22 marzo: Giornata Mondiale dell’acqua

22 marzo: Giornata dell’acqua

L’acqua è un bene di tutti: degli esseri umani, della Terra, delle piante, degli animali… Senza l’acqua non ci sarebbe vita e questa Giornata ci ricorda che è un bene prezioso e che dobbiamo difenderla.

Giornata dell’Acqua

La Giornata Mondiale dell’Acqua è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 per ricordare alle persone la necessità di salvaguardare questa risorsa fondamentale per la vita e per chiedere alle Nazioni di impegnarsi a non sprecarla.

Acqua per tutti?

L’acqua è dappertutto. Ci basta aprire un rubinetto e possiamo bere, innaffiare, cucinare, lavarci e anche giocare! Ma non per tutti è così.

Ogni anno milioni di persone soffrono per la mancanza di acqua potabile, cioè non inquinata.

Ci sono anche zone delle Terra diventate aride e altre dove si sono scatenate guerre proprio per il possesso dell’acqua.

Questa Giornata serve a ricordarci che l’acqua non è una risorsa infinita e deve essere disponibile per tutti gli abitanti della Terra.

Ho capito il TESTO

  • Indica con una crocetta le affermazioni che si riferiscono al brano letto.
  • La Giornata Mondiale dell’Acqua è stata istituita dall’ONU.
  • Ci sono ancora zone in cui manca acqua potabile.
  • La mancanza di acqua potabile è causa di sofferenza per milioni di persone.
  • Il fiume Po è lungo circa 652 km.
  • Gli Stati devono impegnarsi per non sprecare l’acqua.

Un bene da proteggere

Per te è facile trovare l’acqua di cui hai bisogno, ma ci sono più di 663 milioni le persone nel mondo costrette a trascorrere ore in coda o in cammino per raggiungere una sorgente d’acqua non contaminata.

Queste frasi le ha pronunciate Autumn Peltier “la guerriera dell’acqua”, una ragazza che, all’età di 8 anni, chiese al Governo canadese di impedire la costruzione delle condutture inquinavano l’acqua dei Grandi Laghi causando malattie alle persone che la bevevano.

È nata in Canada e fa parte delle antiche popolazioni, come gli Inuit e i Métis, che vivevano nell’America del Nord. Per il suo impegno è stata nominata Water Defender (difensore dell’acqua).

Nessuno dovrebbe preoccuparsi se l’acqua è pulita o se finirà. Nessun bambino dovrebbe crescere senza sapere cos’è l’acqua pulita o corrente. Tutti abbiamo diritto a quest’acqua quando ne abbiamo bisogno….”

Se manca l’acqua

“Quando una grande massa di terra si staccò dalla collina e precipitò nel fiume, l’intera zona fu colpita da un’improvvisa alluvione che provocò danni incalcolabili.

Per evitare il ripetersi di simili calamità si decise di deviare il letto del fiume.

Il corso d’acqua fu incanalato molto più a nord e alimentò un moderno sistema di laghi artificiali.

L’intera zona di conseguenza rimase priva di acque vive.

In seguito vennero tagliati anche gli ultimi alberi e gli uccelli migratori, che in precedenza sceglievano il bosco per nidificare, non tornarono più.

Allo stesso modo scomparve la ricca fauna che un tempo popolava i boschi e i loro dintorni.

Il paesaggio assunse cosı` un aspetto sempre più desertico.

Un territorio un tempo famoso per le sue foreste, per la fauna e per la pesca divenne infine un’area completamente priva di vita spontanea vegetale e animale.”

Aquilino, N. Cinquetti, Lettera dal deserto futuro, Paravia

Come immagini la vita senza acqua sul nostro Pianeta? Prova a descriverla. Poi disegnalo sul quaderno e confronta le tue impressioni con quelle dei compagni e delle compagne.

Osserva le immagini realizzate per ricordare la Giornata Mondiale dell’Acqua. Poi rispondi

Che cosa hanno in comune queste immagini?

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

Secondo te, quale immagine esprime con maggior forza il valore dell’acqua?

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………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

Perché hai fatto questa scelta?

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Realizza un disegno per ricordare alle persone che conosci quanto sia importante proteggere l’acqua. Appendilo in bagno, vicino al lavello in cucina o in un altro luogo dove credi ci sia il rischio di sprecarla.

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  • Scarica qui la scheda in formato .PDF pronta per la stampa.

Queste operative sono tratte da “Un calendario per l’Educazione civica“, volumi allegati al sussidiario delle discipline Mondo 2030, della Cetem.

27 settembre: Giornata del Turismo. Come lavorare in classe.

Il percorso che proponiamo può essere presentato sia in classe quarta, sia in classe quinta. Potrebbe rappresentare una lezione introduttiva al viaggio in Italia che i ragazzi e le ragazze stanno per affrontare. I temi trattati si focalizzano non solo sull’importanza del turismo, anche su quanto sia utile viaggiare preparati.

  1. Perchè viaggiare
    Il turismo è una bellissima attività. Permette di conoscere il proprio Paese e il mondo al di fuori dell’ambiente in cui viviamo. Viaggiare come turisti ci permette di incontrare una natura diversa, popoli con stili di vita differenti dai nostri e la sorpresa di colori, profumi e sapori che forse nemmeno immaginavamo.
    Il turismo può essere un’occasione di crescita per i giovani e anche per gli adulti. Nei viaggi si ha anche la possibilità di conoscere nuovi modi di cucinare, di coltivare la campagna, di abitare le città e i villaggi. Se si viaggia all’estero entrano nell’orecchio nuove lingue, ma anche in Italia è bellissimo scoprire i dialetti e gli accenti diversi nel parlare l’italiano.

