
come già sapete, tutte le tracce che il passato ci ha lasciato sono chiamate fonti. Gli studiosi le ricercano, le leggono e le interpretano.
Le fonti sono di vario tipo:
Fonti orali
Sono i racconti, le testimonianze, le leggende, i canti popolari e tutto ciò che una o più persone trasmettono a voce.
Fonti scritte
Sono i libri, i documenti, le lettere e gli scritti di ogni genere su pietra, metallo, carta o altro materiale.
Le fonti materiali:
Sono gli oggetti prodotti e usati dall’uomo, come edifici, armi, sculture, monete, vasi…; sono fonti materiali anche i resti di animali, di vegetali e di esseri umani.
Le fonti visive:
Sono tutti i tipi di immagine che vengono dal passato: disegni, pitture, mosaici, affreschi, fotografie, filmati… chiamate anche fonti iconografiche (da icona, una parola di origine greca che significa immagine).
Da una domanda… all’altra
Una volta raccolte, come si interpretano le fonti? Come si fa a farle “parlare”? Per capire questa parte del suo lavoro, devi immaginare lo storico come un investigatore che interroga i testimoni per arrivare alla soluzione di un mistero.
Mettiti alla prova. Immagina di essere un archeologo, che nome ti daresti? ……………………
Prova a disegnarti.

Hai ritrovato questo vaso dipinto.

Per conoscere la sua storia potresti chiederti
– di che materiale è fatto?
– a che cosa poteva servire?
Le riposte ti danno già alcune notizie sull’oggetto e su chi lo utilizzava. Questo è un
materiale su cui cominciare a lavorare, un punto di partenza per altre conoscenze..
Per esempio, se il vaso è fatto di ceramica, puoi cercare di immaginare come è stato realizzato e a cosa serviva.
Secondo te, gli artigiani che lo hanno modellato
- Conoscevano i metodi di cottura della ceramica
- Facevano essiccare al sole l’argilla
Lo hanno dipinto utilizzando
- colori estratti da bacche, piante, foglie, minerali
- le tempere
Serviva
- per trasportare l’acqua e per conservare i cibi
- come salvadanaio
Il disegno del polpo indica
- l’importanza del mare e della navigazione
- la paura di questo animale
Dalle domande alla storia
L’archeologo, quindi, interrogando i documenti ricava delle vere e proprie storie, cioè dei racconti sulle epoche passate.
Se rileggiamo le nostre risposte, e le intrecciamo con quello che abbiamo immaginato, possiamo scrivere questo racconto.
Completa le frasi. La storia del vaso con il polpo
Nel periodo in cui venivano usati i vasi di ceramica, gli uomini conoscevano i metodi per la lavorazione di questo materiale.
Sapevano colorarla utilizzando…………………………………………………………………….
I vasi venivano usati nella vita di tutti i giorni per…………………………………………..
Il disegno indica…………………………………………………………………………………………
Al lavoro!
Cerca le tue….. fonti
Sicuramente nella tua stanza conservi tante cose: ricordi di qualche anno fa, libri e quaderni degli anni scorsi, fotografie di gite, poster e tante altre cose magari segrete. Forse di qualche oggetto non ti ricordi più la provenienza. Chiedi a un adulto della casa di aiutarti a ricordare
Raccogli tutte le informazioni che ti possono dare i “ tuoi documenti” e registrali in una tabella come questa

Puoi utilizzare questa scheda per analizzare altri documenti. Scatta alcune foto dei tuoi documenti e tienile insieme alle schede. Potresti ricavarne un libro?
Qui è possibile scaricare la scheda da stampare.
Qui è possibile scaricare la versione modificabile della scheda per poter adattare i contenuti al lavoro svolto e agli argomenti presentati dal libro di testo utilizzato in classe.
Qui il link alla scheda di presentazione del progetto.
Qui il link alla scheda di sviluppo del progetto.
Qui il link alla scheda n. 2: la storia come ricerca.
Qui il link alla scheda n. 3: lo stendardo di Ur