“Flippiamo” l’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030 (consumo e produzione responsabili)

In questo periodo in cui la didattica a distanza si alterna alla didattica in classe, abbiamo pensato a un’attività che si presta a entrambe modalità. Potrebbe iniziare a scuola e completarsi a casa o viceversa, e prevede l’utilizzo di risorse dal web.

Fase 1: conoscere il problema (1 ora)

In classe (anche virtuale) si presenta il contenuto dell’Obiettivo 12.
La scheda presente sul nostro blog fornisce molte informazioni necessarie ad analizzare il problema. Proprio perché pensata per i ragazzi e le ragazze e scritta con un linguaggio accessibile a tutti, la scheda può essere letta in totale autonomia, a casa o a scuola, da soli, senza il bisogno della mediazione dell’insegnante.

Può essere utile anche far leggere la scheda sul 15 marzo, Giornata Mondiale per i Diritti dei Consumatori.

Successivamente si chiede agli alunni quale sia il focus dell’Obiettivo. Otterremo quasi certamente come risposta ‘lo spreco’. Chiediamo quindi perché è importante non sprecare cibo.

Fase 2: sprecare cibo (2 ore)

Si propone la visione di questo video. Poi con l’aiuto dell’insegnante si chiede ai ragazzi di completare una semplice mappa che indica altre risorse, oltre al cibo, che vengono sprecate.

Si sottolinea quindi che le nostre cattive abitudini contribuiscono allo spreco alimentare e si propone il gioco dei perchè.

Perchè è importante fare attenzione a questi comportamenti?

Fare la lista della spesa, perché…
Leggere bene l’etichetta, perché…
Pensare al valore del cibo, perché…
Controllare la data di scadenza, perché…
Non esagerare con le quantità, perché…
Tenere il frigorifero in ordine, perché…
Riutilizzare gli avanzi di cibo, perché…
Congelare il pane e gli alimenti avanzati, perché…
Separare i rifiuti organici, perché…
Comprare frutta e verdura di stagione, perché…
Comprare frutta e verdura coltivata vicino a dove si vive, perché…

Fase 3: l’importanza di riciclare (1 ora)

Si propone di rileggere insieme la scheda del nostro blog, per riprendere con maggior chiarezza questo argomento. Si riflette poi insieme ai ragazzi e alle ragazze sull’importanza di riciclare.
Dopo una breve conversazione, si assegna ai ragazzi e alle ragazze, in base alle loro preferenze, la visione di un video sul riciclo di alcuni materiali. I filmati proposti sono pubblicati da CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, nato, senza fini di lucro, per rispondere all’importante istanza di salvaguardia dell’ambiente, garantendo l’avvio a recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggio a livello nazionale.
I filmati hanno una breve durata ( 1 minuto circa), e per mettere a fuoco le informazioni trattate, si richede agli launni di completare la relativa scheda di sintesi.
Si ricorda ai ragazzi e alle ragazze, che possono stoppare e rivedere il video tutte le volte che lo ritengono necessario, per completare la scheda descrittiva.
Vista la breve durata del filmato e il supporto della scheda di sintesi, l’attività può essere svolta in autonomia anche a casa.

MATERIALESCHEDA
legnoscheda di sintesi
alluminioscheda di sintesi
cartascheda di sintesi
vetroscheda di sintesi
plasticascheda di sintesi

Fase 4: in sintesi, che cosa possiamo fare noi

Si leggono le schede preparate dagli alunni e si confrontano. Al termine di tutto il percorso si può preparare un cartellone, una presentazione o un altro materiale riassuntivo, che possa mettere in evidenza cosa può fare ognuno di noi nella vita di tutti giorni, contro qualunque forma di spreco.

Qui le schede di sintesi in formato editabile, da adattare in base alle esigenze della classe:
Il legno,
l’alluminio,
la carta,
il vetro,
la plastica.

Qui il link a un post del blog con un articolo sulla flipped classroom del professor Erasmo Modica pubblicato sul sito di Orizzonte Scuola.

Qui il link a un post del blog con una proposta per una flipped classroom sull’Obiettivo 14 dell’Agenda 2030.

Qui il link a un post del blog con la proposta per una flipped classroom di Storia per la classe quarta.