    Avete avuto la fortuna di fare un bel viaggio? Dove siete stati, cosa ricordate con piacere? C’è stato qualcosa vi ha messo in difficoltà? Confrontatevi tra di voi.
  1. In giro per il pianeta
    Per tutto questo e anche perché è un’importante attività economica, dal 1980 si celebra la Giornata Mondiale del Turismo. Ogni anno i festeggiamenti principali si svolgono in un Paese diverso, proprio perché si vuole far capire che ogni parte del nostro bellissimo pianeta merita di essere conosciuta e visitata.
    Ci sono mete che richiamano turisti per le bellezze naturali: paesaggi costieri con rocce e spiagge, valli di montagna, fiumi e laghi, boschi, zone collinari.
    Altre mete sono di tipo culturale: le città, con i loro centri storici, i palazzi, le chiese e altri templi, i musei ricchi di opere d’arte; ci sono poi i siti archeologici, i castelli e altre testimonianze della storia e della creatività degli esseri umani.

    Se dovessi organizzare una gita o un viaggio, ti attirerebbe di più una meta

    che ha grandi bellezze naturali
    d’importanza culturale
    che ha entrambe le motivazioni turistiche
    Motiva la tua scelta…………………………………………………………………………..…

Spiega perché il turismo rappresenta un’occasione di crescita:

  • Mi permette di approfondire le mie conoscenze.
  • L’aria pura delle località che visito mi fa diventare più alto/a.
  • Posso gustare cibi diversi da quelli a cui sono abituato.
  • Non conosco nessuno, tanto mi bastano i miei amici.
  • Imparo qualche parola in un’altra lingua o dialetto.
  1. Il turismo sostenibile

Che cosa significa questa definizione?

Come altre attività umane, il turismo trasforma un territorio e ne utilizza le risorse. Si costruiscono alberghi e case di vacanza, piste da sci, spiagge attrezzate e porti turistici, solo per fare qualche esempio. In alcuni periodi dell’anno la concentrazione di turisti è altissima e possono esserci problemi nel rifornimento di acqua e nella gestione dei rifiuti.

Il turismo sostenibile si preoccupa di conservare il patrimonio naturale: per controllare l’inquinamento e la cementificazione utilizza il più possibile edifici e vie di comunicazione già esistenti, riducendo così al minimo il “consumo” di territorio. Fa attenzione al risparmio energetico, all’uso di mezzi di trasporto poco inquinanti e alla protezione di piante e animali.

  1. Vacanze verdi
    Ci sono alcune forme di turismo più sostenibili di altre.  
    Per esempio, l’agriturismo, cioè il soggiorno in fattorie, avvicina i turisti alla natura e li coinvolge nelle attività agricole, condividendo lavoro e stili di vita della famiglia di contadini.
    C’è poi l’ecoturismo, chiamato anche turismo ecologico o verde, che viene svolto nei parchi e in altre aree protette: si praticano attività sportive, come le escursioni a piedi lungo i sentieri o in canoa in torrenti e fiumi, oppure il birdwatching, cioè l’osservazione degli uccelli. Questo tipo di turismo non modifica l’ambiente naturale, ma si adatta ai suoi ritmi, senza disturbare la crescita delle piante e la vita della fauna selvatica.
  1. Il codice per il viaggiatore
    Oltre a proteggere l’ambiente, un turista attento alla sostenibilità considera se stesso come un ospite: rispetta perciò anche la cultura e le tradizioni delle persone che lo accolgono. Ecco i punti di un codice etico (cioè di comportamento corretto) per i viaggiatori.

Codice etico per i viaggiatori e viaggiatrici
1 Viaggia con desiderio di incontrare la gente del luogo
2 Evita comportamenti offensivi
3 Chiedi il permesso di fotografare le persone
4 Abituati ad ascoltare e a osservare
5 Rispetta i modi di pensare differenti
6 Scopri la ricchezza di un altro modo di vivere
7 Alla sera rifletti sulle esperienze fatte durante la giornata

  1. Che cosa possiamo fare noi
    Anche in vacanza dobbiamo portare con noi le buone pratiche che seguiamo a casa:  non abbandoniamo rifiuti e facciamo la raccolta differenziata, risparmiamo acqua ed energia, viaggiamo il più possibile in bici o sui mezzi pubblici, oppure spostiamoci a piedi, sostituiamo la plastica con una borraccia per l’acqua, una borsa di stoffa per la spesa, piatti di carta per il pic nic.
    E poi consumiamo con entusiasmo quello che si mangia nel posto che ci ospita
    parliamo, giochiamo, scambiamo esperienze con ragazzi e ragazze del luogo.

CITTADINANZA DIGITALE
La rete Web ci può aiutare moltissimo nel programmare i nostri viaggi e le nostre vacanze. Possiamo utilizzare:

  • Google Maps per individuare sulla mappa i luoghi da visitare;
  • Wikipedia per scoprire notizie e informazioni;
  • i blog di viaggi per saperne di più basandoci sulle esperienze di chi ha già visitato quegli stessi luoghi;
  • le piattaforme turistiche per trovare alberghi, campeggi, bed and breakfast, case in affitto …
  • siti di musei, dei parchi e di altre attrattive per approfondire la loro conoscenza e avere preise informazioni.

Prepariamoci per un viaggio

Cosa mi metto?

Leggi con attenzione il testo e completa con le parole corrette: guanti –passamontagna – poco – catarifrangenti – meteo – impermeabile – stagioni -giacca

Si possono organizzare gite in bicicletta in tutte le ………. , ma è importante sapere come vestirsi.
D’estate, per evitare di sudare troppo copriti …….: alla prima pedalata ti sarai subito scaldato.
In primavera e in autunno non partire senza informarti sulle condizioni……..: in ogni caso una leggera giacca ………. ti aiuterà in caso di pioggia improvvisa.
D’inverno il vero nemico non è il freddo, ma il vento: la tua ……. dovrà quindi essere fatta di un tessuto-barriera.
Inoltre, metti sempre dei ……., leggeri o pesanti a seconda della stagione.
Sotto il caschetto indossa un ……….. (o un fazzoletto) che assorbe il sudore e protegge dal freddo anche il collo.
Ricorda poi che è importantissimo farsi vedere: gli indumenti ………. sono obbligatori di sera, ma utili anche di giorno.

