Riscaldamento globale, inquinamento, desertificazione, aumento della povertà di milioni di suoi abitanti: sono solo alcuni tra i tanti segnali che il nostro pianeta ci sta dando per manifestare il suo malessere. Le soluzioni ci sono, ma è importante che non si fermino al presente, ma che garantiscano un futuro alle prossime generazioni.
Ecco perchè Cambiamondo.
E’ un sussidiario pensato per formare i futuri cittadini del nostro pianeta.
Nella sua progettazione siamo partite dalla considerazione che per intervenire a cambiare il mondo sia importante conoscere la sua storia e le sue caratteristiche geografiche, scientifiche, anche economiche, per comprendere la vita degli uomini e delle donne nel passato e progettarne il futuro.
Filo conduttore del progetto è quindi l’Educazione civica e ambientale, con approfondimenti sulla Costituzione e sugli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, protagonisti poi del volume MISSION 2030, per formare cittadini consapevoli e responsabili.

Una scelta didattica
Il processo di insegnamento/apprendimento passa attraverso l’integrazione di diverse modalità di comunicazione e di espressione. Riflettendo su questa consapevolezza, ci siamo chieste come fosse possibile inserire questo sempre più diffuso impulso verso la multimodalità in un libro di testo. E’ certo una linea di tendenza che ormai molti sussidiari hanno: le idee circolano, il bisogno di rinnovarsi e di rispondere al meglio alle esigenze dei docenti è ben presente a tutte le case editrici, i libri sono sempre più vari, accoglienti, operativi.
Naturalmente, alla base della nostra riflessione c’è stata la scelta costante di conciliare in modo proficuo gli elementi di innovazione didattica con l’esperienza personale acquisita nel tempo da ogni insegnante. Siamo infatti consapevoli del fatto che è proprio dall’esperienza maturata da ciascun docente nel lavoro quotidiano di classe che nasce la capacità di gestire al meglio le nuove metodologie di insegnamento.
Nel pensare al progetto per un nuovo sussidiario si è posta in primo piano la correlazione docente-alunno, partendo dal presupposto che il bambino (o la bambina) è protagonista attivo del proprio sapere, ma il docente (o la docente) è la sua guida esperta, con un ruolo di regista, di facilitatore, di risorsa aggiunta.
Il nostro punto fermo di riferimento è stato quindi una scuola dell’inclusione, con proposte in grado di rimuovere la maggior parte degli ostacoli che possono frapporsi all’apprendimento e alla promozione della persona e con elementi di facilitazione che aiutino a superare difficoltà e situazioni problematiche.
Per fare questo abbiamo cercato di intensificare il passaggio da una dimensione del libro che punta su meccanismi di comprensione/memorizzazione a una che punta al versante del fare. Abbiamo voluto permettere al bambino di arrivare alla conoscenza trovando e selezionando le informazioni, imparando a leggerle, a interpretarle, a coglierne le relazioni, per arrivare a organizzare il ‘suo’ sapere in modo competente. Per questo abbiamo cercato di ampliare e rendere esplicite e ben realizzabili le proposte operative, con un approccio laboratoriale, con percorsi STEM, laboratori di Tinkering, pensiero computazionale e storytelling.
Infine, va sottolineato come in Cambiamondo il quaderno operativo non sia un’aggiunta di esercizi fini a se stessi, ma sia stato pensato e realizzato come strumento in cui coniugare il sapere con il fare.
Se didattica inclusiva significa in primo luogo una didattica capace di agganciare l’attenzione di tutti, immediatamente dopo deve preoccuparsi di enucleare i concetti base sui quali anche gli studenti in difficoltà devono raggiungere una conoscenza adeguata, naturalmente sempre in relazione al loro punto di partenza e processo evolutivo.
Il corso è quindi pensato per costruire in modo graduale un metodo di studio efficace e competenze durature, attraverso una didattica che si adatta ai diversi livelli dei singoli e del gruppo classe. Tutte le discipline sono organizzate in unità con una struttura chiara e lineare, che permette ai bambini di lavorare in autonomia.
Storia
Diventare futuri cittadini del nostro pianeta significa anche acquisire consapevolezza di avere già una storia, fatta non solo di imprese militari e di conquiste ma di quotidianità, di relazioni, di scambio, di cultura…
E in questo percorso di consapevolezza un sussidiario può fare la differenza.
Nel realizzare Cambiamondo ci siamo poste proprio l’obiettivo di cercare la strada per operare una mediazione tra i nostri saperi e i nostri stili di insegnamento e i bisogni dei nostri alunni, con le loro strategie di approcciarsi al sapere esperto e la capacità di estrapolare conoscenza anche dell’esperienza.
Per favorire questi interconnessioni e questi passaggi abbiamo operato su più versanti.
La scelta di ampliare le proposte operative con percorsi STEM e i Tinkering Lab anche in storia nasce dalla convinzione che attraverso lo “sporcarsi le mani” si può capire come funziona il mondo. Sperimentare quanta perizia richiede la realizzazione di una ruota, ad esempio, permette di cogliere concretamente l’inventiva e l’abilità dell’artigiano sumero che per primo ha avuto l’intuizione delle grandi potenzialità di un oggetto che oggi ci appare banale e scontato.
Ritenere che l’educazione civica non sia una disciplina in più, ma un percorso complesso di consapevolezza è, invece, alla base della scelta di offrire piste diffuse di riflessione all’interno del volume di storia. Diverse sono anche le proposte inconsuete di discussione, come ad esempio il fragile rapporto fra l’uomo e l’ambiente che già antiche civiltà, come quella dei Fenici, hanno compromesso; oppure le differenze di genere e di età nell’antichità, riconosciute solo in tempi abbastanza recenti, quando inizia ad affermarsi l’idea dei diritti di minori e donne.
Altro punto di riferimento è stato quello dell’inclusività, sia con la scelta di elementi di facilitazione (mappe, tabelle, percorsi facilitati, unità di ripasso, ecc.), sia con la proposta di conoscenza di culture altre, per offrire piste di lavoro in cui ogni alunno presente nelle nostre classi, fortunatamente variegate, possa riconoscersi.
Parlare di storia è anche parlare di territorio non solo perché una civiltà si sviluppa in un determinato contesto ma perché gli spazi che quotidianamente i nostri alunni attraversano sono espressione del tempo. Ecco perché in Cambiamondo è riccorrente il suggerimento di osservarsi con attenzione intorno, per rintracciare tutto ciò che fornisce informazioni, che sollecita curiosità, che rimanda al ricordo, alla memoria. Diversi sono quindi gli agganci alla storia locale per favorire l’attitudine a cogliere come la storia generale e quella locale non siano antitetiche. Attidutine che sta anche alla base dell’educazione al patrimonio, soprattutto in un paese-mondo che si può vedere come un museo diffuso.



