Costruire la linea del tempo: un esempio di learning by doing

Saper collocare nel tempo i principali avvenimenti storici, rappresenta uno dei passaggi fondamentali per lo studio della storia.
Lo strumento più comunemente utilizzato a scuola per comprendere che la storia è fatta di vicende che avvengono prima, dopo o contemporaneamente ad altre è la linea del tempo.
Ma la sua lettura e il suo corretto utilizzo non sono operazioni che gli alunni padroneggiano da subito con disinvoltura: necessitano infatti di un lavoro strutturato dall’insegnante in classe e di un continuo esercizio.

Gli obiettivi

Di seguito riportiamo un’eperienza proposta in una classe quarta. L’obiettivo era aiutarli a collocare nel tempo le vicende dei popoli e a raccontare come si sono svolti i fatti in modo ordinato, cioè in ordine cronologico. Ma parte fondamentale del lavoro è stato il coinvolgimento attivo degli alunni nella costruzione  di una linea del tempo personale.

Competenze e abilità

Partiamo dalla tabella delle competenze messe in atto e dalle abilità coinvolte.

tabella

Il lavoro in classe è stato diviso in alcune fasi :

  1. Presentare dello strumento;
  2. costruire la linea del tempo generale;
  3. costruire la linea del tempo dei singoli popoli;
  4. confrontare le linee del tempo.

Fase 1: Presentare la linea del tempo (1 ora)

Osservate in classe tutti insieme una linea del tempo. Può essere quella proposta dal libro di testo, oppure un’immagine proiettata alla LIM. Analizzatela partendo da alcune domande rivolte alla classe.

Ecco una linea del tempo.

linea

  • Che cos’è? a cosa serve?

E’ una freccia che indica la direzione del tempo, da sinistra verso destra: i fatti storici più antichi sono a sinistra, quelli più recenti sono a destra.

  • Come può aiutarci nello studio della storia?

Indica la successione e la contemporaneità dei fatti storici.
Indica la durata, cioè il tempo che trascorre dall’inizio alla fine di un evento storico.

  • Come misura il tempo?

È divisa in anni e la distanza tra gli anni è sempre uguale.
Gli anni prima della nascita di Cristo si collocano a sinistra e si identificano sempre con la scritta avanti Cristo (a.C.): il numero degli anni è più grande se andiamo indietro verso il tempo più antico, cioè a sinistra.
Gli anni dopo la nascita di Cristo si collocano a destra e si identificano a volte con la scritta dopo Cristo (d.C.): il numero degli anni è più grande se andiamo avanti verso il tempo più recente, cioè a destra.

Fase 2: Costruire una la linea del tempo generale (1 ora)

Questa fase è abbastanza complessa: si consiglia perciò  un’attività di classe guidata dall’insegnante.

Per costruire la linea del tempo generale, si chiede ai bambini di portare a scuola della fettuccia bianca. Si acquistare in una merceria, al mercato, oppure al supermercato.

  • Ma quanto dovrà essere lunga? In quante parti equidistanti dovrà essere divisa?

Per rispondere a queste domande occorre seguire alcune operazioni matematiche:

  1. Si stabilisce insieme ai ragazzi il punto di partenza (in genere si sceglie il 3 500 che corrisponde all’inizio della civiltà dei Sumeri). Poi si tiene conto della nascita di Cristo e si stabilisce il riferimento finale (in genere l’anno in corso);
  2. A questo punto si contano gli anni che intercorrono tra la data di inizio e la data finale del periodo storico da considerare;
  3. Si stabilisce l’unità di misura per la suddivisione della linea tempo (es: 10 cm= 500 anni, oppure 15 cm= 500 anni…) e si procede con il calcolo:
    – Anni tra la data di inizio e quella finale : 500= n. spazi equidistanti.
    – Numero spazi equidistanti x … cm = lunghezza totale della fettucccia.
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In questa immagine l’unità di misura scelta è: 15 cm = 500 anni

Si passa così alla parte più pratica: si divide la linea del tempo negli spazi calcolati insieme nella fase precedente, si segnano delle piccole tacche in corrispondenza degli anni di riferimento. Per scrivere sulla fettuccia si consiglia di utlizzare un pennarello a punta sottile e di “puntinare”.

