Il museo Whitaker
Alla fine dell’Ottocento Joseph Whitaker, imprenditore italiano di origini inglesi, acquistò l’isola di San Pantaleo, di fronte alla costa occidentale della Sicilia, per portare alla luce i resti dell’antica città di Mozia, fondata dai Fenici nel III secolo a.C.
Nel 1921 Whitaker pubblicò le sue scoperte in un libro e mise in mostra i reperti nella casa sull’isola. Oggi questa casa è diventata la sede del Museo Whitaker e conserva moltissimi reperti, alcuni recuperati durante gli scavi, altri donati o acquistati: anfore commerciali, vasi greci, gioielli in pietra e metalli preziosi, armi, strumenti di lavoro, stele iscritte.
Qui il link alla Fondazione Whitaker.
Il Giovane di Mozia
A Mozia, nel 1979, nei pressi di un santuario è stato ritrovato il famoso Giovane di Mozia.
È una statua in marmo, alta 1,81 m, non integra (mancano i piedi, le braccia e l’ornamento in bronzo che la decorava in origine), anche se conserva ancora qualche traccia di colore; rappresenta un giovane riccamente vestito. Gli studiosi ritengono che il Giovane di Mozia sia un’opera d’arte greca del periodo tra il 470 e il 448 a.C.
Si è cercato di spiegare la presenza di una statua greca in una provincia abitata dai Fenici con il fatto che l’isola di Mozia fosse stata abitata anche dai Greci, attratti dagli scambi commerciali con i Fenici.
È stata definita la “statua dei misteri”, proprio perché la sua origine, la sua rappresentazione simbolica, lo stile artistico e il secolo in cui la si può collocare sono ancora oggetto di studi.
Il Giovane di Mozia è una statua greca rinvenuta in una terra dominata dai Fenici. Rifletti insieme ai tuoi compagni: per quale ragione le statua è stata ritrovata lì?
Quando i reperti vengono esposti in un museo, l’archeologo deve scrivere le didascalie per i visitatori.
Rileggi il testo sul Giovane di Mozia e scrivi la didascalia completando le informazioni.
Qui è possibile scaricare la scheda progetto da stampare.
Qui è possibile scaricare la versione modificabile della scheda per poter adattare i contenuti al lavoro svolto e agli argomenti presenti nel libro di testo utilizzato in classe.
Qui il link alla scheda di presentazione del progetto.
2 pensieri su “Conservare le scoperte: Mozia e il Museo Whitaker”