Geografia
I ragazzi e le ragazze amano spontaneamente la Geografia, ma in genere non lo sanno. Compito allora dell’insegnante e del libro di testo è quello di far capire le incredibili opportunità che offre questa disciplina nel permettere di conoscere il passato, capire il presente e preparare il futuro.
La curiosità verso il mondo, vicino e lontano, il desiderio di conoscenza di altri ambienti, popoli e modi di vivere, l’amore per i viaggi: sono alcune delle chiavi per far appassionare i ragazzi e le ragazze alla Geografia. La conoscenza del territorio e delle sue caratteristiche deve essere vista come strumento per allargare lo sguardo alle tante prospettive che offre questa materia, collegata nella rete del sapere a tutte le altre discipline.
Per tutto questo, la Geografia di Cambiamondo è stata pensata in stretta interrelazione con gli argomenti di Educazione Civica.
Innanzitutto, è collegata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, analizzati, approfonditi e anche narrati, attraverso storie, buone pratiche e progetti del volume Mission 2030, e trattati in molte schede (pagine intere o piccoli box disseminati nel testo) dei sussidiari, connesse agli argomenti di Geografia proposti per quarta e quinta.
Ma non solo. L’Educazione Civica è presente in parti, numerose e molto diversificate, dei testi:
- nelle pagine dedicate alla storia recente dell’Italia, alle istituzioni (i Comuni, le Città metropolitane, le Regioni, lo Stato), alla Costituzione e all’Unione Europea.
- nelle pagine dedicate all‘educazione ambientale: Parchi Nazionali, ecosistemi e quadri ambientali in pericolo e da salvaguardare, organizzazioni che proteggono il territorio, ecc.
- nelle schede, presenti in tutte le pagine dedicate alle Regioni, che riguardano il Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e anche altre aree, antropiche e naturali, con diversi gradi di protezione.



Matematica
Il percorso di matematica si sviluppa nei due volumi secondo una prospettiva verticale, riprendendo i concetti affrontati nel volume precedente per approfondirli e svilupparli ulteriormente.
Le proposte didattiche sono pensate in modo da costituire uno strumento utile all’insegnante al fine di realizzare in classe esperienze di tipo laboratoriale. Infatti, ogni concetto viene sviluppato secondo la metodologia di apprendimento per scoperta che vede nel laboratorio l’elemento centrale dell’azione didattica.
Non si parte mai dalla definizione di un concetto, ma da una situazione problematica contestualizzata in circostanze di vita reale vicine al vissuto dei bambini. Segue poi una serie di domande o frasi da completare che guidano gli allievi nel processo di osservazione, analisi, scoperta e riflessione e infine viene proposta una sintesi finale che consente di giungere alla piena elaborazione del concetto.
Seguendo alcune indicazioni presenti nella guida o elaborando in modo personale gli spunti offerti nel sussidiario, l’insegnante può realizzare in classe l’attività proposta secondo la modalità laboratoriale, per poi utilizzare le pagine del testo per riflettere sul processo attivato per ripercorrerlo e giungere al pieno sviluppo del concetto.
Altrimenti, l’insegnante può guidare i bambini nella realizzazione delle attività proposte seguendo i suggerimenti, le domande e gli spunti di riflessione che trova nelle pagine del sussidiario.
Per scelta, non è stato dedicato un capitolo ai problemi: non costituiscono infatti un concetto, né un contenuto da sviluppare separatamente. I problemi sono situazioni e opportunità che promuovono lo sviluppo di conoscenze e abilità matematiche, ma anche abilità cognitive e metacognitive. Per questo motivo le situazioni problematiche sono state poste, secondo modalità e forme differenti, all’interno dei vari capitoli. Sono presenti come contesto introduttivo e motivante a un’attività, oppure come domande poste in forma di fumetto.



Scienze
In Scienze, l’impostazione metodologica degli argomenti consente di ricavare concetti, principi e teorie attraverso attività pratiche ed esperimenti, disseminati in diverse pagine e rubriche.
Le pagine Fare scienze con lo storytelling consentono la connessione interdisciplinare tra più ambiti del sapere. I percorsi STEM e i laboratori di Tinkering promuovono negli alunni il pensiero computazionale.
Le pagine di Educazione Civica e i focus sugli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 valorizzano in chiave educativa i contributi che la disciplina fornisce, mentre il percorso di Tecnologia mette in luce il legame indissolubile tra le Scienze e le innovazioni tecnologiche.



Per saperne di più, questo il link al sito della CETEM che racconta Cambiamondo.