Fase 3: Costruire la linea del tempo dei singoli popoli (1 ora)

Terminata la linea del tempo generale, con lo stesso metodo si passa alla predisposizione di quelle dei singoli popoli che dovranno essere di colori diversi.

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Linea del tempo del popolo dei Sumeri

Fase 4: Confrontare le linee del tempo

Ogni volta che si affronta lo studio di un popolo si può quindi creare la sua linea del tempo. In genere i ragazzi diventano esperti nella costruzione molto in fretta e così in aseguito l’operazione non richiede più molto tempo, nè il supporto dell’insegnante.

Per comprendere più chiaramente concetti come contemporaneità, successione dei popoli… basta quindi mettere a confronto le varie linee.

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Confronto tra la linea del tempo generale, quella dei Sumeri e degli Egizi

 

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Sovrapposizione della linea del tempo dei Sumeri con qeulla degli Egizi

Dal confronto e dalla sovrapposizione sarà facile per i ragazzi capire, quale popolo è vissuto prima, quale  il popolo è più vicino a noi in senso temporale, quali popoli sono stati contemporanei e per quali periodi, quale popolo ha avuto la “vita” più breve e quale la più lunga
Il lavoro diventa così molto concreto e facilita la dimestichezza nel calcolo degli anni prima e dopo Cristo.

 

 

Lo scavo stratigrafico

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come già sapete, lo scavo stratigrafico è il principale metodo di ricerca archeologica. Si chiama così perchè l’archeologo scava il terreno seguendo gli strati di terra che si sono depositati l’uno sull’altro nel corso dei millenni e individua le tracce lasciate dagli antichi abitanti per ricostruire la storia del sito. Ogni strato si data in base ai reperti che racchiude.

I quadrati di Sir Wheeler nella Valle dell’Indo

Negli anni Quaranta del Novecento l’archeologoMortimer_wheeler inglese Sir Mortimer Wheeler scavò in Pakistan e in India i siti dell’antica civiltà dell’Indo, tra cui le città di Harappa e Mohenjo Daro. Diventò molto famoso per le sue scoperte sulla storia dei Vallindi. Le foto dei suoi scavi sono un documento importante per la storia dell’archeologia. Wheeler, infatti, inventò un metodo di scavo nuovo, basato sullo studio attento della stratigrafia.

Wheeler divideva tutto il sito archeologico in aree di forma quadrata, separate da tratti di terreno. Scavava solo all’interno dei quadrati e lasciava interi i tratti di terreno. Le pareti che si formavano erano chiamate “testimoni”, perché mostravano chiaramente tutta la stratigrafia delle diverse aree del sito. All’interno di ogni quadrato Wheeler procedeva col metodo di scavo stratigrafico e i “testimoni” venivano rimossi solo al termine dello scavo, senza essere indagati.
Solo da pochi decenni il cosiddetto “metodo Wheeler” non è più usato perché si è capito che i tratti di terreno non scavati potevano nascondere reperti e informazioni importanti, che in questo modo sono andati persi.

 

Qui il link alla scheda di presentazione del progetto.
Qui è possibile scaricare la scheda da stampare.
Qui è possibile scaricare la versione modificabile della scheda per poter adattare i contenuti al lavoro svolto  e agli argomenti presentati dal libro di testo utilizzato in classe.

Tipi di solidi

Questa scheda di Scienze aiuta a comprendere e a organizzare le informazioni.
Il linguaggio semplice, gli esempi e le immagini che si riferiscono alla vita di tutti giorni, rendono la scheda adatta a tutta la classe.

Leggi il testo.
Molti solidi sono duri: la loro caratteristica è quella di non essere deformabili con le mani. Sono duri il legno, un sasso, un pezzo di ferro.
I solidi però non sono tutti duri: ci sono anche i solidi deformabili con le mani, come la plastilina o una graffetta di metallo.
Oltre a questi c’è una categoria di solidi che dopo essere stati deformati ritornano alla forma originale: sono i solidi elastici, come la gomma.

Osserva le immagini e sistema in tabella gli oggetti a seconda della caratteristica. Usa una X come nell’esempio.

materiali

solidi

I materiali che compongono gli oggetti che hai osservato sono diversi. Quali riesci a riconoscere?
……………………………………………………………………………………………………………………………

Qui è possibile scaricare la scheda da stampare.
Qui è possibile scaricare la versione modificabile della scheda per poter adattare i contenuti al lavoro svolto  e agli argomenti presentati dal libro di testo utilizzato in classe.

