8 marzo: Giornata Internazionale della Donna

Studiando la grammatica, avrai sentito spesso parlare di genere maschile e femminile in relazione ai nomi. Ma hai mai sentito parlare di disuguaglianza di genere?

Certamente non si tratta di un problema grammaticale, bensì di una questione di vita quotidiana. Infatti, tra le tante disuguaglianze che esistono sul nostro pianeta, la più diffusa nel mondo è quella tra uomini e donne.

In tutti i campi della vita sociale la popolazione femminile è, dappertutto e quasi sempre, svantaggiata:

  • sul lavoro, perché molte donne sono costrette a non lavorare per accudire la famiglia e, comunque, per lo stesso lavoro guadagnano in genere meno di un uomo.
  • nelle amministrazioni, perché sia nel settore pubblico sia in quello privato le donne in posizioni di governo o a capo di un’azienda sono una piccola minoranza.
  • in famiglia, perché in molti Paesi una donna è sottomessa all’uomo (al padre, al marito e talvolta anche al figlio) e non può prendere decisioni autonome.
  • a scuola, perché alle ragazze in molte parti del mondo vengono date meno possibilità di studiare (anche se spesso sono le più brave).
  • nella società, perché le donne sono le prime vittime di violenza in ogni Paese.

Una giornata per tutte le donne

Proprio per porre l’attenzione su questa disparità tra uomini e donne, già dall’inizio del secolo scorso in diversi Paesi del mondo si è deciso di celebrare la Giornata Internazionale della Donna. Una giornata di festa, ma soprattutto una giornata in cui affermare i propri diritti: una delle prime richieste delle donne, nella prima metà del secolo scorso, per esempio, è stata quella di estendere alle donne la possibilità di votare. Eh sì, perché a quel tempo in moltissimi Paesi le donne non potevano eleggere i propri rappresentanti nel Parlamento e nel proprio comune.

In Italia, la Giornata della Donna viene celebrata ufficialmente dal 1946, l’anno seguente alla fine della Seconda guerra mondiale. Quell’anno è ricordato nella Storia italiana anche perchè le donne votarono per la prima volta. Si decise allora di creare un simbolo per l’8 marzo: l’UDI (Unione Donne Italiane) propose la mimosa, il fiore giallo e profumato che in tutta Italia fiorisce tra febbraio e marzo.

Parità di genere nell’Agenda 2030…

L’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 ha stabilito che entro il 2030 questa situazione deve cambiare e la situazione delle donne in tutti i Paesi del mondo deve migliorare: alcuni dovranno fare solo piccoli passi, altri dovranno cambiare le regole delle loro società. Traguardi da raggiungere non solo per garantire i diritti delle donne, ma perché una reale uguaglianza tra uomini e donne porta a un miglioramento e a un progresso di tutta la società.

e nella Costituzione

Anche la nostra Costituzione parla di uguaglianza tra uomini e donne e lo dice proprio in uno dei primi articoli, l’Articolo 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Per arrivare a una vera uguaglianza bisogna però che cambi non solo la società, ma anche il pensiero delle persone.

Qui il link a una proposta di attività da svolgere in classe.

Qui il link a un calendario delle Giornate Mondiali e Ricorrenze Nazionali.

Queste invece sono alcune donne che sono state importanti, ognuna nel suo campo, per la storia dell’umanità, in un approfondimento del libro Possiamo cambiare il mondo.

Si può parlare dell’8 marzo anche leggendo la storia di una delle tantissime grandi donne del nostro pianeta. Per esempio, qui si racconta la storia di Marie Curie.

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