Obiettivo 1: eliminare la povertà – L’Agenda 2030 spiegata ai bambini e alle bambine

Che cosa vuol dire povertà? L’ONU (cioè l’Organizzazione delle Nazioni Unite)  ha stabilito che la soglia minima di povertà è di 1,90 dollari al giorno: cioè, è considerata povera una famiglia dove si vive con meno di 1 dollaro e 90 centesimi (in questo periodo equivalente a 1 euro e 75 centesimi) per persona.

Povertà, però,  non significa solo avere poco denaro. E’ considerata povera, infatti,  una persona che non può soddisfare bene i propri bisogni primari, come disporre di acqua per bere e lavarsi, di cibo sufficiente e di buona qualità, di una casa comoda e sicura, con toilette ed elettricità, di abiti puliti e adatti al clima in cui vive.

Povertà è anche la mancanza totale (o quasi) di servizi che permettono una vita serena alle persone e alle loro famiglie. E’ povero chi non può frequentare in modo adeguato la scuola, chi non può curarsi in un ospedale,  chi non viene assistito se ha problemi di salute o disabilità, chi è costretto a mandare a lavorare i propri bambini.

Non si tratta quindi solo di risolvere un problema economico, ma anche di migliorare tutta la società, in modo che i servizi di base vengano garantiti a tutti. In questo modo anche chi dispone di poco denaro può vivere in modo adeguato.

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Chi sono i più poveri?

Circa un miliardo di persone nel mondo vive in povertà.  Il numero di poveri aumenta quando molte persone vengono colpite da situazioni di emergenza: la guerra, prima di tutto, le catastrofi naturali, come i terremoti, i cambiamenti climatici, che possono causare siccità o inondazioni, le gravi crisi economiche.

I bambini e le bambine sono le prime vittime della povertà e sono quasi 400 milioni nel mondo. Per esempio, un bambino su sette al di sotto dei cinque anni è meno alto di quello che dovrebbe essere alla sua età: questo spesso significa che non mangia adeguatamente.

Ma se un bambino mangia poco e male, non viene curato se si ammala e non va a scuola,  quasi certamente avrà dei problemi fisici e psicologici anche da adulto. Anche per questo, le associazioni che si occupano di bambini, come l’Unicef, raccomandano  ai governi dei vari Paesi di mettere i bambini e le bambine in primo piano nei programmi per la riduzione della povertà e per il miglioramento delle società del futuro.

Quindi, non è un caso se l’Obiettivo di sconfiggere la povertà sul pianeta sia stato indicato come numero 1, quindi il più importante e il primo da raggiungere.

Per conoscere qualcosa di più sull’Agenda 2030 vai qui.

In questi post trovi invece la spiegazione di altri Obiettivi dell’Agenda 2030:

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Per l’insegnante:

A questo link un compito di realtà sull’argomento della povertà di bambini e bambine.

In questo post si parla invece di Possiamo cambiare il mondo, Mondadori, un libro che racconta ai bambini e alle bambine, in modo semplice e coinvolgente i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Qui si racconta la storia di un bambino che ha avviato un’importante iniziativa per lottare contro la povertà.

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14 pensieri su “Obiettivo 1: eliminare la povertà – L’Agenda 2030 spiegata ai bambini e alle bambine”

  1. Scrivo per dirti che sono passata e che ti letto. Trovare il modo per descrivere il tuo progetto a parole è per me difficilissimo. Qualunque aggettivo io usassi non renderebbe l’idea. Ho guardato varie cose e ti ripeto, ti dico solo, complimenti, è incredibile!

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