Lo studio della storia di quarta in genere si apre con un ripasso del passaggio dalla Preistoria alla Storia, per riprendere i punti salienti del programma già svolto e raccordarlicon i temi caratterizzanti di quello nuovo. Si incomincia a parlare poi di grandi civiltà, prime fra tutte quelle della Mesopotamia. I bambini sono affascinati dalla loro evoluzione: studiano la loro storia, le loro scoperte, le loro conquiste, la loro cultura, un popolo dopo l’altro.
La Mesopotamia, a differenza di tutte le aree geografiche che i bambini studieranno successivamente, è la sola caratterizzata dalla presenza di una pluralità di popoli. Questo tratto peculiare permette da un lato di cogliere alcune caratteristiche generali comuni, dall’altro di concentrarsi sulle loro differenze.
Partire da questa riflessione, potrebbe indirizzare i bambini verso una forma embrionale di studio comparativo che renderebbe più semplice comprendere sovrapposizioni e intrecci che connotano la storia di questo grande territorio.
Le civiltà mesopotamiche sono infatti caratterizzate da:
- intenso sfruttamento e sviluppo agricolo → economia idraulica;
- civiltà urbanizzata → subordinazione delle campagne alla città;
- solida organizzazione sociale → potere centrale forte – società gerarchizzata;
- grande sviluppo tecnologico;
- grande sviluppo culturale.
Il vantaggio più evidente di tale proposta è che essa stimolerà i bambini a sviluppare una prospettiva globale verso la regione.
Diventerà quindi più facile per loro costruire un quadro sintetico delle civiltà analizzate per una lettura organica del tema. (Fig.1)
L’utilizzo di questo modello consentirà anche la possibilità di effettuare confronti con altri popoli vissuti in territori più o meno vicini, in un periodo più o meno contemporaneo avvicinando gli alunni ad uno studio più competente della Storia.
Un esempio di questo nuovo approccio può essere visualizzato qui.
1 commento su “I Mesopotamici, una visione alternativa”