Qui il link a un post del blog con la proposta per una flipped classroom di Storia per la classe terza.




Obiettivo 12: consumare in modo responsabile – L’Agenda 2030 spiegata ai bambini e alle bambine

Gli abitanti della Terra hanno raggiunto gli 8 miliardi e si calcola che entro il 2050 diventeranno 10 miliardi.

Consumi per tutto il pianeta

Oggi ci sono molte diversità negli stili di vita nelle varie parti del pianeta. Alcuni popoli, come il nostro, possono concedersi comodità, servizi avanzati, ogni tipo di generi di consumo (cibo, vestiario, automobili, elettrodomestici, prodotti elettronici, ecc.). Altri sono legati alla pura sopravvivenza.

Per poter mantenere il nostro stile di vita ed estenderlo a tutta l’umanità, sarebbero necessari tre pianeti delle dimensioni della Terra.
In realtà, il problema non è la mancanza di risorse, ma il loro spreco.

Cibo sprecato

Si spreca acqua, si spreca energia e si spreca anche cibo. Ogni anno si spreca quasi un miliardo e mezzo di tonnellate di cibo (circa un terzo del cibo prodotto). Tutto questo cibo finisce nella spazzatura dei consumatori, dei ristoranti e dei commercianti, oppure va a male durante il trasporto e nei magazzini.

arcimboldo frutta e verdura

Ma anche per produrre gli alimenti che non si consumano è stato necessario utilizzare acqua, energia, fertilizzanti. Quindi si spreca cibo, ma si sprecano anche queste altre importanti risorse.

Come si può immaginare, sono soprattutto i Paesi più ricchi a sprecare: si è calcolato che gettano nella spazzatura il 28% del loro cibo, mentre i Paesi meno ricchi ne sprecano solo il 7%.

L’importanza di riciclare

Ma non c’è solo il cibo. Molti oggetti (vestiti, scarpe, libri, mobili, oggetti elettronici, ecc.) che noi utilizziamo vengono spesso buttati nella spazzatura prima della loro fine naturale. E’ importante perciò allungare la loro vita il più possibile.

Bisogna perciò fare la strategia delle 3R:

RIDURRE: per diminuire la quantità di materiali consumati è necessario scegliere, al momento dell’acquisto, i prodotti più durevoli e facilmente
riparabili; anche gli imballaggi, cioè le scatole e le plastiche che li contengono, devono essere ridotti al minimo;
RACCOGLIERE: gli oggetti che non servono più possono essere rivenduti, scambiati, regalati o trasformati; in ogni caso, devono essere suddivisi per materiali e consegnati alla raccolta differenziata del proprio Comune;
RICICLARE: grazie alle tecniche più avanzate, si può arrivare a riciclare oltre il 75% dei materiali di scarto. L’industria farà poi nuovi oggetti utilizzando questi materiali, non consumando così nuove materie prime.

L’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030

L’Obiettivo 12 si occupa di tutto questo. Il consumo sostenibile e responsabile vuole ridurre gli sprechi e si occupa di utilizzare al meglio ogni tipo di risorsa.

L’Obiettivo 12 si propone infatti, entro l’anno 2030, di:

  • diminuire lo spreco alimentare del pianeta della metà;
  • ridurre la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo;
  • incoraggiare le aziende a utilizzare metodi sostenibili di produrre;
  • aiutare tutti i Paesi a migliorarsi dal punto di vista scientifico e tecnologico, per rendere più sostenibili i consumi e le produzioni.

E tu, che cosa puoi fare?

Prova a raccontare che cosa potresti fare tu, insieme alla tua famiglia, per rispondere all’Obiettivo 12.

Qui puoi trovare la proposta di una classe capovolta sull’Obiettivo 12.

 

Se vuoi saperne di più sull’Agenda 2030 vai a questo post. Se vuoi saperne di più sugli altri obiettivi leggi questi post:

 In questo post si parla invece di Possiamo cambiare il mondo, Mondadori, un libro che racconta ai bambini e alle bambine, in modo semplice e coinvolgente i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Ecco qui un approfondimento sui vari tipi di riciclo.

foto di copertina di Paolo Sacchi.