La scheda sull’obiettivo 14 dell’Agenda 2030, da presentare direttamente alla classe, rappresenta un ottimo punto di partenza per approfondire l’argomento in modalità “flipped”, cioè di classe capovolta.
In questo periodo l’attività di piccolo gruppo può essere sostituita da attività svolte singolarmente. Abbiamo, però, lasciato indicate entrambe le modalità di lavoro, scrivendo tra parentesi quelle di gruppo, per poter dare a ogni classe la possibilità di organizzarsi come riesce.
L’attività che proponiamo è rivolta a una classe quinta. Prevede alcune fasi di lavoro e richiede circa 5 ore di tempo per essere svolta interamente.
1a fase: leggere e analizzare la scheda (1 ora)
Proprio perché pensata per i ragazzi e le ragazze e scritta con un linguaggio accessibile a tutti, la scheda può essere letta in totale autonomia, a casa o a scuola, in gruppo o da soli, senza il bisogno della mediazione dell’insegnante.
Successivamente, in classe, si propone un confronto tra gli alunni per fissare in uno schema le informazioni più importanti della problematica proposta. Lo schema va sviluppato insieme alla lavagna, alla LIM o con qualunque altra modalità scelta dal docente in base alle caratteristiche della sua classe e delle risorse che ha a disposizione.
2a fase: il lavoro di gruppo (2 ore)
Ogni alunno riporta lo schema costruito in classe su un cartellone, oppure anche più semplicemente sul proprio quaderno. (Dopo aver suddiviso la classe in gruppi, ogni gruppo riporta su un cartellone lo schema costruito collettivamente).
Si propone quindi a tutta la classe la visione di questo breve video. Alla fine, ogni alunno (ogni gruppo) deve sintetizzare le informazioni fornite dal filmato aggiungendole sul cartellone.
A ciascun alunno (gruppo) viene poi assegnato un link al post di un sito che approfondisce uno dei diversi problemi relativi alle acque marine. Come suggerimento, abbiamo trovato diversi post interessanti, e abbastanza semplici da essere visitati dai ragazzi di quinta, nel sito di SlowFood, nella sezione SlowFish:
- qui sull’inquinamento da plastiche e altri materiali
- qui sulla pesca distruttiva
- qui sulla relazione tra cambiamenti climatici e vita nel mare
Gli alunni (i gruppi) possono così ampliare lo schema fatto precedentemente sul cartellone, inserendo elementi tratti dal video che hanno esaminato. L’elaborato può naturalmente essere arricchito da immagini (disegni, scritte, ritagli di giornale…)
Al termine ogni ragazzo e ogni ragazza, può condividere con la classe il prodotto finale del proprio lavoro, scambiandosi, idee, opinioni, informazioni.
3a fase: che cosa possiamo fare noi (1 ora)
Sempre all’interno del sito di SlowFood abbiamo trovato una sezione E io, che cosa posso fare? Qui il post che è focalizzato sul consumo di pesce, ma che può essere letto dalla classe tutta insieme per avviare una conversazione sui temi affrontati e sui comportamenti corretti da tenere per ridurre i pericoli per le acque.
Ciascun Alunno (gruppo) completa quindi il suo cartellone con i suggerimenti emersi dal dibattito che trova più utili o interessanti.
4a fase: la verifica (1 ora)
Una modalità di verifica coinvolgente può essere realizzata attraverso un questionario interattivo. Può essere preparato dal docente e rivolto a tutta la classe, oppure ogni gruppo potrebbe idearne uno da far risolvere agli altri. Si può utilizzare ad esempio, Kahoot, una piattaforma gratuita, nata per la creazione di giochi didattici. Dal nostro link si accede alla home page, in cui è possibile effettuare la registrazione necessaria per l’utilizzo della piattaforma.
Infine, non si deve dimenticare di fare il punto su tutto il percorso svolto attraverso una semplice rubrica valutativa delle attività svolte, che aiuta i ragazzi e le ragazze a riflettere su tutta l’esperienza proposta.
Qui un’altra classe capovolta legata all’Agenda 2030, e in particolare all’Obiettivo 12.
Qui e qui i link a due post del blog con la proposta per una flipped classroom di Storia.
5 pensieri su “Una flipped classroom sull’Obiettivo 14 – Agenda 2030”