non so se vi siete mai fermati a pensarci, ma, tra le tante (purtroppo!) disuguaglianze che esistono sul nostro pianeta, una delle più diffuse e presenti in tutti i Paesi del mondo, anche se in modi e gravità differenti, è quella tra uomini e donne.
Esaminando i dati demografici ed economici, infatti, si è visto che nel mondo le donne superano gli uomini soltanto nella durata media della vita. In tutti gli altri campi della vita sociale la popolazione femminile è svantaggiata.
Anche nei Paesi più avanzati (come quelli del nord Europa), dove molte leggi garantiscono pari diritti a uomini e donne, la popolazione femminile ha un po’ meno opportunità nel lavoro, nelle possibilità di guadagno e nei ruoli direttivi. Inoltre, quando una coppia decide di creare una famiglia, spesso è la donna che si fa carico dei figli, rinunciando anche a possibilità lavorative.
Ci sono poi Paesi dove la donna è proprio sottomessa all’uomo e non può decidere autonomamente della propria vita e del proprio futuro. In molte parti del mondo anche bambini e bambine hanno differenti prospettive di vita: ci sono società dove sembra inutile far studiare una ragazza e anche in campo sanitario a volte ha diritto a meno cure rispetto a un ragazzo. Anche nei tribunali, dove la legge dovrebbe essere uguale per tutti, a volte la testimonianza di una donna ha meno valore di quella di un uomo.
E così, leggendo i dati, vediamo che, per esempio:
- il 70% dei poveri del mondo sono donne,
- a parità di lavoro le donne guadagnano meno degli uomini,
- le donne fanno in genere lavori meno qualificati,
- moltissime donne forniscono servizi e lavoro non retribuiti, cioè pagati, (in famiglia o nelle attività familiari),
- le donne in parlamento o a capo di un’azienda sono una minoranza.
I dati ci dicono anche che in molti Paesi:
- le donne smettono di andare a scuola prima degli uomini,
- hanno accesso a meno cure mediche,
- anche se coltivano la terra non possono possederla,
- non possono decidere del proprio futuro.
L’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030, perciò, ha stabilito che nei prossimi anni queste situazioni devono cambiare, non solo per garantire i diritti delle donne, ma perché una reale uguaglianza tra uomini e donne (o ‘di genere’, come si definisce) porta a un miglioramento e a un progresso di tutta la società.
Così, gli Stati che hanno aderito all’Agenda 2030 hanno deciso di:
- Mettere fine a tutti tipi di violenza contro le donne e le bambine.
- Dare valore al lavoro delle donne in casa.
- Incoraggiare le donne e le ragazze a partecipare alla vita politica ed economica.
- Proteggere la salute delle donne.
- Promuovere leggi che garantiscano alle donne la parità nelle proprietà, nei servizi finanziari, nelle eredità e nelle risorse naturali.
E voi, ragazze e ragazzi, che cosa pensate di questo argomento?
Se volete saperne di più sull’Agenda 2030 leggete questo post.
Questi invece sono post che parlano di altri obiettivi:
- Obiettivo 1,
- Obiettivo 2,
- Obiettivo 3,
- Obiettivo 4,
- Obiettivo 6,
- Obiettivo 7,
- Obiettivo 8,
- Obiettivo 9,
- Obiettivo 10,
- Obiettivo 11,
- Obiettivo 12,
- Obiettivo 13,
- Obiettivo 14,
- Obiettivo 15,
- Obiettivo 16,
- Obiettivo 17.
Ecco una scheda sul Paese che ha la più alta percentuale di donne in Parlamento: è un Paese africano, il Ruanda.
