Obiettivo 15: proteggere la vita sulla Terra e la biodiversità – L’Agenda 2030 spiegata ai bambini e alle bambine

Cari ragazzi e care ragazze, sapete che cos’è la biodiversità? Forse avete la parola vi ha già rivelato il suo significato: bio significa vita e diversità è l’insieme delle differenze.

La biodiversità di un territorio è infatti la varietà di specie vegetali e animali che ci vivono. Più queste specie sono numerose, più la biodiversità è ricca. Invece, la diminuzione del numero di specie è chiamata perdita di biodiversità.

Finora, la scienza ha studiato e registrato sulla superficie terrestre e negli oceani  circa due milioni di specie di piante e animali, ma si pensa che quelle esistenti sul pianeta possano essere molte di più: il numero esatto naturalmente non possiamo saperlo, ma si pensa siano diversi milioni, forse più di una decina di milioni. La maggior parte di queste specie, quindi, è ancora sconosciuta.

Fotografia di David Liittschwager, National Geographic
Fotografia di David Liittschwager, National Geographic

La storia del dodo

Il dodo era un uccello che abitava in un’isola africana (Mauritius). Era incapace di volare perché aveva un corpo pesante e ali molto piccole. Poco tempo dopo l’arrivo dei coloni europei, nel XVII secolo, il dodo si estinse, ovvero scomparve come specie. Sembra che la sua carne non fosse buona da mangiare, ma le sue uova sì, e i coloni ne erano golosi. Inoltre l’intenso diboscamento aveva cambiato il suo habitat, cioè l’ambiente in cui viveva, e lui non fu più in grado di riprodursi.

Così, del dodo ora abbiamo solo una ricostruzione sulla base degli scheletri che sono stati ritrovati.

Il dodo, ricostruito al Museo di Storia Naturale di Parigi
Il dodo, ricostruito al Museo di Storia Naturale di Parigi

Un altro esempio è quello del silfio, una pianta medicinale efficace contro molte malattie.  Era coltivata in NordAfrica e veniva molto usata al tempo dei Romani. Nel I secolo d.C. però scomparve, probabilmente perché il clima era diventato più secco. Ecco il disegno della ferula, una pianta che si ritiene sia molto simile all’antico silfio.

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Ma molte piante e molti animali sono scomparsi prima ancora che siano stati catalogati o anche che gli storici ne abbiano parlato. E questo è avvenuto soprattutto negli ultimi anni.

Uno scienziato americano, Boris Worm, ha detto:

Le informazioni che otteniamo quando scopriamo delle specie nuove fanno parte della biblioteca della natura, ed è come se noi avessimo decifrato appena i primi 10 libri. Stiamo buttando via il resto, senza nemmeno aver avuto la possibilità di dargli un’occhiata.

Che cosa distrugge la biodiversità?

Purtroppo sono tantissime le azioni dell’uomo che diminuiscono la biodiversità.

Abbattere gli alberi è una di queste.  In molte parti del mondo, infatti, la maggior parte  delle antiche foreste non esiste più.  Nel corso dei millenni, gli esseri umani hanno diboscato grandi parti di territorio, sia per far posto a città, villaggi, strade e campi coltivabili,  sia per ricavare legname da costruzione o da ardere.

Il problema si è aggravato soprattutto nell’ultimo secolo. Oggi vengono abbattuti soprattutto gli alberi delle foreste equatoriali: si è calcolato che ogni anno si perde una superficie verde grande più di un terzo dell’Italia. Difficilmente poi altri alberi ricrescono in queste zone:  il terreno, non più protetto dalle fronde, viene colpito continuamente dalla pioggia e dai raggi del sole, perdendo così la sua fertilità.

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I traguardi dell’Obiettivo 15

L’Agenda 2030 ha perciò stabilito diversi traguardi da raggiungere:

  • arrestare la deforestazione e aumentare il rimboschimento
  • arrestare la distruzione della biodiversità e proteggere le specie a rischio di estinzione
  • mettere fine al bracconaggio, cioè alla caccia illegale, e al commercio del legname protetto, cioè quello che è vietato abbattere
  • fare in modo che i governi mettano la protezione della biodiversità nei loro progetti nazionali e locali
  • aiutare i Paesi più poveri a conservare le proprie foreste.

Se volete saperne di più sull’Agenda 2030 potete visitare questo post

oppure leggere i post che riguardano:

In questo post di Progetto Ipazia si parla della Giornata Mondiale delle Foreste, mentre quest’altro è dedicato alla Giornata Mondiale della Terra, raccontata anche, con storie e approfondimenti, nel libro “Questo è un giorno speciale“.  Qui un approfondimento sul bosco misto, molto comune nel nostro Paese.

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In questo post si parla invece di “Possiamo cambiare il mondo”, un libro che racconta ai bambini e alle bambine i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

Qui invece trovate il link a un video in cui Eniscuolachannel racconta la biodiversità insieme ai bambini di una primaria di San Donato Milanese.