Viaggiare con rispetto

Travel Kid è un bambino della tua età e sta partendo per una breve vacanza al mare. Osserva e leggi come si comporta nelle varie situazioni; faresti così anche tu?

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Queste operative sono tratte da “Un calendario per l’Educazione civica“, volumi allegati al sussidiario delle discipline Mondo 2030, della Cetem.

Lo storytelling come strumento didattico

L’arte del narrare è certamente antica quanto l’umanità. Da sempre, molto prima della nascita della scrittura, gli uomini e le donne hanno utilizzato il racconto come strumento per trasmettere sapere e conoscenza, per avviare e coltivare relazioni, per raccontare un territorio e indicare itinerari, per educare le nuove generazioni e guidarle verso il futuro.

I miti che ogni antica cultura ha elaborato per trovare una spiegazione ai fatti della realtà sono un primo esempio di storytelling: come sappiamo, infatti, il significato del termine greco mythos è proprio parola, narrazione, racconto.

Ancora oggi, dopo migliaia di anni, continuiamo a raccontare storie. Amano le storie i più piccoli, fin dalla primissima infanzia: le fiabe, ma non solo, anche le storie di famiglia e di amici, che riguardano persone reali. Continuano ad amare le storie ragazzi e ragazze: le ascoltano a scuola, se le raccontano tra loro, le leggono nei libri, le scoprono attraverso i media. Anche noi adulti apprezziamo le storie, anzi non possiamo farne a meno: dalla cronaca quotidiana o da luoghi lontani nello spazio e nel tempo, sono un nutrimento essenziale della nostra vita cerebrale e della nostra psiche.

Ecco, allora, che lo storytelling si rivela uno strumento appropriato e perfetto, efficace e inclusivo, a cui ricorrere anche per lavorare a scuola, in qualsiasi ciclo di istruzione e tipologia di istituto.

  • Lo storytelling sollecita la curiosità. Nel trattare un argomento, presentare un tratto di vita di un personaggio, raccontare un progetto, seguire un’esperienza in contesti particolari, magari in luoghi lontani e poco conosciuti, stimola il desiderio di saperne di più, di approfondire.
  • Lo storytelling permette di mantenere l’attenzione. Se il racconto è in grado di continuare la tensione narrativa, infatti, è possibile conquistare il lettore (o l’ascoltatore) per un buon lasso di tempo, naturalmente variabile a seconda dell’età e di altri fattori interni ed esterni.
  • Lo storytelling attiva nel nostro cervello una comunicazione multisensoriale. Le parole e le frasi di un racconto permettono di esprimere sensazioni che arrivano a tutti e cinque i sensi, consentendo così una percezione completa, ‘a tutto tondo’. In pratica, quando ci viene raccontata una storia la nostra mente si attiva come se vivessimo gli eventi della storia stessa, in ogni suo aspetto. Lo storytelling porta perciò a interiorizzare il racconto, a trasformare la storia come un’esperienza personale, non di rado sollecitando il desiderio di raccontarla ad altri, in famiglia o ai coetanei. 
  • Lo storytelling aiuta a prolungare il ricordo. Più la soglia di attenzione è stata alta ed elevato l’impatto emotivo, maggiore sarà la memorizzazione nel lungo periodo.
  • Lo storytelling favorisce l’inclusione. Le storie ben narrate, infatti, arrivano a tutti e tutte, trasmettendo contenuti anche a chi presenta difficoltà più o meno gravi in alcune fasi dell’apprendimento.

In particolare, l’educazione ambientale, può avere uno splendido supporto dallo storytelling, sollecitando l’interesse di studenti e studentesse per le emergenze che l’umanità sta vivendo nel pianeta.  Attraverso storie di protagonisti (persone, organizzazioni, associazioni) dell’impegno in campo ambientale si possono evidenziare le problematiche, offrendo però anche delle prospettive per risolverle o, comunque, attenuarle.

Come è facile immaginare, lo storytelling è particolarmente indicato anche per far conoscere il rapporto tra un popolo e il suo territorio. Raccontare la cultura maori in Nuova Zelanda o quella degli inuit in Alaska, far rivivere lo stretto rapporto con la natura degli indios amazzonici o le strategie di sopravvivenza dei popoli del deserto possono aiutare ragazzi e ragazze a comprendere da un lato le diversità etniche, dall’altro la relazione tra le culture e il loro ambiente geografico.

Le storie di chi ha dovuto affrontare sfide climatiche, come una siccità o un’alluvione, ed eventi catastrofici, la fuga da una guerra, le difficoltà della migrazione possono portare a una maggior partecipazione degli studenti a questi fenomeni drammatici, invogliandoli a capirne le cause e le responsabilità.

Lo storytelling è senz’altro uno strumento molto utile per introdurre ognuno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, chiave di lettura del mondo in cui viviamo e parte fondamentale del programma di Educazione Civica. Attraverso lo storytelling si può parlare di protagonisti, di progetti ed esperienze, di interventi sul territorio che hanno costituito un tassello più o meno grande nel miglioramento di una realtà. Queste storie emblematiche invitano i nostri ragazzi e le nostre ragazze all’impegno in prima persona: constatare la gravità dei problemi che il pianeta sta affrontando non deve togliere alle giovani generazioni, anche ai più piccoli, un atteggiamento positivo e il desiderio di intervenire e lavorare per il proprio futuro.

Anche per trattare le Giornate Mondiali o le ricorrenze importanti dello Stato italiano lo storytelling può portare alla luce personaggi e situazioni non mainstream, come esempi di altre migliaia di storie che rischiano di restare misconosciute e che invece rappresentano la lotta quotidiana dell’umanità per costruire un mondo futuro. Le testimonianze sono lo spunto per esaminare i dati, affrontare vecchi e nuovi traguardi, per fare il punto sulla situazione alla luce degli eventi internazionali, veri sconvolgimenti, degli ultimi anni, ma anche per avviare buone pratiche e comportamenti individuali sostenibili e positivi.