Dal villaggio alla città

 

Ecco una scheda di Storia per mettere a fuoco gli elementi fondamentali che hanno determinato il passaggio dal villaggio alla città.

È una scheda di comprensione del testo, utile per focalizzare l’argomento e, allo stesso tempo, individuare la relazione causa-effetto. Può essere proposta sia come attività di introduzione all’argomento, sia per il ripasso finale.


Dal villaggio alla città

Leggi il testo e accanto a ogni paragrafo scrivi a quale argomento si riferisce. Scegli tra le seguenti parole:
organizzazione sociale – luogo – conoscenze – tempo.

Intorno al 4000 a.C. i villaggi iniziarono a trasformarsi in città.   …………………………………..

Questo avvenne vicino ai grandi fiumi, poiché le acque rendevano fertili i campi, facilitavano gli spostamenti e il trasporto delle merci.  …………………………………..

Le città erano molto diverse dagli antichi villaggi, sia per le dimensioni maggiori, sia per le numerose attività che vi si svolgevano. Nelle botteghe gli artigiani, che conoscevano l’arte della lavorazione dei metalli costruivano armi e strumenti agricoli, ma anche oggetti di uso quotidiano, come vasi, cesti, tappeti, tessuti.  …………………………………..

Dalla campagna i contadini portavano i loro prodotti da vendere, in cambio di utensili e stoffe. I soldati controllavano dalle alte mura della città chi entrava e chi usciva. Il re era a capo di tutta la città.
Nella parte più sicura della città era costruito il tempio, cioè il luogo di adorazione delle divinità. …………………………………..

Qui è possibile scaricare la scheda da stampare.
Qui è possibile scaricare la versione modificabile della scheda per poter adattare i contenuti al lavoro svolto  e agli argomenti presentati dal libro di testo utilizzato in classe.

Conoscere i Romani

Nella scheda che proponiamo si possono trovare alcuni spunti per predisporre una verifica sui Romani. Le attività proposte sono di diverso tipo e possono essere adattate alle esigenze della classe e ai materiali disponibili sul libro di testo in adozione.

In questi lavori sono messe in atto diverse competenze, indicate in verde accanto a ogni consegna (traguardi di competenza), come, ad esempio, l’utilizzo della linea del tempo, la lettura della carta geo-storica, l’organizzazione delle informazioni e delle conoscenze, la comprensione di avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità…

Conosco i Romani

Colora la carta e la legenda con i colori delle cartine fisiche.
Usa carte geo-storiche – Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali

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Rispondi:
Perché era importante l’isola Tiberina?

  • Perché era un’isola fortificata
  • Perché permetteva di attraversare il Tevere da una sponda all’altra
  • Perché ospitava molte locande dove i mercanti potevano riposare

Qual era il prodotto più importante dell’economia di quella zona?

  • L’oro
  • Il sale
  • Il ferro

Quale popolo viveva a nord del Tevere

  • I Veneti
  • I Sardi
  • Gli Etruschi

Completa la linea del tempo, poi inserisci quando è iniziata la monarchia e quando è terminata (753 a.C – 509 a.C). Colora il periodo della monarchia.
Sai dire quanti anni è durata la monarchia? …………………………………
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.

imm02

Scegli la risposta corretta
Organizza le informazioni e le conoscenze

  1. I Romani discendevano
  • dai Latini
  • dagli Etruschi
  1. La prima forma di governo della città di Roma fu
  • la repubblica
  • la monarchia
  1. Veniva eletto
  • dal popolo
  • dai patrizi
  1. Il primo re di Roma fu
  • Romolo
  • Numa Pompilio
  1. Per monarchia si intende
  • il governo di una famiglia
  • il governo di una sola persona
  1. Il re era
  • il capo dello Stato
  • il capo del Senato
  1. Tarquino il Superbo fu
  • un re tiranno
  • un re buono /giusto
  1. I plebei erano
  • i discendenti delle famiglie che fondarono Roma
  • operai, artigiani, commercianti

Colora il territorio romano alla fine delle guerre puniche, poi rispondi alle domande.
Usa carte geo-storiche – Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali

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1. Quali popoli furono conquistati a nord di Roma?

