiettivo è appunto quello di non raccontare il mondo in modo noioso ai ragazzi.
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