Lavorare in classe per la Giornata dell’Alimentazione (16 ottobre)

Cibarsi è un bisogno primario: ogni essere umano ha il diritto di alimentarsi in modo sufficiente per poter vivere. E’ quindi importante che la distribuzione del cibo avvenga in modo giusto ed equilibrato, perchè tutti abbiano la possibilità di accedere a questa risorsa fondamentale.

Leggi il post sull’Obiettivo 2 dell’Agenda 2030, poi insieme ai tuoi compagni e alle tue compagne approfondisci la tua conoscenza sull’argomento attraverso varie attività.

1 Ho capito il testo
Per essere sicuro e sicura di aver capito bene i temi fondamentali di questo obiettivo, prova a rispondere alle domande:

  • Quali problemi crea un’alimentazione insufficiente?
    ………………………………………………………………………………………
  • Quali sono le cause di una produzione agricola insufficiente?
    …………………………………………………………………………………………………..
  • Che cosa significa malnutrizione?
    …………………………………………………………………………………………………..

2 Che cosa possiamo fare noi contro lo spreco alimentare?

Leggi questi consigli e completa le frasi con le parole:

ambiente • trasporto • vitamine

In famiglia acquistate se possibile:
– prodotti a chilometro zero, cioè coltivati vicino: sono più freschi e si consuma meno
energia per il ……………………………………………………………………..;
– prodotti di stagione: sono più ricchi di ……………………………………………………………… e, siccome non necessitano di essere conservati o prodotti in serra, permettono di risparmiare energia;
– prodotti biologici: sono più sani e meno inquinanti per l’……………………………………. .

3 A ogni stagione il suo prodotto

Conosci la stagione di ognuno di questi prodotti? Scrivila.

Zucca: ……………………………………………………………………..
Fragole: ……………………………………………………………………..
Agrumi: ……………………………………………………………………..
Uva: ……………………………………………………………………..

Zucchine: ……………………………………………………………………..
Piselli: ……………………………………………………………………..
Anguria: ……………………………………………………………………..
Kiwi: ……………………………………………………………………..

4 Abitudini alimentari

Una buona conservazione del cibo aiuta a ridurre lo spreco alimentare.
Indica con una crocetta le azioni più giuste nell’elenco.

  • Fai la spesa tutte le settimane senza controllare che cosa c’è nel frigorifero.
  • Utilizza gli avanzi per la preparazione di altre ricette.
  • Conserva la frutta e la verdura nel frigorifero su un qualunque ripiano.
  • Tieni controllato frigorifero e dispensa per consumare prima i cibi vicini alla scadenza.
  • Surgela il pane avanzato.
  • Non conservare nel frigorifero il latte aperto.
  • Cerca e raccogli tante ricette: ne avrai sempre una pronta per utilizzare meglio i tuoi cibi e scoprire nuovi sapori.

5 Il problema del cibo sprecato

Prendete 23 milioni di camion, caricateli di 40 tonnellate di cibo e metteteli intorno all’Equatore. La fila è talmente lunga da riuscire a fare il giro del mondo 7 volte.
È lo sforzo d’immaginazione richiesto dagli esperti dell’UNEnvironment Programme (UNEP) per visualizzare la quantità di cibo che viene sprecato ogni anno nel mondo.
Sapresti calcolare quanti milioni di tonnellate di cibo vengono sprecate?

Osserva i dati e prova a rispondere alla domanda. Ricorda: 1 tonnellata = 1 000 chili

Scrivi le tue osservazioni, poi rifletti.

……………………………………………………………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………………………………………….

Quanto contribuite a questo spreco? ………………………………………………………………………..
Provate a osservare quanto cibo avanza ogni giorno in mensa.
Oltre alla raccolta differenziata si potrebbe pensare a un altro modo per non buttarlo via? …………………………………………………………………………………………………………………

6 L’importanza delle mense scolastiche

Nel mondo ci sono bambini che, ogni giorno, vanno a scuola a stomaco vuoto; in queste condizioni, è difficile concentrarsi sulle lezioni. Quindi, per loro ricevere un pasto scuola fa una grande differenza:  non soltanto per la loro salute, ma anche per ottenere migliori risultati scolastici.

Regno Unito

Nel Regno Unito non mancano mai il pesce con le patatine fritte (fish and chips), poi carote e fagiolini, frutta, wafer con il cioccolato.

Turchia

Il cibo di solito viene portato da casa: pane di segale, noci, uva, mele, melograno e il kefir, una bevanda a base di latte. Un tipo di alimentazione che aiuta a mantenere la concentrazione a scuola.

Francia

Il pranzo inizia con le verdure crude, poi c’è il piatto principale composto da carne o pesce oppure uova con verdure, accompagnati da riso o pasta. Alla fine un pezzetto di formaggio.

Paesi Bassi

Come in tutto il nord Europa, il pranzo olandese è a base di panini, con salumi, formaggio e qualche verdura. In questi Paesi sono più importanti la colazione e la cena.

Corea del Sud

Nelle mense c’è sempre una grande varietà. I piatti più popolari sono: foglie di sesamo ripiene di riso e ricoperte di salsa al miele, zuppa di patate e zucca, polpo, e insalata di carote e cetrioli,  kimchi, che sono delle verdure fermentate.

Cina

Ci sono sempre riso, zuppe calde e una pietanza che abbia come ingrediente un uovo, considerato importantissimo per la crescita. Anche a mensa si abituano i bambini ad apprezzare i cinque sapori: salato, amaro, dolce, piccante e acido.

Iran

Il pasto portato da casa è riso, pomodori e kebab di agnello, a cui la scuola aggiunge una tazza di latte, pistacchi, frutta fresca e biscotti.

Quale di questi pasti ti sembra più adatto a una giornata scolastica?
………………………………………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………………………………………….

7 I nostri gusti alimentari

Pensa alle tue abitudini alimentari e scrivi un elenco degli alimenti che non gradisci molto. Confrontati con i compagni e le compagne e create una classifica dei cibi
che non mangiate volentieri. Quali altri alimenti “sani” potreste consumare in alternativa? ………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………………………..