  • Etruschi
  • Latini

2. Quali territori a sud?

  • Magna Grecia
  • Isole Eolie

3. Quale città del Mediterraneo fu conquistata dopo tre guerre?

  • Cartagine
  • Il Cairo

4. Alla fine della monarchia quale forma di governo venne istituita?

  • Una repubblica
  • Una tirannia
  • Un impero

5. A chi era affidato il governo?

  • Ai generali
  • Ai consoli e a senatori
  • Agli agricoltori

Collega le parole-chiave della società romana alle definizioni corrette.
Organizza le informazioni e le conoscenze

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Sottolinea le conquiste dei plebei nella lotta contro i patrizi.
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

  • Non partecipare alle guerre per non abbandonare i campi.
  • Eleggere i tribuni della plebe.
  • Istituire leggi scritte affinché fossero rispettate anche dai patrizi.
  • Liberare tutti gli schiavi.
  • Non pagare i tributi.
  • Sospendere ogni attività con un comportamento simile allo sciopero.
  • Eleggere 75 senatori.
  • Esporre le leggi nel foro su 12 tavole.

Leggi il testo di una legge contenuta nelle XII Tavole, poi rispondi.
Ricava informazioni da una fonte storica

“…Se un padre ha venduto un figlio per tre volte, il figlio sia libero dal padre…”

Che cosa ti fa capire questa legge? Segna con una X le informazioni che ti sembrano corrette.

  • I padri avevano un potere assoluto sui figli.
  • I padri rispettavano i figli.
  • I figli erano considerati una proprietà del padre.
  • I figli potevano crescere liberi.
  • Il padre poteva vendere i figli.
  • I padri potevano vendere i figli solo una volta.

Colora in ogni coppia di riquadri l’episodio della vita di Cesare che è accaduto prima.
Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.

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Completa la linea del tempo, poi indica la data di inizio dell’impero romano (27 a.C) e la data della caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C). Quindi colora il periodo dell’impero.
Quanti anni durò l’impero romano?………………………………
Fu più breve o più lungo della repubblica?…………………………….
e della monarchia?……………………………………………………………
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.

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Colora solo le caselle che si riferiscono agli imperatori romani
Organizza le informazioni e le conoscenze

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Colora la carta seguendo la legenda.
Usa carte geo-storiche – Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

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carta_roma

 

 

 

 

 

 

 

Oltre a Roma è segnata anche un’altra città, perchè?
………………………………………………………………………………

Metti in ordine cronologico i seguenti fatti, numerandoli da 1 a 6.
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

  • Divisione dell’Impero
  • Pax augustea
  • Diffusione del Cristianesimo
  • Morte di Giulio Cesare
  • Crisi dell’Impero
  • Fine dell’Impero romano d’Occidente

Qui è possibile scaricare la scheda da stampare.
Qui è possibile scaricare la versione modificabile della scheda per poter adattare i contenuti al lavoro svolto  e agli argomenti presentati dal libro di testo utilizzato in classe.
Qui è possibile leggere una riflessione sulla lettura delle carte geo-storiche e scaricare altri spunti per la verifica di questa competenza.

Un forno a energia solare

Questo compito di realtà è rivolto a una classe quintascuola primaria.

Argomento:
Il progetto è finalizzato alla progettazione e realizzazione di un forno ad energia solare partendo dall’osservazione di un forno casalingo sia in termini di struttura sia di funzionamento.

Competenze coinvolte:
Permette di valutare competenze scientifico-tecnologiche attraverso riflessioni sull’energia, le sue trasformazioni e l’impatto ambientale delle stesse.
Il compito coinvolge competenze trasversali come le competenze comunicative , lo spirito di iniziativa, imparare ad imparare, le competenze sociali.
Qui  puoi scaricare e stampare una tabella delle competenze e delle abilità coinvolte durante questo lavoro.

Modalità:
L’attività può essere svolta individualmente o, preferibilmente, mediante attività di gruppo (massimo 4-5 bambini).

