15 marzo: la Giornata Mondiale dei Consumatori spiegata ai bambini e alle bambine

Dal 1983, e cioè da ben 40 anni, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori.

Qual è il significato di questa giornata? Questa giornata vuole sottolineare il fatto che ogni consumatore e ogni consumatrice, cioè ogni persona che acquista e consuma un prodotto (cibo, vestiario, oggetti per la casa, elettronica, ecc.), sia che compri in un negozio sia che compri online, deve essere protetto e aiutato nelle sue scelte.

Ma da chi deve essere protetto? Dalle produzioni di bassa qualità o addirittura nocive, cioè che fanno male, per esempio per l’uso di materie prime scadenti. Dalla pubblicità ingannevole, che dice cose non vere per spingere a comprare. Dalle tariffe (bollette) troppo alte dei servizi. Dalle produzioni che sfruttano il lavoro, in particolare di donne e bambini. Dai prodotti che devono fare troppi chilometri per arrivare da noi, diventando più costosi e spesso anche meno sani. Dalle etichette che non spiegano bene gli ingredienti. E così via.

Lo Stato e le organizzazioni di Stati, come l’Unione Europea, devono fare delle regole perché i consumatori, anche i meno attenti, non si sentano soli e vengano tutelati da tutto ciò.

Però la Giornata del 15 marzo non si occupa solo dei diritti dei consumatori, ma anche dei loro doveri. Noi sappiamo infatti che le scelte dei consumatori sono importantissime per indirizzare quelle delle aziende: ce lo dice anche l’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030, forse l’obiettivo di sviluppo sostenibile che più di altri ci mostra il potere di ogni singolo individuo.

Facciamo un esempio: quando andiamo a fare la spesa noi possiamo comprare un prodotto biologico oppure no, possiamo scegliere se consumare carne o verdura, possiamo acquistare un prodotto a chilometro 0 oppure che proviene da Paesi lontani, decidere se preferire un prodotto che è confezionato nella plastica oppure nella carta, ecc.

Le nostre scelte di singoli consumatori possono perciò spingere le scelte delle aziende produttrici ad andare nella direzione della sostenibilità, perché a loro interessa soprattutto accontentare i compratori per aumentare le vendite. Quindi, ad esempio, se un alimento biologico è molto richiesto, anche le altre aziende agricole saranno invogliate a coltivare in modo sostenibile, senza l’uso di prodotti chimici.

Un altro importante argomento è quello delle decisioni dei consumatori nel campo dell’energia. Le nostre scelte sono importanti per portare all’abbandono dei combustibili fossili (petrolio, gas, carbone) e spingere invece verso l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.

Vediamo quindi come è importante nella società e nell’economia il nostro ruolo di consumatori e di consumatrici. Celebrare la Giornata Mondiale per i Diritti dei Consumatori è perciò un piccolo ma importante mattoncino nella crescita di tutti e tutte noi come cittadini e cittadine responsabili.


In questo post una classe capovolta sui consumi consapevoli e responsabili.

Qui il calendario delle Giornate Mondiali e Ricorrenze Nazionali interessanti per la didattica dell’Educazione civica.

“Flippiamo” l’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030 (consumo e produzione responsabili)

In questo periodo in cui la didattica a distanza si alterna alla didattica in classe, abbiamo pensato a un’attività che si presta a entrambe modalità. Potrebbe iniziare a scuola e completarsi a casa o viceversa, e prevede l’utilizzo di risorse dal web.

Fase 1: conoscere il problema (1 ora)

In classe (anche virtuale) si presenta il contenuto dell’Obiettivo 12.
La scheda presente sul nostro blog fornisce molte informazioni necessarie ad analizzare il problema. Proprio perché pensata per i ragazzi e le ragazze e scritta con un linguaggio accessibile a tutti, la scheda può essere letta in totale autonomia, a casa o a scuola, da soli, senza il bisogno della mediazione dell’insegnante.

Può essere utile anche far leggere la scheda sul 15 marzo, Giornata Mondiale per i Diritti dei Consumatori.

Successivamente si chiede agli alunni quale sia il focus dell’Obiettivo. Otterremo quasi certamente come risposta ‘lo spreco’. Chiediamo quindi perché è importante non sprecare cibo.

Fase 2: sprecare cibo (2 ore)

Si propone la visione di questo video. Poi con l’aiuto dell’insegnante si chiede ai ragazzi di completare una semplice mappa che indica altre risorse, oltre al cibo, che vengono sprecate.

Si sottolinea quindi che le nostre cattive abitudini contribuiscono allo spreco alimentare e si propone il gioco dei perchè.

Perchè è importante fare attenzione a questi comportamenti?

Fare la lista della spesa, perché…
Leggere bene l’etichetta, perché…
Pensare al valore del cibo, perché…
Controllare la data di scadenza, perché…
Non esagerare con le quantità, perché…
Tenere il frigorifero in ordine, perché…
Riutilizzare gli avanzi di cibo, perché…
Congelare il pane e gli alimenti avanzati, perché…
Separare i rifiuti organici, perché…
Comprare frutta e verdura di stagione, perché…
Comprare frutta e verdura coltivata vicino a dove si vive, perché…

Fase 3: l’importanza di riciclare (1 ora)

Si propone di rileggere insieme la scheda del nostro blog, per riprendere con maggior chiarezza questo argomento. Si riflette poi insieme ai ragazzi e alle ragazze sull’importanza di riciclare.
Dopo una breve conversazione, si assegna ai ragazzi e alle ragazze, in base alle loro preferenze, la visione di un video sul riciclo di alcuni materiali. I filmati proposti sono pubblicati da CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, nato, senza fini di lucro, per rispondere all’importante istanza di salvaguardia dell’ambiente, garantendo l’avvio a recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggio a livello nazionale.
I filmati hanno una breve durata ( 1 minuto circa), e per mettere a fuoco le informazioni trattate, si richede agli launni di completare la relativa scheda di sintesi.
Si ricorda ai ragazzi e alle ragazze, che possono stoppare e rivedere il video tutte le volte che lo ritengono necessario, per completare la scheda descrittiva.
Vista la breve durata del filmato e il supporto della scheda di sintesi, l’attività può essere svolta in autonomia anche a casa.

MATERIALESCHEDA
legnoscheda di sintesi
alluminioscheda di sintesi
cartascheda di sintesi
vetroscheda di sintesi
plasticascheda di sintesi

Fase 4: in sintesi, che cosa possiamo fare noi

Si leggono le schede preparate dagli alunni e si confrontano. Al termine di tutto il percorso si può preparare un cartellone, una presentazione o un altro materiale riassuntivo, che possa mettere in evidenza cosa può fare ognuno di noi nella vita di tutti giorni, contro qualunque forma di spreco.

Qui le schede di sintesi in formato editabile, da adattare in base alle esigenze della classe:
Il legno,
l’alluminio,
la carta,
il vetro,
la plastica.

Qui il link a un post del blog con un articolo sulla flipped classroom del professor Erasmo Modica pubblicato sul sito di Orizzonte Scuola.

Qui il link a un post del blog con una proposta per una flipped classroom sull’Obiettivo 14 dell’Agenda 2030.

Qui il link a un post del blog con la proposta per una flipped classroom di Storia per la classe quarta.

Qui il link a un post del blog con la proposta per una flipped classroom di Storia per la classe terza.