Per gli e le insegnanti:

Scarica qui la scheda in formato Word, con i testi da modificare in base alle esigenze della classe.

Scarica qui la scheda in formato PDF, pronta per la stampa.

I disegni del post sono tratti da Calendario per l’Educazione Civica, Cetem, allegato al sussidiario Mondo 2030.

La foto di copertina è di Paolo Sacchi.

Questo è un giorno speciale

In questo post parliamo del libro “Questo è un giorno speciale”, scritto da Rossella Köhler, con la collaborazione di Rosanna Imbrogno e Gladis Capponi, e illustrato da Ilaria Zanellato, edito da Mondadori ragazzi.

Le Giornate Mondiali e le ricorrenze nazionali sono infatti un’ottima occasione per presentare gli argomenti di Educazione Civica, da quelli legati alla sostenibilità ambientale a quelli che affrontano i problemi delle relazioni interpersonali o presentano importanti eventi storici che hanno contribuito alla costruzione della nostra democrazia, ecc.

Le Giornate Mondiali

Oggi le Giornate Mondiali sono oltre 160 e il loro numero è in continuo aumento. Ogni anno ne vengono proposte di nuove da organizzazioni internazionali, singoli Paesi oppure associazioni di vario genere. Ma per diventare Giornate Mondiali da celebrare ufficialmente devono essere approvate dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Le Giornate Mondiali si possono svolgere in tutti Paesi del mondo e quelle più famose coinvolgono milioni di persone ogni anno. L’interesse può cambiare con il passare del tempo: per esempio, le giornate legate alle trasformazioni climatiche e degli ambienti naturali in questi ultimi anni sono molto partecipate perché, purtroppo, i problemi che sollevano sono diventati delle vere emergenze.

Ognuna di esse mira a sensibilizzare i governi, le comunità e i singoli individui nel compiere scelte più etiche, solidali, sostenibili. Privati cittadini, associazioni, aziende, scuole: tutti sono incoraggiati a organizzare liberamente un evento in occasione di una Giornata Mondiale.  Le Giornate Mondiali sono infatti giornate di tutta la popolazione, in cui ognuno di noi può fare del suo meglio, utilizzando tutta la sua creatività, per diffondere il messaggio della giornata.

Ecco perché le Giornate  Mondiali possono fornire ottimi spunti per approfondire tematiche di Educazione Civica, che possono anche diramarsi in direzioni differenti, in una modalità interdisciplinare.

Le ricorrenze nazionali

Ci sono poi le Giornate Nazionali oppure quelle che coinvolgono solo un gruppo di Paesi, come le Giornate Europee che coinvolgono i Paesi appartenenti all’Unione Europea. Celebrano soprattutto eventi della nostra Storia o sono testimoni della lotta per un mondo migliore, fondamentali per la costruzione della nostra società. Queste giornate parlano di importanti argomenti del pilastro Costituzione all’interno dell’insegnamento dell’Educazione Civica.

2 giugno: la nascita della Repubblica Italiana

Questo è un giorno speciale

Ma come è strutturato il libro sulle Giornate? Per chi ha già avuto in mano Possiamo cambiare il mondo la cosa è semplice da capire, perché il nuovo libro ripropone la composizione varia e l’impostazione di linguaggio che hanno caratterizzato il libro sui 17 obiettivi dell’Agenda 2030.

L’indice è in realtà un calendario con 20 Giornate scelte per la loro importanza. Molte di queste trattano temi ‘difficili’, ma non per questo devono essere ignorati da bambini e bambine: pensiamo infatti che ogni argomento possa essere spiegato in modo semplice e facilmente comprensibile, legandolo alla realtà quotidiana e alle esperienze di vita che anche i più giovani devono affrontare.

Ogni Giornata viene introdotta da quattro pagine nelle quali si spiega di che cosa tratta: qui si evidenziano le motivazioni che hanno portato a decidere la sua istituzione. Si parla diffusamente e in modo semplice dei problemi che stanno alla base, delle questioni da risolvere, dei periodi storici, di tutto quanto, insomma, riguarda l’argomento su cui pone attenzione la Giornata.

Le pagine introduttive alla Giornata Mondiale della Terra

All’interno di una pagina (“Che cosa puoi fare tu?”) sono proposti i comportamenti personali positivi da incoraggiare perché la Giornata non sia solo un evento istituzionale, ma un affare in cui tutti noi siamo coinvolti, bambini e bambine compresi.

Che cosa puoi fare tu per

Una doppia pagina molto illustrata (“Approfondiamo un po’”) presenta una delle sfaccettature che riguardano la Giornata. Si tratta di un approfondimento, ma anche di un approccio differente, una piacevole lettura di immagine che riporta alcuni dei temi fondamentali dell’argomento.

La doppia pagina per la Giornata del 25 aprile, che racconta il contenuto dello zaino di un partigiano.

Ogni Giornata prosegue con uno storytelling: sono storie di bambini e bambine in varie parti del mondo, che prendono spunto da un progetto concreto (di un’associazione, un’organizzazione internazionale, ecc.) in stretta relazione all’argomento trattato o da un’esperienza di vita. In molti casi sono stati i protagonisti stessi a raccontare le storie narrate nel libro.

Una storia per la Giornata contro l’Omofobia

Il progetto o l’esperienza sono poi descritti alla fine di ogni capitolo del libro.

Giornata Mondiale della Terra: Fridays for Future, un movimento attivo per la salvaguardia del pianeta.

Alla fine del libro un piccolo dizionario spiega i termini più complessi e difficili, mentre un elenco delle fonti indica i siti web e i libri che hanno costituito un’ispirazione.

Questo è il link al post del blog che presenta un calendario (selezionato per l’attività scolastica) delle Giornate speciali.

La Giornata Mondiale della Terra spiegata ai bambini e alle bambine

Ogni anno, il 22 aprile,  la Giornata Mondiale della Terra (in inglese Earth Day) è celebrata da miliardi di persone in tutto il mondo. E’ infatti la giornata mondiale più conosciuta e festeggiata da Paesi e istituzioni, associazioni, studenti e comunità, da tutti coloro, insomma, che hanno a cuore il futuro del nostro pianeta.