Fasi e tempi:
Il compito è diviso in tre fasi per una durata complessiva di 5-6 ore

Prima fase: cuocere al forno – 2 ore

Prima di entrare in modalità operativa è previsto un momento di confronto con gli alunni per presentare il lavoro, attivare le conoscenze pregresse, evidenziare le realtà in cui il prodotto da realizzare diventa uno strumento fondamentale per migliorare la vita quotidiana.

fornoSi parte da un’osservazione puntuale sulla struttura di un forno elettrico o a gas al fine di mettere in relazione struttura e funzionamento evidenziando i fenomeni sui passaggi di calore. Le osservazioni e le conclusioni vengono discusse e utilizzate per la scelta del modello di forno che verrà costruito.

 

Seconda fase: cosa serve – 1 ora

È il momento di programmare l’attività successiva riflettendo, in base alle istruzioni fornite nella terza fase, sui tipi di materiali che verranno utilizzati e stimando le quantità necessarie. Si possono, ad esempio, porre agli alunni domande simili a queste:

forno2
♦ Quanti forni volete costruire?
………………………………………………….
♦ Quali materiali occorrono?
…………………………………………………..
………………………………………………….
♦ Dove potete procurarveli?
…………………………………………………..
…………………………………………………..

Terza fase: costruire il forno – 2 ore

È quella dedicata alla realizzazione del prodotto seguendo la procedura qui illustrata.

Per cominciare la  sperimentazione, le scatole per la pizza da asporto vanno bene.

♦ Per fare in modo che i raggi del Sole arrivino all’interno della scatola, ritagliare dal coperchio un’apertura larga quasi quanto il coperchio stesso. Non buttare via il ritaglio di cartone,  servirà più avanti.
♦ Prendere dei fogli di alluminio per alimenti da incollare su tutto l’interno della scatola. Con la pellicola trasparente chiudere la finestra sul coperchio; va applicata dall’esterno e fissata bene con il nastro adesivo.
♦ Prendere il pezzo di cartone ritagliato, coprire una faccia con l’alluminio e fissare un lato del cartone al coperchio della scatola tenendo il lato coperto verso l’interno. Questo sarà il riflettore.
♦ Il forno è pronto. Introdurre il cibo che si vuole scaldare, chiudere il coperchio
e rivolgere la scatola verso il sole. Alzare il riflettore e tenendolo sollevato con una cannuccia o un bastoncino.

In questa fase è messa alla prova la manualità degli alunni e la loro attenzione e precisione nella realizzazione dei singoli passaggi.
I forni realizzati possono essere utilizzati dagli alunni per riscaldare le loro merende e anche presentati e fatti utilizzare da altre classi della scuola.

Valutazione

Al termine del compito è presente una rubrica di autovalutazione finale, per far riflettere lo studente sul lavoro fatto. È un esempio di autobiografia cognitiva che potrà essere utilizzata per cogliere e valutare altri importanti aspetti: il senso attribuito dall’alunno al proprio lavoro; le intenzioni che lo hanno guidato nello svolgere le attività, le emozioni o gli stati affettivi provati.
Qui invece, puoi scaricare e stampare una scheda per le osservazioni sistematiche durante lo svolgimento del compito.

Autobiografia cognitiva

◦ Che cosa ne pensi del lavoro che hai fatto?

  • Mi è piaciuto
  • Non mi è piaciuto
  • Non so

◦Pensi che sia stato utile costruire forni solari?

  • No

◦ Scrivi tre cose che hai imparato dall’attività che hai appena svolto e che potranno esserti utili in futuro per progettare, ricercare, organizzare.
1. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
2. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
3. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
◦ Che cosa ti è piaciuto di più di questo lavoro? ………………………………………………………………………………………………………………………………
Perché? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
◦ Che cosa, invece, non ti è piaciuto? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Perché? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
◦ Hai lavorato più da solo o in gruppo? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
◦ Quali vantaggi o svantaggi hai incontrato? …………………………………………………………………………………………………………………………………….
◦ Scegli tre aggettivi che, secondo te, descrivono meglio l’attività che hai svolto:
divertente, impegnativa, noiosa, semplice, complessa, istruttiva, coinvolgente, inutile, utile, improduttiva
◦ Dai un voto all’attività: …………………………………………………………….


Per avere un’idea sui materiali da utilizzare puoi anche scaricare la scheda da stampare (dal sussidiario Pista! A ruota libera tra le discipline, edizioni Cetem).

Puoi trovare altri compiti di realtà di Progetto Ipazia qui, qui, qui, qui e qui.