Da qualche giorno è uscito in libreria il mio libro “Possiamo cambiare il mondo“, edito da Mondadori ragazzi.
Vediamo di che cosa si tratta. Partiamo dai due (!) sottotitoli, che già spiegano molto:
L’educazione civica raccontata ai bambini
e
Per scoprire l’Agenda 2030
Anche se non è un libro di testo, infatti, questo libro è senz’altro molto utile per lavorare in classe sull’educazione civica, inserita di recente dal Ministero come disciplina trasversale e verticale, con nuova enfasi e nuove modalità.
E soprattutto è utile se si vuole conoscere, approfondire, maneggiare con sicurezza l’Agenda 2030 e i suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Ogni obiettivo viene spiegato in modo discorsivo, ma che riconduce ai suoi punti essenziali. I titoli dei paragrafi aiutano a schematizzare e ad evidenziare le priorità. Il linguaggio è scorrevole e volutamente semplice, senza però rinunciare a introdurre talvolta termini nuovi che possono incrementare le capacità lessicali di ragazze e ragazzi.


Sono poi proposti i traguardi dell’obiettivo. Tra i numerosi traguardi individuati dall’Agenda sono scelti i fondamentali e anche quelli più facilmente comprensibili, tenendo conto del livello di conoscenze dei ragazzi.

Una pagina (“Cosa puoi fare per questo Obiettivo?”) propone delle buone pratiche, delle azioni che ognuno di noi, in famiglia, con gli amici o individualmente, può compiere per aiutare a raggiungere l’Obiettivo in questione.

Una doppia pagina (“Approfondiamo un po’”) presenta l’approfondimento di una tematica relativa all’Obiettivo. E’ una doppia pagina illustrata, molto d’impatto, che invita a leggere le figure e le didascalie per saperne un po’ di più sull’argomento.

C’è quindi la parte più divertente. Per i piccoli lettori, ma anche per me, che mi sono divertita un sacco a raccontare storie di bambini e bambine in varie parti del mondo, sempre in relazione ai diversi Obiettivi.

Spesso sono storie vere, che sono state necessariamente romanzate, ma che nascono da un progetto per migliorare il pianeta e/o la vita dei suoi abitanti. Altre volte i personaggi e il racconto sono inventati, ma comunque in relazione al progetto reale presentato al termine della storia.

Alla fine del libro un piccolo dizionario spiega i termini più complessi e difficili, mentre all’inizio i progetti sono localizzati geograficamente in un grande planisfero.

Sono estremamente felice e orgogliosa di questo libro perché è il frutto molto soddisfacente di una buona idea e di un bel lavoro. Come sempre, la pubblicazione di un libro non è mai un lavoro individuale e io sono profondamente grata a chi ha collaborato con me per realizzarlo: redazione, grafica, art direction, ecc. ma soprattutto grazie a Ilaria Zanellato per le sue dolci e bellissime illustrazioni.