I movimenti ambientalisti del secolo scorso

Questa giornata venne istituita nel 1970. In quegli anni stavano nascendo molti movimenti ambientalisti: mai prima di allora c’erano state tante persone (soprattutto giovani) che si preoccupavano del futuro del nostro pianeta, sempre più popolato, sempre più sfruttato e sempre più inquinato.

Molti di essi, già più di mezzo secolo fa dicevano le cose di cui parlano i movimenti ambientalisti di oggi, come il movimento Fridays for Future (i Venerdì per il Futuro), creato dalla ragazzina svedese Greta Thunberg.  Già allora si parlava di cambiamenti climatici, di crisi idrica (cioè di mancanza d’acqua), di deforestazione, della presenza di troppa plastica, ecc.

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Per esempio, negli anni Sessanta del secolo scorso erano nati negli Stati Uniti d’America molti gruppi di giovani che si definivano Figli dei Fiori e che valutavano molto importante occuparsi dell’ambiente e tornare a uno stile di vita più vicino alla natura.

Anche molti scienziati cominciavano a mettere in guardia l’umanità sul suo futuro ambientale e a far conoscere alla gente i pericoli dell’inquinamento, dovuto soprattutto a uno sviluppo industriale che sfruttava le risorse del pianeta (acqua, aria, minerali, foreste, suolo, ec.) senza preoccuparsi degli effetti negativi che ne sarebbero seguiti.

Oggi ben conosciamo questi pericoli, ma ancora moltissimi problemi non sono stati risolti. Ma negli anni che seguirono la seconda guerra mondiale la maggior parte delle persone non credeva che il mondo potesse peggiorare: erano certi che le risorse non si sarebbero mai esaurite, che il futuro sarebbe stato sempre più industrializzato e luminoso, che la scienza avrebbe risolto ogni possibile problema.

Nel 1969, le coste della California, lo Stato americano affacciato sull’Oceano Pacifico, furono invase dal petrolio uscito per un incidente dai pozzi petroliferi in alto mare (chiamati in inglese pozzi off shore). Questo aveva mobilitato l’opinione pubblica, cioè il pensiero di molta gente, che prima non si era mai occupata di questi problemi.

mare petrolio

Così, nel 1970 milioni di persone si riunirono attorno a un senatore del Parlamento americano chiedendo più attenzione al nostro pianeta. Il movimento si allargò poi anche ad altri Paesi e l’ONU (l’Organizzazione delle Nazioni Unite, che raggruppa praticamente tutti gli Stati del mondo) decise perciò di creare la Giornata Mondiale della Terra.

Come possiamo oggi aiutare la Terra?

Oggi siamo tutti più consapevoli del fatto che il futuro è anche nelle nostre mani e sappiamo che dobbiamo agire per aver cura del nostro pianeta e dei suoi abitanti, animali e piante compresi.

raccolta rifiuti spiaggia

Anche voi potete fare la differenza. Per esempio dovete:

  • riciclare, facendo la raccolta differenziata,
  • non sprecare l’acqua,
  • usare meno oggetti di plastica (come i giocattoli), preferendo quelli di legno o di altri materiali naturali,
  • mangiare il più possibile alimenti a km 0, cioè prodotti vicino a te, evitando così di inquinare con i trasporti,
  • utilizzare la bici e i mezzi pubblici invece dell’automobile,
  • usare prodotti ecologici per la pulizia della casa e della vostra persona,
  • parlare di questi argomenti in famiglia e con gli amici.

A questi consigli siamo sicure che voi potrete aggiungerne altri. Provateci!

L’importanza delle api

Tra le tante cose che possiamo fare, c’è consumare miele e aiutare così gli apicoltori a prendersi cura delle api. Questi piccoli insetti, infatti,  contribuiscono a mantenere in vita due terzi delle colture del pianeta e, grazie al loro lavoro di impollinazione, garantiscono un terzo della produzione mondiale di cibo.

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In questo post puoi avere qualche suggerimento su come lavorare in classe in preparazione della Giornata Mondiale della Terra.

In questo articolo puoi leggere l’impegno dell’ONU per il pianeta attraverso gli Obiettivi dell’Agenda 2030.

In questo post, in particolare, si parla dell’Obiettivo 15 dell’Agenda 2030: proteggere la vita della Terra e la biodiversità.

Questo il post che parla di ‘Possiamo cambiare il mondo’, un libro per raccontare l’Agenda 2030.

Qui invece un calendario per le Giornate Mondiali.

In questo post, invece, si parla del libro “Questo è un giorno speciale”, che racconta 20 giornate importanti da ricordare, tra le quali la Giornata Mondiale della Terra.

Lavorare in classe per la Giornata Mondiale della Terra (22 Aprile)

Leggi il post sulla Giornata Mondiale delle Terra, poi mettiti alla prova per vedere se hai capito il testo e, in particolare, i rischi che corre il nostro meraviglioso pianeta.

1 . Facciamo il punto

Quali sono i problemi del nostro pianeta? Elencali insieme ai tuoi compagni e alle tue compagne sotto forma di brainstorming.

2. I movimenti ambientalisti

Che cos’è un movimento ambientalista? Scegli la risposta giusta.

  • Un insieme di persone che cammina nei boschi.
  • Un insieme di persone attente alla conservazione della Terra.
  • Un insieme di persone che sfrutta le risorse del pianeta.

Quali sono i temi principali di cui si occupano i movimenti ambientalisti?
Elencali.
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Qual è stato l’avvenimento che nel 1969 ha dato luogo alle prime proteste ambientaliste?
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3. Cosa possiamo fare noi

Rileggi nel post l’elenco delle azioni che ognuno di noi potrebbe fare per aiutare la Terra, poi rifletti e rispondi.

Quali tra le azioni elencate compi quotidianamente?

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Quali una volta alla settimana?

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Quali non hai mai messo in pratica, ma ti impegnerai a farlo prossimamente?

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4. Difendiamo il Pianeta

a. Osserva questa fotografia.

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Che cosa rappresenta?

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Pensi che le conseguenze dell’azione dell’uomo su flora e fauna riguardino solo una determinata zona o coinvolgano tutto il mondo? Discutine in classe con i tuoi compagni e le tue compagne.

b. Uno scienziato americano, Boris Worm, ha detto:

Leggi il brano con attenzione e individua la frase che spiega che cosa significa.

  • La natura ha sempre qualcosa da insegnarci
  • Molte specie si estingueranno prima che noi possiamo conoscerle
  • Ormai sappiamo tutto sul mondo naturale

c. Completa la catena di parole scrivendo al posto giusto, negli spazi vuoti, le seguenti parole:
tutela – 22 aprile, – salvaguardare

d. Questi sono alcuni versi di una famosa canzone scritta tanti anni fa.

Prova ad ascoltarla
https://video.link/w/ABPmd

Poi prova a leggere e a tradurre il testo con l’aiuto dei tuoi insegnanti. I disegni accanto ad alcune parole potranno facilitare il compito.

Ora rifletti.

Pensi che questa sia una canzone ancora attuale?

No
Potrebbe andare bene per celebrare la Giornata della Terra?

No
Perché? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Pensi anche tu che per creare un mondo meraviglioso sia importante che le persone
vadano d’accordo? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

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Per gli insegnanti:

  • Scarica qui la scheda in formato Word, per modificare in base alle esigenze della classe.
  • Scarica qui la scheda in formato .PDF pronta per la stampa.

Queste operative sono tratte da “Un calendario per l’Educazione civica“, volumi allegati al sussidiario delle discipline Mondo 2030, della Cetem.

In questo post si parla del libro “Questo è un giorno speciale”, che racconta 20 giornate importanti da ricordare, tra le quali la Giornata Mondiale della Terra.

Lavorare in classe per la Giornata Mondiale delle Foreste (21 marzo)

Leggi il post sulla Giornata Mondiale delle Foreste, poi mettiti alla prova per vedere se hai capito il testo e, in particolare, i rischi che corrono questi importantissimi ambienti del pianeta.

1- Utilizza il vocabolario

Trova il significato di queste parole-chiave legate alle foreste:
combustibile ……………….
ecosistema …………………
inquinamento ………………..
desertificazione ……………..

2- Rifletti
Per capire se hai capito l’argomento, prima rifletti sulle domande e poi rispondi.

Quali sono le importanti funzioni delle foreste?

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Che cosa mette in pericolo la biodiversità?

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3- Approfondisci le tue conoscenze
Il testo parla anche di un grande progetto dell’associazione Plant-for-the-Planet.

Leggi il brano “L’idea di Felix” tratto dal libro “Possiamo cambiare il mondo”, Mondadori, poi rispondi alle domande.

Clicca sull’immagine per ingrandirla
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Sicuramente quella di Felix è stata una bella idea, ma pensi che sia stato facile realizzarla?………………………………………………………………..

Prova, confrontandoti con i tuoi compagni e le tue compagne, a ipotizzare quali difficoltà potrebbe avere incontrato.
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Pensi che potresti proporla anche alla tua scuola? Se sì, dove pianteresti il primo albero?

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4- Divertiti un po’

Prova a risolvere il cruciverba: ricorda che puoi sempre trovare le parole giuste rileggendo il post sulla Giornata delle Foreste.

Scarica qui la scheda in formato Word, con i testi da modificare in base alle esigenze della classe.

21 marzo: Giornata Mondiale delle Foreste

Quando beviamo un bicchiere d’acqua o scriviamo su un foglio di carta è ovvio che non pensiamo subito a una foresta: ma in realtà sono moltissime le attività degli esseri umani che, in un modo o nell’altro, hanno uno stretto collegamento con boschi e foreste.

L’importanza delle foreste per le comunità

Innanzitutto, circa 2000 popoli indigeni vivono proprio nelle zone di foresta e da questo ambiente traggono ogni tipo di sostentamento. Ma in realtà oltre un miliardo e mezzo di persone nel mondo dipende direttamente dalle foreste per la sua sopravvivenza, ricavandone cibo, riparo, energia, medicinali.

In ogni parte del mondo, infatti, il legname è sempre stato una importantissima materia prima per la produzione di carta e di oggetti di uso quotidiano, oltre che per la costruzione di abitazioni e mezzi di trasporto.

Il legname è anche una fonte di energia, perché viene utilizzato come combustibile. Inoltre, le foreste forniscono selvaggina, frutti, bacche, miele, funghi e molte piante curative, usate nella medicina tradizionale, ma studiate anche dalla moderna ricerca scientifica.

L’importanza delle foreste per l’ecosistema terrestre

Le foreste non rispondono solo ai bisogni dell’uomo, ma sono ambienti indispensabili per la vita e la buona salute della Terra. Per esempio, sono uno strumento fondamentale per la lotta all’inquinamento e per la regolazione del clima, contro il riscaldamento globale e la desertificazione.

Le foreste assorbono infatti anidride carbonica e producono l’ossigeno che respiriamo: nella foresta equatoriale ogni albero adulto può produrre dai 20 ai 30 litri di ossigeno al giorno.  Le foreste, inoltre, creano vapore acqueo: aumentano così l’umidità presente nell’atmosfera e favoriscono le precipitazioni e l’accumulo di acqua nel sottosuolo.

Le radici degli alberi mantengono compatto il terreno e le chiome proteggono il suolo dalle aggressioni del vento e delle piogge, evitando erosione e frane.  

Le foreste ospitano poi la più grande biodiversità del pianeta. La foresta equatoriale, in particolare, possiede un immenso patrimonio vegetale e animale che comprende oltre due terzi delle specie terrestri di alberi, fiori, insetti, uccelli, rettili, mammiferi. Molti di questi non sono ancora stati catalogati dagli scienziati, ma la deforestazione può portare alla loro estinzione prima ancora che noi possiamo conoscerli: si è calcolato che scompaiano più di 50 specie vegetali o animali ogni giorno. 

Attacco alla foresta

In molte parti del mondo, purtroppo, la maggior parte delle antiche foreste non esiste più.  Nel corso dei millenni, gli esseri umani hanno diboscato grandi parti di territorio per far posto a città, strade e campi coltivabili oppure per ricavarne legname. Il problema si è aggravato soprattutto dalla metà del secolo scorso. In passato sono state distrutte le foreste delle zone temperate (per esempio, in Europa), oggi vengono invece abbattuti soprattutto gli alberi delle foreste equatoriali, in Asia, Africa e America meridionale: si è calcolato che ogni anno si perde una superficie verde grande circa 100 000 chilometri quadrati, l’equivalente di quattro grandi regioni italiane. Difficilmente poi altri alberi ricrescono in queste zone: il terreno, non più protetto dalle fronde degli alberi, viene colpito continuamente sia dalla pioggia sia dai raggi del sole, perdendo così la sua fertilità.

L’esempio di Wangari

Wangari Maathai è stata una biologa africana. Dopo aver studiato all’estero, è tornata nel suo Paese, il Kenya: qui ha trovato un territorio molto più spoglio e diboscato di quando l’aveva lasciato. Così, insieme ad altre donne, ha creato il Green Belt Movement (Movimento della Cintura Verde) per fermare il taglio degli alberi e cominciare a riforestare, piantando milioni di giovani alberelli. A Wangari e al suo movimento è stato assegnato nel 2004 il Premio Nobel per la Pace, perché la protezione dell’ambiente è fondamentale per portare la pace in tutto il pianeta.  

Oggi, sempre più persone pensano che piantare nuovi alberi sia uno strumento efficace ed economico per ripulire l’aria e fermare il riscaldamento globale. In molte parti del mondo nascono perciò progetti per la riforestazione sull’esempio dell’impresa di Wangari Maathai. Per esempio:

Plant-for-the-Planet è un’associazione creata da un bambino tedesco, Felix, che raccoglie oltre settantamila ragazzi e ragazze e sta piantando miliardi di alberi in tutto il mondo. Il loro motto è “Stop Talking. Start Planting”, cioè “Basta parlare, cominciate a piantare”.
Due Grandi Muraglie Verde stanno sorgendo nel Sahel, a sud del deserto del Sahara, e in Cina, ai margini del deserto del Gobi.
Con il progetto ForestaMi, la città di Milano ha in programma di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030.

In difesa delle foreste

Nel 2012 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha deciso di proclamare il 21 marzo Giornata Internazionale delle Foreste proprio per far conoscere l’importanza degli alberi e dei vari tipi di foreste nell’equilibrio del nostro pianeta.

Dato che una delle maggiori responsabili della deforestazione è l’industria del legno, è stato creato il marchio FSC che permette ai consumatori di riconoscere i prodotti realizzati con legname certificato e sostenibile, cioè ottenuto facendo attenzione alla conservazione della biodiversità e portando ricchezza alle comunità locali. Oggi sono certificati FSC 2 milioni di chilometri quadrati di foreste in 81 Paesi del mondo. Quindi, ora che lo sappiamo, quando acquistiamo un prodotto di legno facciamo attenzione che sia contrassegnato con il marchio FSC.

In questo post alcune proposte operative per la Giornata Mondiale delle Foreste.

Di foreste si occupa l’Obiettivo 15 dell’Agenda 2030 (conservare la biodiversità terrestre): qui puoi leggere il post sull’obiettivo nel nostro blog.

Della Giornata Mondiale delle Foreste, come di molte altre giornate speciali, si parla nel volume “Un calendario per l’educazione civica“, allegato al sussidiario delle discipine Mondo 2030, della Cetem.

Giornata Mondiale delle Balene: lavoriamo in classe

Come rendere operativa da un punto di vista didattico questa giornata?

  1. Come inizio, si può introdurre l’argomento attraverso alcune semplici domande, in modalità brainstorming, per iniziare a capire cosa i ragazzi e le ragazze conoscono su questi cetacei. Ad esempio:
  • Dove vive una balena?
  • Che cosa mangia?
  • In che modo si occupa dell’allevamento dei cuccioli?
  • Quanti chilometri percorre nella sua vita?

Se nessuno fosse a conoscenza di queste informazioni si potrebbe proporre una ricerca da fare in classe, oppure come compito a casa.

Nel caso ci siano già delle risposte, si può fissarle in sintesi in un quadro sinottico per avviare un confronto. 

2. Al termine di questo lavoro di presentazione si può proporre la lettura del post, che permette di mettere a fuoco le problematiche che riguardano la vita delle balene nel passato e nel presente. Per verificare la comprensione del testo si possono porre delle domande come le seguenti:

  • Quali sono le cause che minacciano la sopravvivenza delle balene?

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  • Che cos’è il fitoplancton? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
  • Qual è il Paese che ha il maggior numero di Santuari dei Cetacei del mondo? ………………………………………………………………………………………………………………………………….
  • Perché il Giappone si oppone alla creazione di Santuari dei Cetacei? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

3. Al termine di questo lavoro di conoscenza si possono proporre delle attività più “ludiche” che i ragazzi e le ragazze possono svolgere da soli oppure in gruppo.


A. In passato, alcune parti del corpo della balena si usavano per la vita di tutti i giorni.

Disegna le parti le parti del corpo e mettile in relazione con gli oggetti che si ricavavano.

B. Rispondi alle domande.

Ti piacerebbe essere un eco-pirata? …………………………………..

Quale motto adotteresti? ………………………………………………

Come sarebbe la tua bandiera? Prova a disegnarla

C. Se pensi agli obiettivi dell’Agenda 2030, La Giornata Mondiale delle Balene fa riferimento a questi obiettivi:

Secondo te questi tre obiettivi, cosa hanno a che fare con la caccia alle balene?

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Scarica qui la scheda in formato Word, per modificare in base alle esigenze della classe.
Scarica qui la scheda in formato .PDF pronta per la stampa.